Politica 10 Febbraio 2020

Toscana: regionali 2020, il manifesto programmatico dell’Italia dei Valori

Livorno 10 febbraio 2020 – Regionali Toscana 2020, il manifesto programmatico dell’Italia dei Valori, il segretario nazionale Ignazio Messina: “Italia dei Valori è un partito che ha fatto la storia, e come dice il suo nome, fa dei suoi valori, la sua forza.

In questo momento cambiarne il nome sarebbe come snaturarlo, noi vogliamo invece, che la nostra storia sia vanto e garanzia per tutti.

Allo stesso modo le persone che ne fanno parte devono essere giudicate, non dall’età, ma proprio dal loro vissuto e dalla loro esperienza messa al servizio della comunità.

Noi sappiamo dirvi se rientreremo oggi o in futuro nelle istituzioni, certamente non proveremo a farlo snaturandoci scendendo a compromessi sui nostri valori.

Crediamo che il nostro Partito, possa ancora fare parte dello scenario politico dando il proprio contributo in tema di Legalità, lotta alla Corruzione, lotta alle mafie, una sanità migliore, una tutela delle fasce più deboli, una tutela dell’ambiente e uno sviluppo economico
uniforme.

Pari Opportunità intese come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale
di qualsiasi persona per ragioni connesse al genere, alla religione, alla razza, alla disabilità, all’età,
all’orientamento sessuale e politico.

Dobbiamo riscoprire l’animo movimentista sul territorio con singole iniziative, che messe in rete tra loro, possono ottenere rilievo nazionale. La questione non è essere eletto, ma è la conseguenza del nostro impegno.

Il nostro obbiettivo è migliorare l’Italia e la vita dei suoi cittadini”.

“I VOSTRI PROBLEMI SONO I NOSTRI”. MANIFESTO PROGRAMMATICO DELL’ ITALIA DEI VALORI 

Legalità

1.       Riaffermare i nostri valori di legalità e lotta alla corruzione, riaprire il percorso sulla scuola della legalità in ogni regione.

2.       Abolizione della prescrizione. Una condanna tardiva può portare ad uno sconto della pena ma non alla sua estinzione.

3.       Amministrazione – Trasparenza – Lotta alla corruzione.

a.       Riorganizzazione della pianta organica della pubblica amministrazione;

b.       Creazione di una Scuola di Alta Formazione da cui attingere i Dirigenti. Una nuova disciplina di selezione dei candidati ai vertici delle aziende pubbliche, comprese le partecipate di ogni livello, per fare in modo che la selezione si basi su criteri di trasparenza ed evidenza pubblica con introduzione del principio, vincolante, della netta separazione tra politica e amministrazione, divieto di cumulo di cariche elettive, e la parametrazione degli stipendi dei manager pubblici allo stipendio dei propri dipendenti con introduzione del principio di collegamento tra il compenso ed i risultati ottenuti.

c.       I ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni devono portare all’acquisizione del debito da parte dello Stato, compresi gli oneri fiscali a carico dell’azienda creditrice. I crediti dovranno essere risarciti con un sistema di interessi pari ed equiparabili a quelli imposti dall’erario. I dirigenti pubblici insolventi dovranno rispondere in solido del mancato pagamento a meno di giustificata motivazione che non può essere la mancanza di fondi. Non vi può essere fornitura senza avere i fondi necessari.

4.      Giustizia Civile:

a.      Completamento degli interventi di informatizzazione e digitalizzazione quali il processo civile telematico, già in uso in diversi tribunali italiani.

b.      Nuovi concorsi per il personale amministrativo e togato, che attualmente sono inferiori al turn over da pensionamento.

5.      Giustizia Penale: Una netta separazione delle carriere dai giudici non solo escluderebbe i cambi di ruolo da parte di una medesima magistratura ne trarrebbe vantaggio l’immagine della giustizia e il sentimento che di essa deve avere cittadino.

