Tenaris, firmata nella notte l’ipotesi di accordo integrativo dopo oltre un anno di trattativa
Incontro-fiume durato oltre 19 ore e terminato all’alba di mercoledì presso la sede Tenaris Dalmine a Bergamo. L’accordo interessa circa 2mila dipendenti della Tenaris Dalmine (azienda metalmeccanica fra le più importanti sia a livello locale che globale), tra questi anche i 97 dello stabilimento piombinese.
L’intesa è giunta al termine di una trattativa serrata, protrattasi per più di un anno e scandita, nelle fasi più difficili e delicate della discussione con i vertici della multinazionale, anche da diversi momenti di sciopero.
Già nell’ultimo scorcio dell’anno appena concluso, tuttavia, c’erano stati segnali incoraggianti in merito alla conclusione arrivata stamane.
Si tratta di un accordo importante sia per le relazioni sindacali da tempo esistenti all’interno di Tenaris sia per il peso che l’azienda riveste sullo scenario internazionale nel settore della lavorazione speciale di tubi per oil e gas.
Siamo di fronte a una buona ipotesi d’intesa che concede poco o nulla all’azienda rispetto a quanto era stato fatto negli accordi precedenti e che porta significativi risultati sulla riduzione oraria legata alla richiesta di lavoro flessibile.
Soddisfazione dunque su quanto raggiunto su quel delicato fronte ma anche per gli aumenti economici conquistati, in particolare rispetto alle quote garantite.
Altro risultato importante è quello relativo alla modifica dell’organizzazione del lavoro: d’ora in poi servirà, per eventuali accordi, l’unanimità dei delegati RSU.”
Si chiude in Tenaris ogni esperienza di accordi separati che ha caratterizzato la storia recente delle relazioni sindacali anche nel nostro Paese.
Lunedì, anche ai 97 dipendenti dello stabilimento di Piombino dalle 12 alle 14 e dalle 14 alle 16, illustreremo i contenuti dell’ipotesi di accordo alle lavoratrici e ai lavoratori, poi, chiederemo di esprimersi nel merito attraverso lo strumento del referendum. Solo a fronte dell’auspicata approvazione procederemo a firmare l’intesa.
L’ipotesi di accordo è in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, dunque è retroattiva. Così premi e indennità saranno ricalcolati per recuperare gli incrementi decisi oggi e relativi allo scorso anno.
Fra le varie misure, i contenuti più rilevanti:
-oltre alla maggiorazione di 10 euro e maggiorazione straordinaria in caso di flessibilità, con l’accordo si introduce un meccanismo di riduzione dell’orario di 7 minuti e mezzo ogni ora di flessibilità prestata dal lavoratore (a fronte di 8 ore in più di flessibilità a biennio rispetto al passato, al lavoratore spettano 17 ore di riduzione di orario);
-viene ampliata la platea di lavoratori che ricevono una riduzione oraria a fronte di lavoro domenicale e la stessa fruizione dell’orario ridotto viene messo a disposizione su base mensile, dunque resa più facilmente utilizzabile;
-in tema di modifiche organizzative, si è stabilito che eventuali accordi debbano essere condivisi da tutti i delegati RSU, escludendo così l’ipotesi di accordi separati;
-in merito agli aumenti economici, si registra un incremento superiore al 26% a regime del valore complessivo dei premi precedenti (di cui si alzano le quote garantite, cioè quelle certe).
-È stata prevista una rimodulazione specifica per lo stabilimento Piombinese in funzione delle sue peculiarità produttive.
Alcune indennità vengono poi incrementate;
-è prevista un’Una Tantum di 300 euro da erogare nella prima busta paga utile dopo l’approvazione da parte dei lavoratori. Vi si aggiungono per quest’anno anche 50 euro di buoni welfare (buoni benzina, spesa…), che si sommano a quelli già previsti dal Contratto nazionale;
-rispetto al Fondo previdenziale Cometa, l’accordo definisce un incremento del contributo aziendale dello 0,2% rispetto al Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Le delegazioni Fim Fiom Uilm si dichiarano soddisfatte del risultato raggiunto ottenuto grazie soprattutto al contributo dato dai lavoratori e dalle lavoratrici Tenaris.
Fim Fiom Uilm