Tre arrestati e sette indagati. Usavano auto a noleggio per fare furti. Video
Truffa, furti, violenza privata e spaccio di banconote false
Operazione “Fake Car”. Smantellata dai Carabinieri di Livorno un’organizzazione dedita alle truffe ai danni di autonoleggi, furti in abitazioni e ad altri gravi reati.
Nelle prime ore di questa mattina, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, su richiesta di quella Procura, nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili dei reati di “associazione per delinquere”, “truffa” ed altro.
L’indagine, codificata “Fake Car”, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Livorno, dott. Ettore Squillace Greco e dal Sostituto dott.ssa Sabrina Carmazzi, è stata sviluppata a partire dal giugno 2017 a seguito della querela sporta dal titolare di un’agenzia di autonoleggio della provincia di Livorno in cui venivano denunciati il mancato pagamento e la mancata restituzione di un veicolo concesso a noleggio agli indagati. Contestualmente, veniva accertato che nei confronti dello stesso querelato e di altri soggetti a lui collegati era stata presentata un’analoga querela ed erano pendenti presso la Procura labronica altri procedimenti penali per reati contro il patrimonio.
Il Nucleo Investigativo avviava, così, una complessa attività d’indagine che ha consentito di individuare l’esistenza e l’operatività di una vera e propria associazione per delinquere. Il gruppo criminale noleggiava veicoli a lungo termine, per utilizzarli per l’espletamento dell’attività commerciale riconducibile ad uno degli indagati. I relativi contratti venivano stipulati a prestanomi o a società fittizie, cui destinare le fatture. A garanzia del pagamento, venivano consegnati assegni tratti da conti correnti aperti per ottenere la disponibilità dei relativi carnet, che poi risultano essere privi di copertura al momento dell’incasso.
I veicoli, però, venivano utilizzati anche per commettere ulteriori crimini, in particolare, furti in abitazione. Nel corso dell’indagine sono state documentate diverse attività preparatorie finalizzate all’esecuzione di furti in villa, da perpetrare nel comune di Rosignano Marittimo, fra Nibbiaia e Castelnuovo della Misericordia, ed in un appartamento di viale Carducci a Livorno. Elementi di prova sono stati acquisiti a carico di 2 indagati per un furto consumato in questa via Ginori il 24 agosto 2017.
Contestualmente sono stati individuati altri fatti di reato, quali la simulazione di incidenti stradali, al fine di truffare le compagnie assicurative, la spendita di banconote false e le minacce rivolte alle persone offese al fine di costringere le stesse a desistere da ogni azione giudiziaria nei loro confronti. In un caso, addirittura, i sodali cedevano a loro volta a noleggio un suv, percependo un compenso dal terzo sublocatore.
Infine, un ulteriore grave episodio è rappresentato dal tentativo, da parte di uno degli indagati, di dare alle fiamme l’autovettura dell’ex convivente della coindagata per un asserito torto subito da quest’ultima. L’evento criminoso non veniva però portato a compimento perché i Carabinieri decidevano di interrompere la scellerata azione facendo intervenire un equipaggio del locale Nucleo Radiomobile. Uno degli indagati veniva controllato e trovato in possesso di una bottiglia di benzina con la quale evidentemente intendeva appiccare il fuoco, nascosta nel bagagliaio della sua autovettura parcheggiata nei pressi dell’obiettivo.
Questa mattina, in Livorno e Pisa, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, su richiesta della locale Procura, ha tratto in arresto:
-
A.C, 45enne, livornese;
-
A.M, 48enne, livornese;
-
J, T, 44enne, residente a Pisa, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g. per altra causa,
tutti ritenuti responsabili del delitto di “associazione per delinquere”, “truffa aggravata” ed “appropriazione indebita”.
Predetti, nell’ambito dell’indagine denominata “Fake Car”, avviata dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Livorno a partire dal giugno 2017, sono risultati i promotori di un’organizzazione criminale finalizzata alle truffe ai danni di società di autonoleggio. Medesimi noleggiavano presso agenzie delle province di Livorno e Pisa veicoli a lungo termine, stipulando i relativi contratti avvalendosi di prestanomi (che giustificavano la necessità del noleggio per esigenze legate ad attività commerciali da loro condotte) e ponendo a garanzia del pagamento assegni privi di copertura all’atto dell’incasso. I veicoli venivano restituiti oltre i termini pattuiti senza che venisse mai corrisposto il canone di noleggio.
in più circostanze, inoltre, A,C e A,M si rendevano responsabili dei reati di “estorsione” e “violenza privata” poiché minacciavano taluni autonoleggiatori che richiedevano la restituzione dei veicoli non pagati, costringendoli a non adire le vie legali.
in questo contesto, sono state deferite in stato di libertà per concorso in “truffa aggravata”:
-
A.F., 42enne livornese;
-
Y.N., 23enne livornese;
-
A.L., 27enne, livornese,
poiché risultate essere i prestanomi di cui si avvaleva il succitato gruppo criminale per stipulare i contratti di autonoleggio:
Sono stati deferiti, altresì, in stato di libertà sottonotati soggetti poiché nel corso dell’indagine a loro carico sono stati accertati elementi di responsabilità in ordine alle ulteriori seguenti ipotesi di reato:
-
A,M e G.G., 47enne livornese, meccanico, ritenuti responsabili del reato di “fraudolento danneggiamento di beni assicurati” in concorso poiché in data 27 marzo 2017, simulando un sinistro stradale mai avvenuto, al fine di percepire l’indennizzo dell’assicurazione, danneggiavano l’autovettura Opel Adam, noleggiata dal Moriani;
-
A,M e F.C., 42enne, donna livornese, ritenuti responsabili del reato di “furto in abitazione” in concorso per essersi illecitamente introdotti il 24 agosto 2017 in un appartamento sito in via Ginori a Livorno, impossessandosi di una somma di denaro contante non quantificata;
-
A.M, F.C. e P.D., 32enne, cittadino albanese, residente a Livorno, ritenuti responsabili del reato di tentato danneggiamento, poiché, per futili motivi, nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre 2017, tentavano di dare alle fiamme un’autovettura di un uomo che asseritamente avrebbe commesso un non meglio precisato torto ai danni di F.C.. L’azione non veniva portata a compimento perché gli investigatori facevano intervenire una pattuglia del Nucleo Radiomobile al fine di evitare ulteriori e più gravi conseguenze. P.D. veniva trovato in possesso di una tanica contenente liquido infiammabile;
-
A,C e M.B., 47enne, ritenuti responsabili del reato di “spendita di banconote contraffatte” in concorso poiché il 17 novembre 2017 spendevano diverse banconote contraffatte del taglio da 20,00 euro presso diversi esercizi commerciali di Livorno.
Nel corso della perquisizione nei confronti di J,T sono stati rinvenuti: 2 passamontagna, 2 walkie talkie, una smerigliatrice, un piccone ed altro materiale atto allo scasso, verosimilmente utilizzato per la commissione di furti in abitazioni.
Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Livorno.
Livorno, 11 luglio 2018