6.      Contrasto alla Criminalità ed alle Mafie:

a.      Prevedere che, tra le cause di risoluzione del contratto d’appalto, vi siano anche le sentenze di condanna definitiva per gravi reati che riguardano i soggetti subappaltanti, oltre ai soggetti appaltatori.

b.      Con riguardo al regime di ineleggibilità e decadenze da cariche pubbliche elettive, tra le cause di incandidabilità dovrebbe essere prevista la sentenza di condanna in via definitiva per reati non colposi con pene superiori a 10 mesi e 20 giorni.

7.      Revisione dei patti lateranensi: un religioso indagato deve essere trattato come qualunque altro cittadino italiano, senza intromissioni o coinvolgimento del Vaticano, nessun preavviso di indagine, nessuna possibilità di ingerenza a qualsiasi oggetto del contenzioso.

Scuola

1.       Cambiare il processo della scuola:

a.       ciclo unico materne ed elementari dai 5 ai 12 anni;

b.       secondo ciclo dai 13 ai 18 con possibilità di percorsi misti che aiutino ad entrare subito nel mondo del lavoro.

c.       Accesso libero alle università per le triennali con test per accedere agli ultimi 2/3 anni di magistrale.

d.       Esami di abilitazione direttamente inseriti nella sessione di test.

Così si liberalizza la scuola e la si fa universale lasciando solo a competenza e meritocrazia la possibilità di accedere alla magistrale. I nostri studenti arrivano troppo tardi nel mondo del lavoro, scuola lunga e poco professionalizzante.

2.       Referendum abrogativo numero chiuso alle università. Apertura e partecipazione a tutte le Facoltà per permettere ai Ragazzi di scegliere la professione che sono portati.

3.       Chi paga le tasse ha diritto a tentare di proseguire gli studi.

4.       Introduzione nella scuola dell’obbligo e non delle materie quali scuola guida e sicurezza sul lavoro con conseguimento di patenti A/B e attestati di formazione riconosciuti.

5.       Prevenzione di «bullismo», obbligo telecamere nelle scuole dell’obbligo e dell’infanzia;

6.       Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

7.       Introduzione della materia La cittadinanza e Costituzione come disciplina e non interdisciplinare per far si che ogni individuo si educa al valore civico, al rispetto delle regole e di convivenza.

Reddito di cittadinanza – sussidi

1.       Referendum abrogativo reddito di cittadinanza

2.       Sussidi:

a.       Chi percepisce un sussidio di disoccupazione, deve essere al servizio del proprio comune per l’intera durata del sussidio. Le lavorazioni potranno essere di tema comunale o lavori socialmente utili. In caso di inadempienza il cittadino perde il sussidio. L’impegno si intende di 4h/giorno in modo tale da permettere comunque la possibilità di cercare nuova occupazione.

b.       Il lavoratore disoccupato che usufruisce del sussidio e viene trovato a lavorare a nero perde la disoccupazione a vita.

c.       Il lavoratore che non denuncia la propria disoccupazione non ha diritto al trattamento sanitario pubblico agevolato.

d.       Il cittadino che risultasse nullafacente, quindi non lavoratore e non disoccupato sarà oggetto di indagine da parte della guardia di finanza.

 

e.       I lavoratori in cassa integrazione sono reclutati dal comune in egual modo dei disoccupati di cui alla lettera a. In caso di rifiuto perdono la disoccupazione.

Idrocarburi e derivati

1.       Abolizione stop ricerca idrocarburi in Adriatico

2.       Stop alla vendita di macchine alimentate a benzina o gasolio. Si a metano ed elettriche.

3.       Plastica:

a.       Stop alla produzione di plastica usa e getta;

b.       Stop alla produzione di bottiglie in plastica, reintroduzione del vetro;

c.       Avvio di studi e ricerche scientifiche per la sostituzione della plastica con prodotti alternativi e biodegradabili;

d.       Si alla produzione della sola plastica riciclabile;

e.       Finanziare studi per la sostituzione nella catena alimentare della plastica per conservare i cibi.

Sanità

1.       Organizzare meglio la sanità, la regionalizzazione porta a uno squilibrio approccio delle cure, i Lea non possono essere la base su cui dare le cure. L’approccio deve essere dato su base nazionale e universale, abolizione del titolo V sulla sanità.

