Tragedia di Pian di Rota, il 10 agosto il ricordo dei quattro bambini morti bruciati
Livorno, 8 agosto 2023 – Tragedia di Pian di Rota, il 10 agosto il ricordo dei quattro bambini morti bruciati
Si svolgerà giovedì 10 agosto alle ore 10.00 al Cimitero della Cigna (Lupi) la cerimonia in ricordo dei quattro bambini di famiglia rom morti tragicamente nel 2007 nel rogo della loro baracca, sotto un cavalcavia a Pian di Rota.
I bambini si chiamavano Eva, Menji, Danciu e Lenuca detta Tutsa e avevano tra i 4 e gli 11 anni.
Il sindaco Luca Salvetti, accompagnato dall’assessore al Sociale Andrea Raspanti deporrà un mazzo di fiori alla tomba di Lenuca; l’unica dei quattro bambini ancora sepolta al cimitero dei Lupi alla Cigna (le altre salme per volontà dei genitori sono state traslate in Romania).
La tragedia avvenne nella notte tra il 10 e l’11 agosto del 2007, quando un incendio divampò nella capanna di legno e lamiera dove i bambini dormivano insieme ai genitori e ad altri parenti.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il fuoco fu causato da una candela accesa per illuminare la baracca priva di corrente elettrica. I genitori dei bambini, di origine romena, riuscirono a scappare dalle fiamme ma non poterono salvare i loro figli, che rimasero intrappolati nella struttura in fiamme.
I soccorritori arrivarono sul posto ma non poterono fare altro che constatare la morte dei quattro piccoli.
Sono morti abbracciati, avvolti dalle fiamme scoppiate nella baracca di legno e lamiera nascosta sotto un cavalcavia alla periferia di Livorno, con la più grande di loro, appena dodici anni; che ha tentato di proteggere i più piccoli con il suo corpicino.
Morti soli, senza alcuna possibilità di fuga e abbandonati dai genitori che invece di tentare di salvarli sono fuggiti quando hanno visto le fiamme. Eva, Danchiu, Leonuca, e Mengi, tutti di etnia rom, se ne sono andati così, in piena notte.
La vicenda suscitò grande commozione e indignazione nell’opinione pubblica, che si interrogò sulle condizioni di vita dei rom e sulle politiche di integrazione e accoglienza. Il sindaco di Livorno dell’epoca, Alessandro Cosimi, dichiarò il lutto cittadino e partecipò ai funerali dei bambini, celebrati nella chiesa di San Jacopo in Acquaviva. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviò un messaggio di cordoglio alle famiglie delle vittime4.
I genitori dei bambini furono arrestati con l’accusa di negligenza, abbandono di minore e incapace, incendio colposo2. In seguito furono scarcerati e sottoposti agli arresti domiciliari. Nel 2010 furono condannati a tre anni e sei mesi di reclusione con la condizionale, poi, nel 2012; la Corte d’Appello confermò la sentenza ma ridusse la pena a due anni e sei mesi. Nel 2014 la Cassazione annullò la condanna per prescrizione del reato.