Nel percorso di valutazione delle prospettive e delle tempistiche per lo spegnimento dell’inceneritore di Livorno questa mattina si è svolta a livello regionale la riunione tecnica, presenti l’ATO, AAMPS/RetiAmbiente e la Regione Toscana, sulla procedura di riesame dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
L’incontro era stato richiesto da AAMPS per avere un quadro preciso sia delle procedure sia dei passaggi necessari ad acquisire tutte le garanzie richieste in termini ambientali, occupazionali, di prospettiva impiantistica e, complessivamente, economico finanziarie.
La riunione ha consentito di definire i passaggi e di avere più tempo a disposizione, in accordo con la Regione Toscana, per le scelte migliori da compiere sia in relazione agli eventuali investimenti per la messa a norma dell’impianti sia per la loro compatibilità economica sulla tariffa e in stretto collegamento con i piani impiantistici redatti da RetiAmbiente per tutto il territorio e in grado di sostituire il TVR del Picchianti.
In tal senso sarà presentata entro il 30 di novembre la documentazione richiesta dalla Regione Toscana e proseguirà il lavoro di studio sugli investimenti.
Nell’incontro si sono affrontate le seguenti tematiche:
1. Necessità per AAMPS di presentare entro il 30 novembre la documentazione sull’impianto richiesta dalla Regione Toscana;
2. Sull’aspetto più rilevante (adeguamento alle BAT) su 37 elementi presenti nel documento dell’unione europea, l’impianto presenta 8 conformità parziali e 3 non conformità totali, la più importante delle quali è quella relativa alle emissioni di NOx.
Su quest’ultimo aspetto l’accordo con la Regione Toscana prevede la presentazione di un quadro tecnico ed economico che dia gli elementi di ammortamento degli investimenti e dei limiti temporali di ritorno degli stessi, per consentire di valutare tutte le opzioni possibili, precisando, comunque, che attualmente la pianificazione regionale prevede l’entrata in funzione degli impianti di trattamento finale dei rifiuti (ossicombustore, etc.) al 2026;
3. Poiché serviranno anche investimenti sull’impianto per riportarlo ad un’efficienza standard, l’importo complessivo, i tempi di realizzazione e il quadro ambientale saranno oggetto di approfondimento fra tutti gli enti interessati nei prossimi mesi. Certamente in caso di assenza di capacità di ritorno di investimento la procedura di riesame terminerà e si procederà ad attivare la fase di dismissione.
4. Il clima dell’incontro è stato di grande attenzione e collaborazione e consentirà di poter sviluppare un’analisi completa delle complesse questioni, costruendo un quadro dell’impianto chiaro e preciso.