2.       Mala sanità: al fianco dei malati e dei medici che fanno il loro dovere. Rappresenta il 70% della spesa pubblica, non funziona e coinvolge tutti. Smascherare i casi di mala sanità inchiodando i responsabili alle loro responsabilità. Istituire uno sportello on line per le vittime, offrire loro assistenza legale gratuita in tutta Italia. Promuovere i casi di buona sanità;

3.       Sanità – Previdenza. L’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universale. Due fatti però stanno minando alle basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio sanitario nazionale: la devolution, che affida alle regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento accentuandone le differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di salute e di qualità dei servizi.

a.       revisione dei criteri di accreditamento e convenzionamento con le strutture private.

b.       introdurre ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali.

c.       separazione delle carriere dei medici pubblici e privati.

d.       Chi decide di lavorare nel pubblico non può né deve lavorare nel privato.

e.       Digitalizzazione della sanità, attraverso la messa in rete degli esami, e in prospettiva di esenzioni e liste di attesa.

 

f.        individuare una metodologia utile per consentire la selezione con metodi meritocratici dei direttori generali delle aziende sanitarie.

Gioco d’azzardo

Rilanciare la nostra battaglia contro il gioco d’azzardo dove, a parte qualche chiacchera, nulla è stato fatto e la situazione è fortemente peggiorata con la crisi. In questo, il mondo ecclesiale, se correttamente contattato, potrebbe esserci di sostegno in maniera capillare, mentre la nostra proposta di legge potrebbe essere un buon biglietto da visita per le numerose associazioni esistenti sul territorio.

Ambiente

1.       Associazioni ambientaliste:

a.       prendere e mantenere contatti costanti con le associazioni ambientaliste presenti sui territori, nonché con i molti comitati che si sono formati in una pluralità  a seguito di scelte discutibili fatte da varie amministrazioni locali;

b.       promuovere una gestione del territorio che ponga freno alla speculazione edilizia e nel contempo sia grado di contemperare la legittima aspirazione dei cittadini ad un’abitazione con la tutela del paesaggio e del patrimonio storicoartistico;

c.       promuovere la tutela delle risorse idriche ed adoperarsi per una corretta gestione dei rifiuti.

2.       La tutela delle risorse idriche comporta che l’obbligatoria depurazione degli scarichi diventi un’azione realmente controllata e che le infrastrutture deputate a questo siano incentivate favorendo la possibilità di utilizzare nuovi e performanti impianti di purificazione delle acque reflue di origine civile e industriale.

3.       Incentivare ricerche atte a trovare soluzioni alternative all’utilizzo delle materie plastiche, utilizzo degli idrocarburi, conversione e utilizzo della CO2 .

Tutti coloro che vengono colti a gettare rifiuti devono essere puniti oltre che con le pene economiche esistenti, con un mese di volontariato atto a recuperare rifiuti presso il proprio comune di appartenenza o quello in cui il crimine è stato commesso.

Servizi pubblici

1.       Riaffermare la centralità del cittadino e, più precisamente, il principio che le istituzioni sono a servizio del cittadino e non viceversa:

a.       poche normative e chiare;

b.       procedure semplici e standardizzate;

c.       una Pubblica amministrazione che assiste il cittadino nello svolgimento delle procedure che regolano i rapporti cittadino/PA, anziché porsi come una controparte e, spesso, solo con funzioni sanzionatorie.

d.       Riaffermare il principio del carattere necessariamente pubblico dei servizi fondamentali, quali: – la sanità; – la scuola; – i servizi pubblici essenziali (in primis la gestione pubblica dell’acqua).

e.       Adoperarsi perché una virtuosa politica di bilancio si sostanzi nella ricerca dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa e non nel taglio dei servizi, da mantenere e, anzi, da sviluppare.

Europa

1.       Sul Piano politico Istituzionale, necessita di un Ministro del Tesoro e delle Finanze dell’UE (almeno di quelli che adottano l’Euro) che comporterebbe un bilancio Europeo (o una parte consistente di esso) e il sistema fiscale, comune.

2.       Rendere una parte degli eletti al Parlamento Europeo (in una prima fase 1/3) su base di liste sovranazionali, in prospettiva di una evoluzione decisamente Federale dell’EU.

