“Ubriachi e drogati dormono sui tavoli in piazza Grande, da salotto buono a spazio di degrado”
Livorno 8 settembre 2022 – “Ubriachi e drogati dormono sui tavoli in piazza Grande, da salotto buono a spazio di degrado”
Confcommercio: “Giovani fuori controllo, la situazione è peggiorata. Ubriachi e drogati dormono sui tavoli in piazza Grande
Purtroppo a minacciare la qualità della vita e la sopravvivenza delle imprese nei nostri centri urbani sono sempre di più i fenomeni di dequalificazione dei centri stessi.
Una dequalificazione che non dipende certo dagli imprenditori stessi, che si sono industriati per investire nei miglioramenti dei locali e del servizio anche in tempi di grossa crisi pandemica e energetica.
I valori sociali e culturali di cui i nostri centri dovrebbero essere espressione affrontano sempre più gravemente una perdita di senso, e quelli che dovrebbero essere, se non i cosiddetti “salotti buoni”, quantomeno punti di aggregazione cittadina e turistica rischiano di diventare spazi di degrado e trasandatezza.
“Anche stamani abbiamo ricevuto diverse telefonate da parte di esercenti esasperati dall’indecenza in cui versano le strade e le piazze più centrali di Livorno” racconta il direttore della Confcommercio provinciale Federico Pieragnoli.
“Tolgono le sedie per evitare che la notte i dehors di trasformino in bivacco di ubriachi che sporcano e abbandonano rifiuti di ogni tipo, ma non serve a nulla.
Stamani dei giovani dormivano stesi sui tavoli, hanno documentato titolari di bar e ristoranti di zona via Grande”.
“Si tratta purtroppo di giovani e giovanissimi dediti all’alcool e alle droghe, non di barboni di mestiere, ammesso che ne esistano.
Qui non parliamo solo del decadimento commerciale e turistico delle città che consegue al proliferare della microcriminalità e dell’insicurezza, parliamo di un imbarbarimento nei costumi di cittadini che mi sembra fin più preoccupante dei pur gravissimi accoltellamenti, furti, risse.
E non si tratta certo di un drink del fine settimana bevuto in compagnia e in allegria, semmai di consumo incontrollato e dannosissimo”.
“Siamo di fronte a un ulteriore aggravamento rispetto a questi temi.
Per questo motivo come Confcommercio e Fipe proporremo alle istituzioni di coinvolgere maggiormente le attività economiche nelle città nel miglioramento degli stili di vita, oltre naturalmente a insistere sul controllo del territorio”.