Truffa dei pacchi a un senegalese: arrestato un italiano
Controlli per il contrasto della criminalita’: arrestato italiano per truffa.
Nel quadro di ampi servizi di contrasto alla criminalità diffusa predisposti dalla Questura di Livorno, nella giornata del 09 febbraio u.s. personale della squadra mobile procedeva all’arresto in flagranza di N. R. responsabile del reato di truffa commesso in danno di un cittadino senegalese, tramite il sistema della “truffa dei pacchi”, e del successivo reato di resistenza, avvenuta durante le fasi dell’arresto, in relazione al tentativo di sottrarsi alla cattura.
In particolare personale della Squadra Mobile nella mattinata aveva ricevuto notizia che un soggetto sospetto aveva avvicinato nei pressi di un’edicola di via del Littorale un ragazzo di colore, al quale aveva proposto l’acquisto di un telefono cellulare, senza che la trattativa avesse comunque un seguito.
L’individuo, accuratamente descritto, veniva successivamente individuato sul lungomare e, a seguito di appostamento, veniva notato mentre fermava un giovane di colore con il quale si intratteneva mostrandogli più volte un telefono e porgendoglielo perché lo potesse provasse; quindi lo inseriva in un borsello di colore nero che consegnava al giovane di colore dopo aver ricevuto una banconota. Successivamente risalendo rapidamente in auto e si allontanava a tutta velocità.
A questo punto la vittima constatava, che nel borsello nero vi erano solo delle saponette e non il telefono cellulare. Successivamente avvicinato da dipendenti della Squadra Mobile, esprimeva la volontà di procedere per il reato subito.
Il responsabile della truffa nel frattempo veniva inseguito per alcune centinaia di metri in direzione di viale Italia e poi in piazza Luigi Orlando, dove veniva fermato solo dopo aver frapposto l’auto di servizio davanti alla FIAT Panda condotta dal reo.
Malgrado ciò il truffatore per guadagnare la fuga effettuava una manovra repentina salendo su uno spartitraffico sul quale però restava parzialmente bloccato a causa dell’altezza da terra. Questo permetteva al personale operante di avvicinarsi all’auto, ma, mentre stavano aprendo lo sportello l’uomo accelerava nuovamente facendo scendere l’auto dalla parte opposta della carreggiata e trascinando per alcuni metri i poliziotti.
Solo il sopraggiungere di un’ulteriore pattuglia che tagliava la strada all’auto del fuggitivo permetteva ai colleghi di intervenire e bloccandolo fisicamente.
Lo stesso ammetteva immediatamente la propria attività criminale, indicando che era solito commettere la truffa del pacco con i telefoni cellulari, spostandosi in varie parti d’Italia. Riferiva infatti di mostrare alle vittime ignare, un telefono iphone per poi, dopo aver pattuito la cifra di acquisto, inserirlo in un borsello nero e quindi fare un veloce cambio con borsello identico, dove all’interno aveva preliminarmente messo due saponette.
Sottoposto a perquisizione personale, dell’auto e della stanza dell’Hotel in cui aveva preso alloggio, venivano sequestrati gli oggetti usati per compiere il reato e il denaro trovato sulla sua persona, ritenuto compendio del reato di truffa.