3.       È arrivata la stagione affinché in Europa, si costruisca una unione politicamente e democraticamente più equa, solidale e, quindi condivisa, con un’unica previdenza, un’unica fiscalità`, uguali contratti e diritti sociali e l’elezione diretta, da parte dei cittadini, o del futuro Parlamento (con una sua parte o tutto eletto su basi sovranazionali) dei membri del Consiglio europeo ed un ruolo sempre più marginali dei Consigli.

4.       Occorre che nasca un unico Bilancio Europeo attraverso la condivisione (magari iniziando a condividerne una parte) di quelli nazionali che ci conduca e passi dalla nascita di una Banca centrale europea realmente garante dell’Euro-zona e la stesura di un bilancio comunitario serio.

5.       Difesa militare europea unica, ministro della difesa eletto dal parlamento europeo. Basta ad azioni nazionalistiche indipendenti. Esercito unico Europeo, riforma dell’esercito e delle sue rappresentanze.

6.       Rinforzare il vincolo tra gli Stati membri in modo da determinare un Parlamento Europeo autenticamente autorevole, capace di prendere decisioni in uno spirito di giusta redistribuzione delle risorse. Un Parlamento  Europeo capace di legiferare, ma soprattutto di incanalare le autonomie e prerogative delle singole nazioni membri in una prospettiva autenticamente solidale e liberale.

7.       Per agevolare la ricrescita, anche di settori, momentaneamente deboli, del sistema produttivo, occorre avviare una esemplificazione dei meccanismi di attribuzione dei contributi per investimenti, dando priorità alle politiche della formazione e dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

8.       Il pareggio di bilancio, da molti osteggiato, è una risorsa e non uno sterile strumento, ingiustamente classificato come sperequativo; è risorsa perché garantisce l’equilibrio essenziale tra nazioni forti e quelli in difficoltà.

9.       Si devono classificare settori nei quali non è consentito uno scarto eccessivo nelle prestazioni. In particolare, si ritiene di individuare priorità nella sanità (attenzione al diritto alla salute), nella formazione e nell’educazione, nell’armonizzazione dei sistemi scolastici  e il diritto dei diversamente abili a fruire dei medesimi servizi educativi goduti dagli altri alunni, eliminando, di fatto, ogni forma di discriminazione abolendo le scuole e le classi differenziali (comunque celate sotto forme linguistiche ipocrite come in Germania (scuole di aiuto).

10.   Nei settori produttivi, armonizzazione dei sistemi d’imposizione fiscale, pari criteri dei diritti dei lavoratori ( esempi dei mini job in Germania, che produce infinite disparità e opportunità di lavoro)

Difesa

 

Al fine di «conseguire una contrazione strutturale complessiva non inferiore al 30 per cento», occorre ripensare all’assegnazione degli immobili anche ad altre funzioni di pubblica amministrazione. Spesso infatti si tratta di immobili che risiedono in luoghi strategici nelle città e che potrebbero essere utilizzati da altre amministrazioni pubbliche per uffici e altre funzioni sempre e comunque di pubblico interesse. Adottare politiche volte a:

a.       destinare parte dei risparmi effettuati con la riforma dello strumento militare per migliorare la gestione corrente della formazione del personale e della gestione dei mezzi, a fronte di una riduzione di nuovi investimenti in sistemi d’arma;

b.       valutare l’assegnazione delle strutture militari in dismissione, localizzate in luoghi strategici delle città`, per nuove funzioni che consentano per le altre amministrazioni pubbliche risparmi sui contratti di locazione; c) abbandonare, in via definitiva, il programma per la produzione e l’acquisto dei previsti cacciabombardieri Joint Strike Fighter (F35) parallelamente ad una riconversione delle industrie che operano nella produzione degli stessi;

c.       ripensare alle modalità di svolgimento di parate militari, anche in occasione di festeggiamenti nazionali, nonché´ ai programmi volti all’avvicinamento dei giovani alle Forze armate (cosiddetta «Naja breve») al fine di ridurre i costi delle stesse e generare un risparmio immediato;

d.       Finanziare interventi civili di pace, anche consentendo ai tanti ragazzi e ragazze interessati di poter svolgere il servizio

1.       A una agenzia centrale, demandare solo il ruolo di “controllo” su attività ed azione delle varie realtà locali in un quadro omogeneo nazionale.

