Cronaca 6 Ottobre 2023

“Un sistema portuale pubblico, aperto, competitivo e regolato”, le proposte del PD

"Un sistema portuale pubblico, aperto, competitivo e regolato", le proposte del PDLivorno 6 ottobre 2023 – “Un sistema portuale pubblico, aperto, competitivo e regolato”, le proposte del PD

 

“Le proposte del PD per la piena realizzazione di un sistema portuale pubblico, aperto, competitivo e regolato , come asset strategico per l’economia”
Al Palazzo del Portuale, si è svolta l’iniziativa pubblica del PD sulla portualità con la presenza degli onorevoli Valentina Ghio; vicepresidente dei Deputati Pd e componente della Commissione Trasporti della Camera e Marco Simiani; capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente della Camera

Dopo l’iniziativa dello scorso 18 settembre con la partecipazione di Antonio Misiani e Eugenio Giani dove si è  affrontato il problema delle infrastrutture portuali, stradali, ferroviarie e immateriali, con focus sullo scellerato definanziamento del “progetto raccordo”, in questo secondo incontro si è presentato e affrontato le proposte del Partito Democratico sulla “portualità” sulla traccia della risoluzione presentata dall’On. Valentina Ghio, in Commissione Trasporti, per un sistema portuale pubblico, aperto, competitivo e regolato a differenza delle proposte contradditorie e “a briglia sciolta” di alcuni autorevoli esponenti del Governo.

L’incontro è stato preceduto da una visita in Porto, guidata dal Presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri.

Nell’occasione, Valentina Ghio e Marco Simiani hanno visitato le aree di cantiere della futura Darsena Europa per poi proseguire con il Terminal Contenitori Darsena Toscana (TDT), la Sponda Est, il Molo Italia, l’Alto Fondale e la Calata Pisa, il che ha evidenziato agli ospiti la storica ricettività “multipurpose” dello scalo livornese: contenitori, rotabili, cellulosa, automobili, rinfuse solide e liquide, passeggeri dei traghetti e delle crociere.

 

Questa grande capacità di offrire una offerta molteplice implica una altrettanto importante flessibilità operativa composta di strutture adeguate ed elevata professionalità e polivalenza dei lavoratori.

Una polivalenza che interessa in particolare i fornitori di servizi e di appalto (ex art.16Legge 84/94) e di somministrazione temporanea di manodopera (ex art.17 Legge 84/94) ma anche degli stessi terminalisti (ex art.18 Legge 84/94).

Entrando nel merito del “lavoro portuale”, gli on. Ghio e Simiani, visto che l’età anagrafica e il logoramento psico-fisico riducono notevolmente la polivalenza operativa e spesso anche l’efficienza fisica (a causa del lavoro usurante e di infortuni che colpiscono anche lavoratori giovani), hanno condiviso la necessità urgente di riconoscere come “lavoro usurante” anche quello svolto dagli operatori delle
banchine:

su questo punto i parlamentari hanno annunciato che presenteranno delle proposte di modifica della Legge 84/94 per agevolare e riconoscere il prepensionamento a quei lavoratori che per età o condizione fisica non sono più idonei.

Tutto ciò permetterebbe una corretta transizione verso la ricostituzione di una forza lavoro più giovane e più adatta alla formazione, sempre più indispensabile per l’uso delle nuove tecnologie e innovazioni gestionali attese, con un conseguente aumento della sicurezza del lavoro e della competitività del porto.

Un’operazione da gestire con gli strumenti e le istituzioni pubbliche, in collaborazione con tutte le forze sociali che operano in porto, nell’ambito del mercato del lavoro “regolato”, per migliorare le condizioni in termini di qualificazione e sicurezza e non certo per una diminuzione della forza lavoro.

Nel corso dell’iniziativa si è altresì affrontato alcuni punti centrali che per il PD sono dirimenti, come il mantenimento delle AdSP come “soggetti pubblici”, il rafforzamento della “governance” a livello centrale evitando l’introduzione di forme di federalismo differenziato, la regolamentazione corretta per le concessioni, la promozione all’utilizzo del movimento ferroviario, l’attuazione della norma sull’autoproduzione per evitare concorrenza sleale a danno delle imprese portuali, la promozione e il sostegno ai processi formativi anche ai fini della sicurezza, la transizione ecologica finalizzata a tutte quelle azioni mirate al miglioramento dell’ “ambiente portuale” (cold-ironing, CER, politica dei combustibili, efficientamento energetico, fonti energetiche alternative, etc.).

Particolare interesse si è dedicato alla necessità di rifinanziare anche per il futuro i sostegni economici previsti dall’art.199 del Decreto 34/2020 (operazione da rendere strutturale) visto le pesanti conseguenze del post covid con inflazione e rincari energetici in forte aumento che mettono a repentaglio la sostenibilità economica delle imprese portuali.

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