Tornano le Ugopiadi, i VideoGames il tema di quest’anno
Appuntamenti15 Settembre 2019
Tornano le Ugopiadi, i VideoGames il tema di quest’anno
Le Ugopiadi, le olimpiadi cult del cane carlino. Il tema della 16esima edizione sono i VideoGames.
Attesi oltre 170 carlini da tutta Italia
Appuntamento 28/29 settembre a Guasticce (Li), nella campagna toscana
GUASTICCE (LIVORNO) 15 settembre 2019. – Tornano le Ugopiadi, il raduno nazionale in stile Olimpico dei cani carlini più importante, originale e longevo d’Italia. L’appuntamento è il 28/29 settembrea Guasticce, nell’ampio spazio verde dell’Agriturismo Cà Lo Spelli, immerso nella campagna di Collesalvetti, nel livornese. Per questa 16esima edizione (con il patrocinio del Comune di Collesalvetti) sono attesi da tutta Italia oltre 170 carlini con padroni annessi.
I partecipanti sono motivatissimi e pronti a trasformare per almeno un giorno in reale e fisica la comunità virtuale amante della razza carlina che, dal 2003, gravita attorno al sito www.ugopiadi.it. «Lo spirito è quello Olimpico – spiega Stefano Pampaloni, CEO dell’agenzia di comunicazione www.zaki.it, organizzatore dell’evento – dove l’importante è partecipare e soprattutto divertirsi. Nessuna vera competizione, nessuna prova di agility o gara di bellezza, solo il piacere di stare all’aria aperta nella splendida campagna toscana con il proprio carlino, assieme a tanti altri suoi simili, immersi in un’atmosfera ironica, spensierata e allegra.
Le Ugopiadi si svolgeranno domenica 29 settembre ma quest’anno sarà animato anche il sabato che le precede (28 settembre) con la prima edizione del Saturday PUG LIVE, un pre-evento aspettando le olimpiadi, con tante iniziative parallele, tra cui un casting fotografico dedicato al carlino e un’intera ora di PUG-SPEAKING con l’Accademia di Istruzione e Cultura Cinofila DOBREDOG (www.dobredog.it).
Il vero spettacolo per tutti, spettatori compresi, è previsto come sempre per la domenica. Il 29 settembre ad aprire le Ugopiadi sarà come sempre il “Carlino Pride”, durante il quale sfileranno sul red carpet i carlini con i loro amici umani.
I raduni ogni anno hanno un tema diverso: quest’anno il filo rosso della giornata saranno i videogames.
Dopo l’accensione della fiamma olimpica da parte del mangiafuoco ufficiale delle Ugopiadi prenderanno il via le gare, per nulla impegnative. Ci sarannoi 100 mt carlini (leggi 15 metri), i 100 mt carlini a ostacoli (leggi 15 metri, con ostacoli di pochissimi centimetri), la staffettae lamaratona, ovvero un giretto dell’agriturismo col padrone.
A vigilare sulla salute e incolumità di tutti i carlini (sia il sabato, sia la domenica) sarà il Medico Veterinario Dott. Edoardo Gonzaga (www.veterinariogonzaga.it) con i suoi consulti gratuiti per gli iscritti alle gare.
Tra i premi per il podio ci saranno le prelibatezze dell’azienda Amì (www.amipetfood.com), presente in 25 Paesi di tutto il mondo con i suoi prodotti pet 100% vegetali ed ecosostenibili.
I carlini campioni potranno inoltre gustarsi biscotti personalizzati (in base alla medaglia vinta) confezionati dalla prima pasticceria artigianale per cani Doggye Bag(www.doggyebag.it) con ricette studiate in collaborazione con Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna.
Inoltre non poteva mancare, con un selfie contest carlino, un italianissimo brand come I Love My Dog (www.ilovemydog.it), tra i leader nel mondo nell’abbigliamento per cani che, tra le altre cose, cura la linea pet di Roberto Cavalli ed Alviero Martini.
Per il sociale sarà presente un gazebo del Lions Club Livorno Host (www.lionsclublivorno.it), impegnato a raccogliere fondi per far terminare “gli studi” agli amici cani guida (hanno Università costose!).
Ma come nascono le Ugopiadi? «Per capire la nascita delle Ugopiadi – spiega Pampaloni – bisogna risalire alla storia del carlino Ugo, che acquistai nel 2000 con la mia compagna Elisa.
Dopo poche ore scoprimmo: rogna rossa, disturbi comportamentali, inappetenza e soprattutto una grave displasia ad entrambe le anche.
Ugo, infatti, non veniva da un allevamento italiano, come ci era stato detto, ma era invece nato in un allevamento “lager” di un paese dell’est.
Oggi Ugo non c’è più, una brutta malattia ha avuto il sopravvento dopo dieci anni di vita, ma è stato un cane nonostante tutto felice. Il sito su Ugo e di conseguenza le Ugopiadi nacquero per raccontare la sua storia e per scambiare opinioni con gli amanti di questa razza».