2.       L’innalzamento del limite per l’iscrizione a ruolo di tributi non pagati è poco significativo: è opportuno un limite che abbia come riferimento la soglia di povertà per evitare situazioni paradossali con spese di recupero maggiori del credito stesso, così` come è giusto ed equo escludere l’esproprio e la pignorabilità dell’abitazione principale, quando il debito è incolpevole.

3.       Mettere fine ai condoni fiscali.

4.       L’onere di dimostrazione della possibile evasione deve essere sempre a carico di chi deve verificare. L’inversione di tale onere è iniqua e contraria ai principi costituzionali, perché´ così come va considerato non colpevole il cittadino cui viene imputata la violazione della legge penale, non da meno deve sussistere, la presunzione di innocenza, per il cittadino contribuente.

5.       Le imposte di bollo su estratti conto e libretti di risparmio, in una fase in cui si sta praticamente costringendo le persone ad avere un conto corrente, è vessatorio e colpisce ancora le fasce deboli. Si deve puntare ad una eliminazione di tali bolli e colpire maggiormente le rendite finanziarie derivanti da attività di mera speculazione.

6.       È necessario avviare una lotta a livello europeo e mondiale contro i paradisi fiscali introducendo l’obbligo di rendicontazione Paese per Paese (Country by Country reporting) dei dati contabili e fiscali delle imprese multinazionali e non solo.

 

7.       Va abolita l’IRAP, in quanto rappresenta una tassa iniqua che grava sulle aziende, anche se in perdita, e che disincentiva l’occupazione e gli investimenti di impresa.

Fisco

1.       A una agenzia centrale, demandare solo il ruolo di “controllo” su attività ed azione delle varie realtà locali in un quadro omogeneo nazionale.

2.       L’innalzamento del limite per l’iscrizione a ruolo di tributi non pagati è poco significativo: è opportuno un limite che abbia come riferimento la soglia di povertà per evitare situazioni paradossali con spese di recupero maggiori del credito stesso, così` come è giusto ed equo escludere l’esproprio e la pignorabilità dell’abitazione principale, quando il debito è incolpevole.

3.       Mettere fine ai condoni fiscali.

4.       L’onere di dimostrazione della possibile evasione deve essere sempre a carico di chi deve verificare. L’inversione di tale onere è iniqua e contraria ai principi costituzionali, perché´ così come va considerato non colpevole il cittadino cui viene imputata la violazione della legge penale, non da meno deve sussistere, la presunzione di innocenza, per il cittadino contribuente.

5.       Le imposte di bollo su estratti conto e libretti di risparmio, in una fase in cui si sta praticamente costringendo le persone ad avere un conto corrente, è vessatorio e colpisce ancora le fasce deboli. Si deve puntare ad una eliminazione di tali bolli e colpire maggiormente le rendite finanziarie derivanti da attività di mera speculazione.

6.       È necessario avviare una lotta a livello europeo e mondiale contro i paradisi fiscali introducendo l’obbligo di rendicontazione Paese per Paese (Country by Country reporting) dei dati contabili e fiscali delle imprese multinazionali e non solo.

7.       Va abolita l’IRAP, in quanto rappresenta una tassa iniqua che grava sulle aziende, anche se in perdita, e che disincentiva l’occupazione e gli investimenti di impresa.

Banche

1.       Responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti, con compartecipazione alle perdite.

2.       La legislazione bancaria dovrebbe seguire il modello del Glass-Steagall Act con una totale separazione tra banche d’affari e banche commerciali ordinarie e vietando altresì gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale. Di conseguenza è necessario approntare regimi fiscali e sistemi di vigilanza e controllo che operino in maniera differenziata distinguendo gli operatori che investono nell’economia reale locale piuttosto che nei mercati finanziari speculativi.

