UISP, il bilancio del 2021 e i programmi per il 2022
Dopo un 2021 andato ben oltre le aspettative, con l’apertura del Villaggio Bastia e le iscrizioni in costante aumento nonostante le difficoltà dettate dal periodo che stiamo vivendo, il Comitato Terre Etrusco-Labroniche della Uisp guarda al 2022 con fiducia per raggiungere tanti altri traguardi. In un momento non facile da affrontare a tutti i livelli, la Uisp come sempre è in prima linea per promuovere ogni giorno un modello di vita fondato sui sani valori dello sport.
Con Daniele Bartolozzi, presidente del Comitato Terre Etrusco-Labroniche, abbiamo tracciato il bilancio dell’anno appena trascorso buttando anche un occhio al presente e al futuro, tra i grandi eventi in programma per i prossimi mesi e le azioni intraprese dalla Uisp per cercare di coniugare la voglia di andare avanti con l’obiettivo principale di salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri soci.
Il 2021 non è stato un anno semplice per il mondo dello sport, costretto a rimanere a lungo fermo. Che bilancio possiamo fare dei dodici mesi appena trascorsi in casa Uisp?
«Fino al 31 agosto siamo stati costretti ad affrontare una situazione nuova per tutti. Come Uisp abbiamo cercato di far fronte alle difficoltà costruendo una maggior sinergia tra tutti gli attori in campo, dal gruppo dirigente ai nostri associati. Da parte degli sportivi abbiamo percepito la forza e la volontà di andare avanti nel nostro percorso. Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti a raggiungere dei risultati per certi versi inaspettati. Per la stagione 2021/2022, la risposta dei soci è stata fantastica con un aumento di iscrizioni alla Uisp non solo rispetto agli ultimi anni, ma anche se paragonato al periodo pre-pandemia. Il progetto del Villaggio Bastia ci ha permesso di metterci in gioco in una realtà nuova per noi. Nonostante tutto, siamo andati oltre le nostre aspettative, cercando nel nostro piccolo di dare una mano a tutti coloro che avevano voglia di ripartire».
Quali sono gli obiettivi che la Uisp vuole raggiungere nel corso del 2022?
«Il nostro obiettivo è un po’ l’obiettivo di tutti: riuscire ad arrivare a fine stagione mantenendo tutte le attività in funzione. Se dovessimo raggiungere questo target, per noi sarebbe un grandissimo risultato. Se riusciremo a portare a compimento la stagione di tutte le discipline con i numeri che stiamo registrando, vuol dire che avremo dato continuità al nostro lavoro e avremo cercato di offrire uno sprazzo di normalità a chi decide di sposare il nostro stile di vita. Continueremo a essere presenti sul territorio, cercando di venire incontro alle esigenze di tutti e offrendo la nostra disponibilità per dare una mano a chi ne avrà bisogno».
Complice la diffusione della variante Omicron, in tutta Italia c’è stato un improvviso aumento dei contagi da Coronavirus nelle ultime settimane. Come la Uisp sta affrontando questo momento molto delicato?
«Da parte nostra c’è sempre stata la volontà di cercare in qualche modo di andare avanti senza far pesare troppo ai nostri soci la realtà dei fatti. I decreti non ci obbligano a fermare l’attività ma poi, come già accaduto per il campionato amatori di calcio a 11 e per il torneo amatori pallavolo misto, ovviamente prevalgono il buonsenso e la ragionevolezza. Abbiamo cercato di mandare avanti le attività, ma se non ci sono le condizioni preferiamo osservare un breve periodo di stop per poi ripartire in serenità e tranquillità, senza gravare su nessuno dei nostri tesserati. Come Uisp vogliamo trasmettere il concetto che la vita deve andare avanti, ma quando ci troviamo di fronte delle difficoltà dobbiamo metterci a un tavolo, parlare con i diretti interessati e capire quando è il caso di andare oppure se è il caso di fermarsi. Durante questo periodo, la Uisp starà vicino a tutte le società con incontri settimanali per tastare il polso. Dobbiamo superare questo momento senza forzare i tempi. In Toscana siamo il punto di riferimento per tante attività. A livello amatoriale abbiamo un bacino di utenza davvero importante. Non appena ci saranno le condizioni e la serenità da parte di tutti, il campionato di calcio ripartirà, attenendosi ai protocolli previsti. Se i nostri soci non se la sentono di andare avanti, allora aspetteremo momenti migliori per tornare il prima possibile a divertirsi tutti insieme».
Come sta procedendo l’organizzazione dei grandi eventi annuali targati Uisp come Giocagin, Vivicittà o Bicincittà?
«Abbiamo già parlato con i dirigenti nazionali per capire come muoversi. La Uisp ha già diramato le sue indicazioni su come poter partecipare a questi grandi eventi, e noi come Comitato Terre Etrusco-Labroniche abbiamo già messo in moto la macchina organizzativa. Prima della pandemia, il calendario nazionale della Uisp si apriva ogni anno con il Giocagin nel mese di febbraio. Dopo aver parlato con la Uisp Nazionale, abbiamo deciso di partecipare, ma dobbiamo ancora decidere la data. Molto probabilmente, a maggio-giugno ci potrebbero essere le condizioni favorevoli per poter mettere in piedi il Giocagin rispettando le indicazioni che ci sono state fornite. Sarà un Giocagin diverso dal solito, ma comunque spettacolare e bellissimo. Per quanto riguarda il Vivicittà, invece, abbiamo avuto un incontro tra i nostri referenti della sezione podismo e i coordinatori dei grandi eventi nazionali per mettere questa data all’interno del calendario del trofeo podistico livornese. Nell’ambito Uisp, sia Vivicittà che Bicincittà sono eventi fondamentali per promuovere l’attività all’aria aperta e avvicinare la popolazione al nostro mondo. Ci dobbiamo muovere in un contesto diverso dal solito, ma abbiamo tanta voglia di fare e di non arrenderci di fronte alle difficoltà».