USB su contestazione non violenta alla Meloni e le 21 denunce
“Apprendiamo dagli organi di stampa che, a seguito della contestazione non violenta alla candidata di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ci sarebbero 21 denunce in arrivo nei confronti di altrettanti contestatori presenti in Piazza Garibaldi.
Come Federazione del Sociale – Usb, che da almeno un anno segue le varie vicende del quartiere e della Piazza, vorremmo prima di tutto esprimere la nostra totale solidarietà ai denunciati.
Quella di Giorgia Meloni è stata una provocazione inaccettabile. Inaccettabile che, dopo i gravi fatti di Macerata, un partito razzista, erede del MSI, si presenti a Livorno per divulgare idee xenofobe e anticostituzionali.
Inaccettabile perché si è deciso di strumentalizzare politicamente alcuni fatti di cronaca per fare campagna elettorale in un quartiere in cui Fratelli d’Italia non aveva mai masso piede prima.
Non è un caso che oltre 16 tra ambulanti e concessionari di baracchine, Italiani e stranieri, abbiano voluto firmare un documento in cui si prende le distanze in maniera netta, dalle idee razziste e fasciste portate avanti dal partito della Meloni.
Quel giorno, in Piazza Garibaldi, non c’è stata alcuna aggressione fisica. E’stata una contestazione dura e determinata ma assolutamente non violenta.
Ci auguriamo che la procura di Livorno non si faccia condizionare dal clima d’odio e dalle pressioni del Ministro dell’interno Minniti e decida di non procedere penalmente nei confronti dei tanti giovani e meno giovani che quel giorno erano in Piazza a difendere la democrazia”.
Federazione del Sociale – USB Livorno