Lavoro

1.       Come previsto dalle direttive europee si contempli quale prima tipologia di contratto quella a tempo indeterminato e solo per esigenze organizzative quella a tempo determinato;

2.       Nell’ambito della riforma dei centri per l’impiego, valutare l’eliminazione delle agenzie interinali;

3.       Donne, favorire il loro inserimento e mantenimento nel mondo del lavoro. Per conseguire questo obiettivo proponiamo di incentivare le aziende con detassazioni fino al compimento del sesto anno di vita del bambino.

4.       Maggiore attenzione dovrebbe poi darsi all’assistenza delle persone diversamente abili e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Istituzione del «care giver» familiare, come un livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) garantito dallo Stato. Tale figura dev’essere intesa come un genitore, un figlio o in generale un parente che si prenda cura del disabile nella sua attività quotidiane.

5.       Problema dello sfruttamento dei lavoratori clandestini – caporalato;

6.       Più attenzione alle malattie da disadattamento lavorativo con ripristino della legge antimobbing, giunta quasi in porto e misteriosamente affondata

7.       È necessario salvaguardare alcune attività artigianali e commerciali per garantire la tutela di quelle antiche lavorazioni e tecniche di produzione derivanti da tradizioni locali, che necessitano di un intervento legislativo teso alla valorizzazione e alla conoscenza delle attività nei confronti dei flussi turistici in arrivo nel nostro paese e soprattutto a facilitarne lo sviluppo estero.

Agricoltura – pesca – caccia

1.       Va premiata l’agricoltura sana e contadina, la manovalanza necessaria al suo sviluppo tradizionale, il rispetto dell’ambiente e tutte le azioni necessarie a coniugare agricoltura e salvaguardia del suolo e dell’acqua come beni universali.

2.       Occorre incrementare la produzione senza intaccarne la qualità, salvaguardando i prodotti locali di specie autoctone, anche attraverso la messa al bando di organismi geneticamente modificati (OGM) e perseguendo le buone pratiche agricole riducendo al massimo l’utilizzo di tutte quelle tecniche che prevedono il ricorso a molecole di sintesi.

3.       Stringente regolamentazione in merito all’utilizzo di fitofarmaci in agricoltura, nella direzione di un sistema agricolo sostenibile volto al riciclo della materia, alla conservazione del suolo in termini di estensione e di fertilità, alla tutela del paesaggio il cui fulcro è rappresentato dall’«agricoltore custode».

4.       È necessario tutelare le piccole aziende agricole relativamente ai tempi di pagamento e allo stesso tempo introdurre delle semplificazioni della normativa vigente per coloro che producono e vendono prevalentemente nel proprio territorio.

5.       Il perseguimento di una politica agricola che miri a disincentivare il sistema di allevamento intensivo mettendo alla base criteri di sostenibilità;

6.       Incentivazione dell’alimentazione consapevole attraverso la riduzione del consumo di carne, la quale determina lo spreco di immense risorse energetiche e contribuisce a consumare grandi quantità di acqua per le produzioni agricole destinate agli allevamenti intensivi.

7.       Revisione del fermo pesca con estensione a tutte le tipologie di pesca e specie ittiche. Oggi il fermo pesca è pensato per le sole specie più commerciali. Inoltre il fermo pesca è di tipo rotativo nei nostri mari e non complessivo. Se bisogna salvaguardare una specie in riproduzione il fermo fa fatto in modo unico.

8.       A livello globale, l’attrezzatura da pesca abbandonata, persa o dismessa in mare (conosciuta come “pesca fantasma”) costituisce uno dei principali problemi per gli stock ittici e il resto della fauna, poiché intrappola e uccide pesci e altri animali marini. Istituzione di un fondo per creare e sostenere professionisti specializzati nel recupero di queste attrezzature.

9.       La pesca su fiumi è vietata tranne in quelle zone in qui vi è ripopolamento finanziato dagli stessi pescatori.

10.   La caccia è vietata salvo quella a protezione degli abitati e quella necessaria per tenere sotto controllo numerico le specie in sovraffollamento. La caccia per protezione degli abitanti o per sovraffollamento va applicata anche alle specie non notoriamente commestibili. Siamo noi in più non gli animali.

