Cronaca 8 Luglio 2022

Tuscania, i Carabinieri Paracadutisti ricordano l’81° anniversario delle battaglie di Eluet el Asel e Lamluda

Livorno 8 giugno 2022
Oggi a Livorno, sul piazzale della caserma Vannucci, i Carabinieri Paracadutisti del battaglione Tuscania hanno ricordato

l’81° anniversario della battaglia di ELUET EL ASEL LAMLUDA (Il I Battaglione Carabinieri Paracadutisti)

avvenuto il 19 dicembre 1941 durante la campagna del Nordafrica.

Il 1º Battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania”, trincerato in un caposaldo a Eluet El Asel come parte dello schieramento di copertura al ripiegamento del Deutsches Afrikakorps e delle truppe del Regio Esercito; oppose un’ostinata resistenza a una parte delle forze britanniche vittoriose, lanciate all’inseguimento dell’armata italo-tedesca

Il primo riconoscimento della prova di abnegazione e di valore espressa dal Battaglione in terra d’Africa venne dallo stesso avversario.

 

In una sua trasmissione serale del 28 dicembre 1941 Radio Londra, riferendosi ai combattimenti del giorno 19 a Eluet el Asel e a Lamluda; rendeva onore ai Carabinieri Paracadutisti affermando che

si erano “battuti come leoni e che mai, prima di allora i reparti britannici avevano incontrato così accanita resistenza”.

 

Cinque Medaglie d’Argento al V.M., di cui quattro alla Memoria, sei Medaglie di Bronzo al V.M., di cui una alla Memoria, tre Croci al V.M. fu il consuntivo delle decorazioni individuali concesse.

Le cinque Medaglie d’Argento furono conferite ai carabinieri Amadei Giulio, Benna Zenit Mario, Caravaggi Mazzon Luca; Celi Antonio e Madau Alfredo.

La dedizione ed il sacrificio profusi dai Carabinieri del I Battaglione Paracadutisti nei cruenti fatti d’arme di Eluet el Asel e Lamluda ebbero un tangibile riconoscimento il 14 giugno 1964 quando; nel corso della cerimonia celebrativa del 150° annuale di fondazione dell’Arma, il Capo dello Stato, Antonio Segni; fregiò la Bandiera dell’Arma con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Ecco la motivazione:

“Battaglione Carabinieri paracadutisti, avuto il delicato compito di proteggere unità in movimento su nuove posizioni, sosteneva per una intera giornata ripetuti attacchi di soverchianti forze corazzate nemiche, appoggiate da fanteria ed artiglieria. Nell’impari cruenta lotta, svolta con estremo ardimento, riusciva a contenere l’impeto dell’avversario, al quale distruggeva, con aspra azione ravvicinata, numerosi mezzi blindati e corazzati. Sganciatosi dal nemico con ardita manovra notturna, trovata sbarrata la via di ripiegamento da munite posizioni avversarie, si lanciava eroicamente all’attacco e, dopo violenta epica mischia in cui subiva ingenti perdite, si apriva un varco, ricongiungendosi alle proprie forze”.

 

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