Ambiente 19 Febbraio 2021

Usb a Confindustria: “Prima di chiedere nuove aree pensate alle bonifiche”

Livorno 19 febbraio 2021

USB Livorno: “Prima di richiedere nuove aree, Confindustria pensi alle bonifiche”

“Il presidente di Confindustria Livorno Piero Neri, propone l’utilizzo di alcune aree attualmente inutilizzate per accogliere nuove fabbriche.

Tutto ciò “senza necessità di varianti al piano regolatore”.

Senza alcun controllo da parte del nostro Comune aggiungiamo noi.

Come al solito il tema delle bonifiche passa in secondo piano e gli industriali privati confermano che non sono affari loro se nell’area Nord della nostra città vi sono capannoni industriali lasciati a marcire.

Aziende multinazionali che non sono mai state richiamate alle loro responsabilità.

Adesso si pretendono nuove aree senza prima risolvere le problematiche ambientali.

Esattamente come un virus, consuma e distrugge tutto il possibile per poi spostarsi in nuove aree per completare l’opera.

D’altronde anche le nostre istituzioni sono evidentemente sulla stessa linea.

In un recente incontro tra il Governatore Giani e l’assessore Simoncini si è discusso di aree di crisi complessa e rilancio dell’area costiera.

Come al solito il tema delle bonifiche è stato relegato tra gli ultimi punti affrontati con un generico ” nello specifico la Regione dovrebbe chiedere di arrivare a un Accordo di Programma che permetta il completamento degli studi finalizzati essenzialmente alla bonifica delle aree Sir, essendo in atto procedimenti di autorizzazione degli interventi di bonifica o riperimetrazione delle aree SIN mentre maggiori problemi residuano sulle aree SIR.”

Più semplice sbloccare nuovi finanziamenti alle imprese private e “l’individuazione e utilizzo di nuove aree per insediamenti produttivi attraverso strumenti di pianificazione concordata tra i livelli di governo comunale e regionale, avendo attenzione a recupero di aree dismesse ma anche ad aree di nuovo insediamento” che intervenire immediatamente sulle bonifiche.

L’Unione Sindacale di Base ribadisce la propria posizione:

1)Prima dell’avvio di qualsiasi nuovo progetto industriale devono partire gli interventi di bonifica nelle aree industriali esistenti.

2) Neanche un centimetro quadrato di suolo deve essere consumato in presenza di aree già a vocazione industriale attualmente inutilizzate

3) Qualsiasi ulteriore finanziamento pubblico alle imprese deve essere subordinato alla presentazione di piani industriali che rispetto tassativamente i massimi requisiti di rispetto ambientale, privilegiando progetti di economia circolare.

4) Garanzie certe dal punto di vista occupazionale e di permanenza sul territorio per almeno 10 anni dalla data di insediamento”.