11.   È vietata la pubblicità di carne, pesce e derivati animali. Serve a disincentivare l consumo di carne e suoi derivati.

12.   Caccia di frodo e pesca di frodo. Inasprimento delle pene con l’introduzione di pene alternative quali il sostenere il ripopolamento della specie abbattuta pari a 100 a 1 a carico del bracconiere, oltre a lavorare attivamente per la realizzazione della ripopolazione.

13.   Boschi – chi è colpevole di causare incendi deve essere punito con il risarcimento pratico e finanziario del ripristino del bosco.

Infrastrutture

1.       I progetti che hanno portato all’inizio della costruzione di infrastrutture devono essere portate a termine senza continui ripensamenti e revisione delle opere se non nella performance dell’opera stessa. In ogni regione non vi può essere possibilità di vagliare grandi opere in numero maggiore a uno. Senza la chiusura di un’opera non potrà realizzarsi un’altra grande opera.

2.       Attenzione alle piccole e medie opere, partendo dal completamento del programma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e da quello per le piccole e medie opere.

3.       Le priorità programmatiche devono essere quelle relative:

a.       alla ristrutturazione e manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente;

b.       alle azioni più urgenti per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico, quali il ripristino delle sezioni idrauliche dei fiumi e dei torrenti, individuate come fonte di rischio, partendo dalle zone più altamente urbanizzate, e gli interventi connessi al rischio frana incombente sui centri abitati;

c.       all’adeguamento sismico degli edifici scolastici, ed in particolare di quelli adibiti a presidi di protezione civile in caso di crisi;

d.       alla riqualificazione e al consolidamento del nostro sterminato patrimonio storico ed artistico.

4.       Il sistema dei trasporti pubblici deve essere un sistema efficiente che possa essere utilizzato da tutti, veloce, facilmente accessibile, economico e realmente alternativo al mezzo di trasporto privato.

5.       Favorire la diffusione di colonnine di ricarica elettriche per l’imminente mobilità ibrida ed elettrica privata.

6.       Collegamenti ferroviari secondari da potenziare, reti a mono binario pericolose in molte regioni;

7.       Telecomunicazioni:

a.       Nuovo e avanzato regime fiscale per imposte dirette e indirette per prestazioni di servizi erogate dagli over the top secondo la regola del luogo di residenza o sede di chi è beneficiario del servizio;

b.       Recepimento della nuova direttiva sulla privavy nel nostro paese in tema di tutela del diritto d’autore contro i rischi di violazione da parte degli OTT (es. Google, altri);

c.        Applicazione del diritto all’oblio da parte degli operatori di rete tlc compresi gli OTT;

d.       Nuove misure di inasprimento delle pene per i reati più gravi commessi sulle reti tlc;

e.       Evoluzione della convergenza della normativa sulle tlc e la normativa sulle televisioni.

Turismo

1.       Occorrono misure concrete volte a sviluppare un turismo di qualità, responsabile e sostenibile, che rispetti l’ambiente e le caratteristiche delle comunità locali;

2.       Favorire i processi di innovazione tecnologica;

3.       Provvedere alla riqualificazione dei territori e all’ampliamento dell’offerta di servizi in favore della domanda turistica;

4.       Promuovere la riqualificazione del capitale umano operante nel settore, strettamente necessaria per garantire i livelli di qualità dell’offerta.

5.       Chi imbratta o rovina muri o beni storici, deve risarcire il danno mettendosi a disposizione attiva nel ripristino del bene pubblico. Gli imbrattatori di muri devono essere puniti per una superfice totale del muro imbrattato (piccola scritta? Rande muro da ridipingere).

6.       Inserimento nei concorsi pubblici concorsi MiBACT di laureati in scienze e beni culturali (laurea triennale) e non come oggi con la sola laurea quinquennale a solo favore di architetti e ingegneri.

Religioni – associazioni

1.       Abolizione del 8 per mille:

a.       Le istituzioni religiose si dovranno autofinanziare tramite i propri adepti;

b.       Le istituzioni non profit dovranno essere finanziate dai privati/volontari;

c.       La riscossione del quanto spetta alle singole associazioni.

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