Unicoop si riserva di approfondire quanto emerso al Mise
Unicoop Tirreno prende atto dei risultati dell’incontro tenuto ieri al Mise e si riserva di valutare e approfondire con l’attenzione dovuta quanto emerso in quella sede istituzionale.
Di fronte alle ultime prese di posizione sindacali è comunque necessario ribadire quali sono le reali posizioni della Cooperativa sui temi oggetto del confronto di questi giorni e che sono stati al centro dello sciopero di ieri (che comunque ha visto tutti i punti vendita della Cooperativa aperti tranne quelli del Lazio Sud).
Cessione punti vendita Lazio Sud. Non è prevista la chiusura e nessun dipendente sarà licenziato. Nel Lazio Sud la Cooperativa sta trattando la cessione di 8 punti vendita ad un operatore commerciale di primaria importanza nel panorama della grande distribuzione. Si tratta di punti vendita che ormai da lungo tempo presentano un conto economico negativo e la previsione per il 2018 è chiudere con una perdita complessiva di oltre 4 milioni che si aggiungono alle forti perdite subite negli scorsi anni.
In un momento in cui la Cooperativa prevede la ristrutturazione di 20 negozi nei prossimi tre anni in in Toscana, Lazio e Umbria, la presenza di punti vendita in forte perdita toglie risorse necessarie alla razionalizzazione della rete vendita e alla realizzazione delle politiche commerciali pesando in maniera rilevante sul bilancio aziendale.
In questa delicata fase di rilancio delineata nel Piano Industriale 2018 – 2020 la Cooperativa non può più permettersi di sostenere la gestione negativa di questi supermercati.
Unicoop Tirreno ribadisce comunque ancora una volta che il mandato conferito dal CdA per la trattativa in corso prevede la massima tutela dei livelli occupazionali.
Contratto Integrativo Aziendale. Nell’incontro del 5 settembre Unicoop Tirreno non ha annunciato la disdetta del contratto integrativo aziendale in vigore dal 2006. Ha ricordato alla delegazione sindacale che il Cia è vecchio di oltre 12 anni, non è più corrispondente alla situazione attuale e ha prodotto nel tempo stratificazioni di norme e conseguenti diversi trattamenti salariali e normativi fra i dipendenti. Per questi motivi Unicoop Tirreno ha invitato le organizzazioni sindacali a ridiscuterlo insieme. L’obiettivo è avere un nuovo integrativo fondato sul principio di equità nei trattamenti, sulla corrispondenza tra costi e risultati aziendali e funzionale al piano di rilancio della Cooperativa. Il confronto sindacale non è ancora iniziato e Unicoop Tirreno ribadisce la disponibilità ad avviarlo quanto prima.
Unicoop Tirreno è fortemente impegnata nel raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano Industriale: il dimezzamento delle perdite già conseguito nel 2017, l’ulteriore forte riduzione delle perdite prevista nel 2018, il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2019 e il conseguimento di utili nel 2020. A questo fine occorre dunque affrontare con equilibrio e determinazione tutti i passaggi necessari a proseguire nel percorso di rilancio della Cooperativa.