“Un politico anti-inceneritore diventa segretario regionale del PD Toscano. Fossi che facciamo a Livorno?”
La domanda del Coordinamento Rifiuti Zero Livorno
“Un politico anti-inceneritore diventa segretario regionale del PD Toscano. Onorevole Emiliano Fossi, che facciamo a Livorno?”
E’ quanto domanda il Coordinamento Rifiuti Zero Livorno che con questa lettera chiede delle risposte a Emiliano Fossi
“Ci congratuliamo e auguriamo buon lavoro al nuovo segretario regionale del PD toscano, Emiliano Fossi, ma ricordandoci della sua storia di amministratore locale gli rivolgiamo subito una domanda e ci aspettiamo una risposta chiara e netta.
Cosa vuol fare il PD con l’inceneritore di Livorno?
Lo chiediamo proprio a Fossi perché, come sindaco di Campi Bisenzio, si è distinto in una battaglia contro la costruzione del mega-inceneritore di Case Passerini, a due passi dal suo Comune, presentando ricorsi e posizionandosi chiaramente anche all’interno del suo partito, finché il progetto non è stato definitivamente silurato dalla magistratura e dalla mobilitazione popolare trascinata dalle “Mamme No Inceneritore” della piana fiorentina.
Non solo: durante la sua amministrazione, la raccolta differenziata nel comune di Campi Bisenzio è passata dal 43% ad oltre il 74%, facendo crollare i rifiuti non riciclabili da 435 kg all’anno per abitante a 143 kg all’anno per abitante, meno di un terzo in pochi anni!
L’inceneritore di Livorno è vecchio di 50 anni, nel 2022 è rimasto fermo 4 mesi per guasti, emette oltre 400 milioni di metri cubi di fumi inquinanti ogni anno e, stando a chi lo gestisce, ha accumulato oltre 17 milioni di perdite negli ultimi 7 anni.
Ciononostante, una schiera di sconsiderati e irresponsabili sta cercando di mantenerlo in funzione con la scusa vergognosa dei ricavi “di guerra” dovuti all’impennata dei prezzi dell’energia elettrica (che l’impianto produce sempre meno), registrata l’anno scorso e già in gran parte rientrata.
Nel frattempo, mentre negli ultimi tre anni a Campi Bisenzio la raccolta differenziata è salita del 20%, a Livorno è scesa del 7%, con giustificazioni ridicole, come l’utilizzo delle mascherine usa-e-getta durante la pandemia.
Il PD locale ed il sindaco Salvetti sembrano cedere alle pressioni “delle lobby” dello smaltimento, cosa ne pensa il neo-segretario regionale?
E’ sempre convinto che la strada dell’incenerimento non vada percorsa, pensa sempre che l’assenza di inceneritori sul territorio produca “ottimi risultati”, come dichiarò in visita a Capannori e come ha dimostrato anche sul suo territorio?
Non vorremmo che soffrisse della sindrome “Nimby”, quella brutta sindrome che accetta gli inceneritori solo se inquinano l’ambiente lontano dal proprio comune.
Non vorremmo che anche lui considerasse Livorno l’eterna pattumiera della Toscana, dove è possibile smaltire i rifiuti delle altre città perché tanto è già inquinata e abituata al degrado.
Chiediamo una risposta a Emiliano Fossi e lo invitiamo ad un incontro con le nostre associazioni, invito ovviamente esteso anche ai segretari delle altre forze politiche.