Ucraina, popolazione in ostaggio tra corridoi bombardati e inesistenti
Il ministero degli Esteri ucraino denuncia che i russi hanno violato il cessate il fuoco tra Zaporizhzhia, dove c’è la centrale nucleare maggiore d’Europa, e Mariupol, sul Mar d’Azov, bombardando i civili in fuga lungo il corridoio umanitario.
Ci sarebbero almeno 300mila persone in “ostaggio” a Mariupol, dove ieri un bambino sarebbe morto di disidratazione.
Non ci sono al momento notizie di interferenze dalle evacuazioni nella regione di Kiev e a Sumy, a Est, dove però all’alba si è consumata una nuova carneficina. Sotto il fuoco russo sono rimaste uccise almeno 21 persone, di cui due bambini.
Le evacuazioni dovrebbero essere in atto anche da Chernihiv e Kharkiv, città in ginocchio e semi distrutte. Da quest’ultima però il sindaco denuncia: “Siamo vittime di un genocidio, qui non c’è nessun corridoio umanitario”.