Tari imprese, al via la sperimentazione volontaria per una tassa a consumo, interesserà ristorazione e stabilimenti balneari
Livorno 14 novembre 2025 Tari imprese, al via la sperimentazione volontaria per una tassa a consumo, interesserà ristorazione e stabilimenti balneari
Parte la sperimentazione Tari per le imprese: Confcommercio al tavolo con il Comune
Si è tenuto in Comune l’incontro dedicato alla sperimentazione della nuova Tari per le utenze non domestiche, alla presenza delle assessore Giovanna Cepparello e Viola Ferroni per l’amministrazione comunale e, per Confcommercio, di Alessio Schiano, Gianni Vignoli (presidente Albergatori Confcommercio) e Carlo Mancini (referente Ristoratori).
Dopo mesi di confronto, prende finalmente avvio la tanto attesa fase di sperimentazione volontaria che interesserà le imprese cittadine a partire da gennaio 2026.
Confcommercio Livorno e le sue categorie di riferimento hanno accolto con soddisfazione l’avvio del percorso:
“Da tempo chiediamo una maggiore razionalizzazione della tariffa”, ha commentato Alessio Schiano, “basata su criteri di equità: chi produce più rifiuti paga di più. È un principio di giustizia e buon senso, che va nella direzione di una maggiore efficienza del sistema. Le imprese sono pronte a collaborare per rendere questa sperimentazione un’opportunità concreta di miglioramento.
Durante l’incontro, le assessore Cepparello e Ferroni hanno inoltre assicurato che la chiusura del termovalorizzatore non comporterà aumenti della tariffa, un impegno che Confcommercio considera fondamentale per garantire stabilità e sostenibilità alle aziende”.
Il tema della Tari rientra infatti tra le voci di costo fisse che più gravano sulle imprese dei settori turistico-ricettivo e della ristorazione. Balneari, albergatori e ristoratori, pur operando spesso in contesti stagionali, si trovano a sostenere tutto l’anno spese costanti, dalla tassazione locale ai costi energetici, dai canoni di locazione ai servizi, che incidono pesantemente sui bilanci, soprattutto nei mesi in cui l’attività è ridotta o sospesa.
“Per chi lavora nel turismo e nella ristorazione”, ha aggiunto Gianni Vignoli, il peso delle spese fisse resta il nodo principale: si paga anche quando si è chiusi o si hanno pochi clienti, e ogni alleggerimento o ricalibratura che renda le tariffe più proporzionate ai reali consumi è un passo nella giusta direzione”.
Anche Carlo Mancini, in rappresentanza dei ristoratori, ha sottolineato l’importanza di una politica tariffaria più aderente alla realtà operativa delle imprese: “Non si tratta di chiedere agevolazioni, ma di promuovere un sistema più equo. Una ristorazione sostenibile, che differenzia e gestisce correttamente i rifiuti, deve poter contare su una Tari commisurata ai comportamenti virtuosi.”
“Confcommercio seguirà da vicino l’evoluzione del progetto”, commenta il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli, “con l’obiettivo di contribuire alla definizione di un modello di tariffa più equo, trasparente ed efficiente, che sostenga la competitività delle imprese livornesi e nel contempo promuova la riduzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata, con conseguente riduzione dell’inquinamento e miglioramento della sostenibilità ambientale”.
Tari imprese, al via la sperimentazione volontaria per una tassa a consumo, interesserà ristorazione e stabilimenti balneari
