Trascrizione famiglie arcobaleno, il Comune non si costituisce in giudizio
Non costituzione in giudizio del Comune nel ricorso di una famiglia arcobaleno livornese contro ministero, sindaco e comune.
Oggetto della richiesta promossa al tribunale di Roma l’indicazione dei genitori come “padre e madre”.
Livorno – Non si costituirà in giudizio il Comune di Livorno nel ricorso presentato da una Famiglia Arcobaleno livornese contro il Ministero dell’Interno, contro il sindaco ed il Comune di Livorno, relativamente alla modifica del decreto datato 23 dicembre 2015 che reca le modalità tecniche di emissione della carta d’identità elettronica valida per l’espatrio dei minorenni, nella quale i genitori sono indicati come “padre e madre” e non più come “genitori” o “chi ne fa le veci”.
La giunta comunale ritiene che non sussistano ragioni di pubblico interesse per la costituzione dell’Amministrazione Comunale nel giudizio, considerando il ruolo secondario e le competenze dell’Ente Comunale rispetto alle istanze dei ricorrenti e considerando che l’attuale Amministrazione condivide le motivazioni addotte nel ricorso dalla coppia livornese. La delibera è stata assunta sulla base della proposta dell’assessore agli affari legali Gianfranco Simoncini, che ha sottolineato “la non condivisione di una scelta operata dal Ministero degli Interni che punta a penalizzare culturalmente unioni e famiglie che oggi sono, finalmente, riconosciute dalle leggi della Repubblica Italiana”.