Tempi che cambiamo, le offerte in chiesa si pagano tramite l’ATM, anche la Chiesa verso la digitalizzazione
Attualità – Milano/Roma, 7 agosto 2025 – Tempi che cambiamo, le offerte in chiesa si pagano tramite l’ATM, anche la Chiesa verso la digitalizzazione
“100 totem in 100 chiese” Il progetto di Banco BPM e Numia che porta i pagamenti digitali nei luoghi di culto
Banco BPM, supporter del Giubileo 2025, e Numia, leader della monetica in Italia, annunciano il progetto “100 totem in 100 chiese”, con la partecipazione di alcune diocesi d’intesa con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
L’obiettivo è portare l’innovazione dei pagamenti digitali nei luoghi di culto, facilitando le donazioni e sostenendo le attività sociali delle parrocchie e delle diocesi.
L’iniziativa, avviata lo scorso novembre, prevede entro il 2025 l’installazione di 100 totem dotati di POS Numia-Banco BPM nelle chiese italiane più frequentate da visitatori e fedeli. Questi totem permetteranno di effettuare donazioni rapide e sicure tramite carte di pagamento e applicazioni digitali, contribuendo a sostenere progetti sociali e attività ecclesiali.
Il sistema, caratterizzato da una grafica semplice e intuitiva, utilizza un pannello touchscreen multilingua e poche schermate per facilitare l’uso. La tecnologia installata sui POS Numia-Banco BPM mira a diffondere strumenti cashless per le donazioni volontarie, sensibilizzando i visitatori e i fedeli all’adozione di un sistema di donazione digitale. È una modalità di pagamento facile, veloce e sicura, che garantisce la riservatezza dei dati, poiché non richiede registrazioni o l’inserimento di informazioni personali.
Dopo una fase pilota che ha visto l’installazione di totem nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, nelle Basiliche di Assisi e presso l’infopoint del Vaticano, nelle prossime settimane si procederà con l’installazione di una prima tranche di POS in trenta chiese distribuite lungo tutto lo stivale, da Trento a Catania.
«Come supporter del Giubileo 2025, abbiamo fortemente voluto realizzare questo progetto che ci vede precursori nel portare l’innovazione dei pagamenti tramite pos nelle chiese. – commenta Stefano Bolis, responsabile Istituzionali Enti e Terzo settore di Banco BPM – L’obiettivo è facilitare le donazioni e sostenere le diocesi nelle loro attività sociali e solidaristiche a favore delle comunità e del territorio.»
«Per la prima volta in Italia, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti in termini di valore transato. – commenta Luca Vanetti, responsabile Marketing e Omnicanalità di Banco BPM – L’iniziativa, che ha visto il supporto di Mastercard e beneficia della recente partnership strategica tra Banco BPM e Numia, ha inaugurato quindi una nuova modalità di donazione semplice, efficace e anche più inclusiva e sostenibile che crediamo potrà trovare ampia diffusione nel prossimo futuro.»
«Con il progetto 100 totem in 100 chiese, Numia conferma la propria missione e l’impegno a rendere i pagamenti digitali semplici e accessibili in ogni contesto, promuovendo al contempo una nuova cultura della donazione digitale. – dichiara Fabio Pugini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Numia – L’iniziativa, realizzata insieme a Banco BPM, nasce in un momento in cui le chiese del Paese saranno interessate da un flusso crescente di visitatori e fedeli e, grazie alla nostra tecnologia, potranno ricevere donazioni anche tramite carte e applicazioni digitali, a sostegno delle attività e dei progetti delle parrocchie e delle diocesi su tutto il territorio nazionale.»
«Questo progetto – sottolinea don Claudio Francesconi, economo della CEI – consente di dare continuità al percorso di ricerca e sperimentazione avviato da circa due anni, con l’obiettivo di individuare strumenti digitali di raccolta fondi adatti alle specificità delle realtà ecclesiali italiane. Per questo motivo, desidero ringraziare Banco BPM e Numia per l’attenzione e la progettualità condivise».
Il tema dei pagamenti digitali, ricorda ancora don Francesconi, «è stato al centro di un nostro recente convegno nazionale, in cui sono state presentate numerose soluzioni tecnologiche in grado di rispondere ai diversi bisogni delle comunità parrocchiali, dalle più grandi alle più piccole».
«Questo progetto – conclude – si inserisce in un dialogo ampio che stiamo portando avanti con le istituzioni e gli operatori del settore, nella convinzione che trasparenza, tracciabilità e valorizzazione della generosità dei fedeli siano obiettivi condivisi, concreti e raggiungibili attraverso un lavoro comune, rispettoso delle peculiarità ecclesiali».