UNESCO Jazz Day, nella sala del Mare omaggio a Charles Mingus
Venerdì 22 aprile si svolgerà al Museo di Storia naturale del Mediterraneo, uno degli appuntamenti clou della decima edizione della JAM Jazz Appreciation Month Livorno Aprile 2022, a cura del Comitato UNESCO Jazz Day Livorno fondato nel 2011, composto da Andrea Pellegrini, Chiara Carboni e Maurizio Mini, il cui Presidente Onorario è Gian Franco Reverberi.
Venerdì 22 aprile, ore 21.00
Livorno – Sala del Mare del Museo di Storia naturale del Mediterraneo
3a CHARLES MINGUS DAY
A cento anni dalla nascita di Charles Mingus
Incontro con Bruno Tommaso, musicista e compositore;
Concerto del Gruppo di musica d’insieme jazz del Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno;
performance di Nino Pellegrini, contrabbasso
ingresso 7 euro – per prenotazioni 0586 266711
Il CHARLES MINGUS DAY, è un’iniziativa lanciata a livello internazionale dal Comitato livornese insieme a Stefano Zenni, uno dei maggiori musicologi di jazz europei.
La giornata quest’anno coincide con i cento anni dalla nascita di Charles Mingus, contrabbassista, pianista e compositore statunitense; uno dei più grandi musicisti e compositori jazz della storia della musica che ha collaborato con i più grandi jazzisti del suo tempo tra cui Louis Armstrong, Duke Ellington, Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Herbie Hancock.
A ricordarlo saranno venerdì 22 aprile nella Sala del Mare del Museo di Storia naturale del Mediterraneo di via Roma, 234 dalle ore 21:
Bruno Tommaso, contrabbassista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e jazzista italiano tra i più importanti, dalla discografia sconfinata;
il Gruppo di musica d’insieme jazz del Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, un quintetto formato da: Giulio Mari, tromba, Nicola Pizzanelli, sax, Federico Monzani, pianoforte, Mauro Giannaccini, contrabbasso, Daniele Paoletti, batteria; a seguire performance di Nino Pellegrini, contrabbasso. Conduce Andrea Pellegrini.
Ingresso 7 Euro. È consigliata la prenotazione telefonando al numero 0586 266711
Charles Mingus è una delle figure più importanti della musica americana del XX secolo; è stato un virtuoso bassista, affermato pianista, bandleader e compositore. Nato in una base militare a Nogales, in Arizona, nel 1922 e cresciuto a Watts, in California, le sue prime influenze musicali provenivano dalla chiesa – cori e canti di gruppo – e dal “sentire Duke Ellington alla radio quando aveva Mingus otto anni.”
La sua prima esperienza professionale, negli anni ’40, lo vede in tournée con band come Louis Armstrong, Kid Ory e Lionel Hampton.
Alla fine si stabilì a New York dove suonò e registrò con i principali musicisti degli anni ’50: Charlie Parker, Miles Davis, Bud Powell, Art Tatum e lo stesso Duke Ellington.
Uno dei pochi bassisti a farlo, Mingus si sviluppò rapidamente come leader di musicisti.
Era anche un abile pianista che avrebbe potuto fare carriera suonando quello strumento.
Mingus si ritrovò presto in prima linea nell’avanguardia. Le sue registrazioni testimoniano il corpo di lavoro straordinariamente creativo che seguì. Includono: Pithecanthropus Erectus, The Clown, Tijuana Moods, Mingus Dynasty, Mingus Ah Um, The Black Saint and the Sinner Lady, Cumbia e Jazz Fusion, Let My Children Hear Music. Ha registrato più di cento album e scritto più di trecento colonne sonore.
Nel 1971 Mingus ricevette la Slee Chair of Music e trascorse un semestre insegnando composizione alla State University di New York a Buffalo. Nello stesso anno la sua autobiografia, Beneath the Underdog , viene pubblicata da Knopf.
Ha effettuato numerosi tour in Europa, Giappone, Canada, Sud America e Stati Uniti fino alla fine del 1977, quando gli è stata diagnosticata una malattia nervosa rara, la sclerosi laterale amiotrofica. Era costretto su una sedia a rotelle e, sebbene non fosse più in grado di scrivere musica su carta o comporre al pianoforte, le sue ultime opere furono cantate su un registratore.
Dagli anni ’60 fino alla sua morte nel 1979 all’età di 56 anni, Mingus è rimasto in prima linea nella musica americana. Quando gli è stato chiesto di commentare i suoi successi; Mingus ha detto che le sue capacità di bassista erano il risultato di un duro lavoro, ma che il suo talento per la composizione veniva da Dio.
Morì in Messico il 5 gennaio 1979. Qualche ore dopo la sua morte, 56 balene si spiaggiano sulle coste messicane. La vedova Sue-Graham Mingus, su specifica richiesta del marito, qualche settimana dopo porta le sue ceneri in India, alla foce del Gange, per spargerle nelle acque del sacro fiume. Sia New York City che Washington, DC lo hanno onorato postumo con un “Charles Mingus Day”.
Mentre Mingus si spegneva in Messico all’eta’ di 56 anni, nelle stesse ore 56 esemplari di Capodoglio si spiaggiavano sula costa messicana. Quello che si credeva fosse leggenda è invece raltà come dimostrato dalle ricerche storiche condotte da Chiara Carboni e il Comitato UNESCO Jazz Day Livorno: numerose testimonianze sui giornali dell’epoca hanno quindi convinto il comitato a proporre iniziative a ricordo del grande musicista proprio a Livorno in presenza del piu’ grande scheletro integro di balena d’Europa.
INFO e prenotazioni: Museo Storia naturale del Mediterraneo – tel. 0586 266711