Un cipresso e una quercia nell’albo degli alberi monumentali del Comune di Rosignano
Livorno 18 febbraio 2024 – Un cipresso e una quercia nell’albo degli alberi monumentali del Comune di Rosignano
Il Comune di Rosignano vanta un territorio particolarmente verde e ricco di alberi e piante di vario genere. Per poter gestire al meglio questo patrimonio verde, l’Amministrazione due anni fa ha realizzato un censimento, con specifica caratterizzazione e georeferenziazione delle aree verdi e delle piante ad alto fusto.
Per farlo, l’Ente ha potenziato l’Ufficio del Verde, dotandosi anche di un Agronomo Comunale.
Questo importante lavoro è proseguito anche in seguito e consente costantemente all’Amministrazione di essere aggiornata sullo stato di salute e sullo standard quanti/qualitativo del patrimonio arboreo pubblico.
Proprio per salvaguardare gli alberi di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, la Legge 10 del 14 gennaio 2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi”, all’art. 7 stabilisce cosa si intende per “albero Monumentale” e quali sono i requisiti perché le piante vengano inserite nell’Albo.
Tenendo presenti i parametri della normativa, con la Delibera di Giunta, numero 37 del 12 febbraio 2024, l’Amministrazione Comunale ha avviato l’iter procedurale con la contestuale predisposizione di specifiche schede di identificazione per richiedere l’inserimento di due piante nell’Albo degli Aliberi Monumentali.
I due alberi si trovano a Vada e sono entrambi molto apprezzati dai cittadini per la loro forma particolare, che li ha resi dei veri e propri simboli della frazione.
Si tratta di un Cipresso, Cupressus macrocarpa, in piazza Garibaldi, che presenta particolare pregio dal punto di vista dimensionale, di architettura e di paesaggio, e di una Quercia, Quercus ilex, in via Telesio, particolarmente pregiata per architettura.
Il materiale documentale e fotografico dei due alberi è stato inviato alla Regione Toscana affinché si pronunci sull’attribuzione del carattere di monumentalità di ogni singolo esemplare censito e possa elaborare il proprio elenco da trasmettere al Corpo Forestale dello Stato per la redazione e l’implementazione dell’elenco nazionale.