Eventi 17 Aprile 2024

Torna a Livorno il Festival di danza e cultura medio-orientale “Meya Meya”

Livorno 17 aprile 2024 – Torna a Livorno il Festival di danza e cultura medio-orientale “Meya Meya”

Dal 24 al 26 maggio torna, a Livorno, per il quinto anno consecutivo, il Festival di danza e cultura medio-orientale “Meya Meya”, un’ondata di musiche, colori e tradizioni dal Vicino Oriente che animerà la città tra il Teatro 4 Mori e il Palazzo dei Portuali, alla presenza di decine e decine di danzatrici e danzatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, senza dimenticare gli eventi di approfondimento culturale aperti alla cittadinanza.

Il festival è promosso dal CeSDI – Centro Servizi Donne Immigrate APS, associazione costituita nel 1997 da donne migranti e native, portatrici di diverse culture, che si occupa dell’inserimento delle donne immigrate nel contesto socio culturale del territorio, nel rispetto e nel riconoscimento della loro soggettività ed autonomia.

Nato cinque anni or sono da un’idea di Nada Gronchi Al Basha, volontaria del CeSDI APS, danzatrice, insegnante e coreografa italo-egiziana di danza medio-orientale e folklore arabo, riconosciuta a livello internazionale, “Meya Meya” è un festival dedicato alla danza medio-orientale che coinvolge artisti provenienti da tutto il mondo, nello specifico dall’area “Mena” (Middle East North Africa).

Particolare attenzione è rivolta all’Egitto che, per storia e posizione geografica, rappresenta un punto d’incontro fra le culture della suddetta zona. “Meya Meya” è uno dei più importanti eventi italiani per la danza e la cultura araba, se non il più importante in assoluto, considerati i numeri registrati nella passata edizione e che si prevedono per la tre giorni dell’edizione 2024, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio.

«Il festival si propone di veicolare, attraverso danza, letteratura, proiezione di materiali audio-visivi e dibattiti pubblici, la cultura medio-orientale ed araba sul territorio, cercando di proporre un punto di vista diverso dalla solita narrazione con cui vengono usualmente raccontati», spiega l’ideatrice Nada Gronchi Al Basha.

«Nello specifico, attraverso lo strumento artistico, “Meya Meya” intende mettere in rete donne provenienti da vari Paesi del mondo con donne arabe e medio-orientali, in modo da avviare un percorso di conoscenza reciproca che, attraverso la danza, affronti questioni legate all’inter-scambio culturale»: questo l’obiettivo prioritario del festival, che si svilupperà presso il Palazzo dei Portuali con tre giornate dedicate interamente a lezioni teoriche e pratiche di danza orientale alla presenza di spazi espositivi con artigiani provenienti dal mondo arabo.

L’appuntamento clou per il grande pubblico sarà lo show di sabato 25 maggio quando al Teatro 4 Mori andrà in scena uno spettacolo unico nel suo genere, poiché in grado di unire artisti dai quattro angoli del mondo: si alterneranno sul palco la maestra Hoda Ibrahim (Egitto), danzatrice e massima esperta di danze popolari egiziane, Karim Nagi (Usa-Egitto), danzatore, compositore e musicista attivo sui principali palchi della scena statunitense, Bassam Abou Diab (Libano), danzatore di danza tradizionale libanese e produttore interprete e coreografo di spettacoli internazionali di danza contemporanea e teatro danza, Tommy King (Egitto), artista eccentrico riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi esponenti della danza egiziana nel mondo, nonché la padrona di casa Nada Gronchi Al Basha (Italia-Egitto). Ma non mancheranno sul palco esibizioni da parte di artisti provenienti dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Slovenia e persino dalla Cina e dal Giappone.

Tra i partner, che animeranno anche dibatti pubblici, conferenze e letture protagonisti saranno l’Osservatorio per gli Studi Internazionali sui paesi del Mediterraneo “OSIM”, la “MezzaLuna Rossa Kurdistan”“MaryemEd formazione transculturale” e l’artista e regista Massimiliano Foà. Fondamentale anche la sinergia con “Msp – Movimento Sportivo Popolare”, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, e le associazioni del territorio “CreativeLab ASD” e “LunadondaAPS”.

Livorno, nel solco del suo spirito fondativo, inscindibilmente legato all’inter-culturalità e alle leggi “Livornine”, si aprirà a donne e uomini «di qualsivoglia Nazione» e lo farà unendo in un intreccio di arte e cultura il meglio della danza medio-orientale.

Infine si sottolinea il positivo coinvolgimento delle principali istituzioni, con i patrocini concessi da Regione Toscana e Provincia di Livorno e il patrocinio e il contributo del Comune di Livorno.

Il calendario dettagliato della tre giorni sarà reso pubblico nei prossimi giorni.

 

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