Aree pubbliche 30 Maggio 2021

Tomei a Sorgente: “Operazione pratino Aamps e riaparmio di 3,3 milioni, la giusta lettura”

 

Piero Tomei, consigliere PD

Livorno 30 maggio 2021

Piero Tomei Piero Tomei, Responsabile Ambiente Segreteria U.C. Livorno e Consigliere Comunale PD risponde alle affermazioni di Stella Sorgente in merito ai soldi risparmiati sull’inceneritore ed altro

“AAMPS: fermata l’operazione pratino 5stelle. Risparmiati 3 milioni e 300 mila euro ai fatti la giusta lettura.

La leggerezza dell’essere è insostenibile, dice Milan Kundera nel suo romanzo omonimo, perché di fatto è uno schermo dietro cui nascondere la realtà della vita.

Mi permetto di consigliare la lettura o la rilettura di questo bel romanzo alla Consigliera Stella Sorgente che esce di nuovo su AAMPS questa volta nel goffo e continuo tentativo di accreditarsi i meriti di un risanamento che solo attraverso le decisioni e il buon lavoro della giunta Salvetti e dell’Assessore Simoncini è stato possibile raggiungere.

 

Tralasciamo l’ormai eterna discussione sulla funesta operazione che portò in una serata alla decisione di un concordato, che mascherava una ricapitalizzazione ai danni dei cittadini livornesi e dei lavoratori, dal momento che siamo certi che i livornesi abbiano ben compreso che l’operazione di facciata è stata fatta a loro spese e soltanto questa giunta abbiamo messo mano alla reale riduzione della Tari.

Arriviamo adesso al conferimento anticipato in Retiambiente con la richiesta di una nuova stima che escludesse la realizzazione dell’”Operazione Pratino” che in soldoni significa un risparmio di ben 3 milioni e 300 mila euro, la Capogruppo Pentastellata che fa?

 

Si accredita il merito attraverso la bontà del concordato fallimentare di portare soldi in più alla giunta Salvetti.

Si scaglia poi contro l’Assessore Simoncini, il PD e al mondo ambientalista che sminuisce definendoli “sedicenti ambientalisti” per il solo ed esclusivo motivo che non credevano nella chiusura del Termovalorizzatore, tralasciando un particolare: quello che il termovalorizzatore lo chiudiamo noi!

Voglio ricordare alla Consigliera, pur comprendendo il suo stato d’animo, che la chiusura anticipata del concordato a seguito del risanamento effettuato nonostante gli strettissimi vincoli del concordato stesso, è stata possibile solo ed esclusivamente grazie alla presa in mano del timone di questa amministrazione e che il concordato anticipato permetterà il nostro posizionamento nella compagine societaria di Retiambiente conferendoci ancor più peso societario.

 

Francamente suona strano lo stupore generato dall’ovvietà che per un investimento che non viene fatto (operazione pratino) si liberino risorse.

Lo stupore invece dovrebbe generarsi, a mio avviso, dal fatto che non si sia prevista a suo tempo, perché neanche pensata, una struttura da realizzare per permettere la logistica per la movimentazione dei rifiuti da conferire all’esterno (indifferenziati) e che avrebbe generato ulteriori costi oltre a quelli previsti per smantellare anche strutture necessarie per il dopo inceneritore.

Mi chiederei invece se è stato utile chiedere ai livornesi 4 milioni e 600 mila in più con una tari fra le più alte in Italia.

Le ricordo che questi denari non li ha portati lei in dote alla giunta attuale ma che sono denari usciti dalle tasche dei cittadini e che forse con una progettazione più attenta e meno ideologica potevano rimanere nelle disponibilità delle famiglie.

 

Nel concludere la Consigliera manifesta un’insolita preoccupazione per il futuro dei lavoratori.

Insolita, tardiva e fuori luogo in quanto proprio sui lavoratori il concordato si è abbattuto con tutta la sua capacità distruttiva in termini di perdita di posti di lavoro.

Ma per quello basta chiederlo ai lavoratori e ai sindacati”.

 

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