Cronaca 5 Novembre 2019

Usb in difesa dei lavoratori CTT malati: “Un’altra opinione su cosa sia strano”

Livorno 05 novembre 2019 – Un giornale locale, in data 03/11/2019, ha pubblicato un articolo sui disservizi della biglietteria CTT Nord e nello specifico sulle lunghe attese da parte dell’utenza per la sostituzione delle tessere per gli abbonamenti autobus. L’azienda, anche stavolta, ha scaricato tutta la responsabilità sui lavoratori sostenendo che gli sportelli aperti avrebbero dovuto essere due ma che, a causa di una “strana influenza”, mancava un operatore. Lo stesso articolo riporta che i disservizi si sono verificati anche nei giorni precedenti e che il culmine si è raggiunto ieri con attese medie di sei ore.
In merito alla vicenda ci corre l’obbligo di fare alcune considerazioni.
Davvero non riusciamo a comprendere cosa possa esserci di “strano” nel fatto che a novembre, con sbalzi termici di 15 gradi nella stessa giornata, un lavoratore che sta a contatto con centinaia di persone al giorno e divide la propria postazione di lavoro con altri colleghi, possa ammalarsi. In ogni caso, anche se l’azienda si avvalesse di personale geneticamente modificato, immune a virus, infortuni, incidenti e in generale ad ogni tipo di malattia, gli operatori sarebbero stati due e pertanto i tempi di attesa si sarebbero al massimo dimezzati, cioè tre ore.
La domanda che tutti invitiamo a porsi è la seguente: ritenete normale che un utente, che già a suo tempo ha fatto una fila per l’acquisto di un abbonamento, debba farla di nuovo a seguito della decisione dell’azienda di sostituire la tipologia di obliteratrici?
Non sarebbe stato almeno logico che l’azienda, essendo già in possesso di tutti i dati degli abbonati, e dovendo far fronte ad una sua propria esigenza, avesse provveduto a recapitare la nuova tessera agli utenti aventi diritto? Invece, per l’ennesima volta, CTT Nord ha ritenuto più opportuno (e strategico) infamare i propri dipendenti per nascondere la propria assoluta inettitudine e giustificare l’ennesima esternalizzazione, questa sì, davvero molto “strana”.
Per fare chiarezza su questa “strana” esternalizzazione sarebbe opportuno che gli organi competenti cercassero di capire la ragione per cui un’azienda che ha perso la gara per l’affidamento del TPL, nello stesso mese in cui deve cedere i beni mobili e immobili all’azienda vincitrice e a pochi giorni dal pronunciamento del Consiglio di Stato sulla regolarità della gara regionale, abbia avuto l’urgenza di esternalizzare un settore cosi delicato per gli ingenti flussi di denaro che vi transitano.
Ancor più “strano”, diremmo stranissimo, che la fase transitoria sia stata affidata a un ex dirigente CTT andato in pensione da pochi giorni. Noi la spiegazione non l’abbiamo, eppure tutto questo siamo sicuri sia molto più ”STRANO” di un’influenza a novembre di un lavoratore quotidianamente a contatto col pubblico”.

Coordinamento Autoferrotranvieri USB Livorno

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