USB Livorno: “Denunciato un sindacalista a seguito di una trattativa. Gravissima intimidazione nei confronti del sindacato”
USB: “GRAVISSIMA INTIMIDAZIONE NEI CONFRONTI DEL SINDACATO. AZIENDA DENUNCIA UN SINDACALISTA A SEGUITO DI UNA TRATTATIVA
VENERDI’ 20 ORE 12:30 PRESIDIO E CONFERENZA STAMPA DI FRONTE ALL’INGRESSO PRINCIPALE DELL’OSPEDALE
Il sindacato USB Livorno denuncia il clima di intimidazione e minacce. Il comunicato del sindacato nei confronti dei sindacalisti USB :
“Siamo, nuovamente, costretti a denunciare il clima di intimidazione e minacce nei confronti dei sindacalisti USB impegnati nella loro attività in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici.
Un nostro sindacalista è stato, recentemente, chiamato dal posto di Polizia all’interno dell’ospedale, per ritirare un avviso di garanzia relativo ad un procedimento penale a suo carico. Procedimento partito da una denuncia della società, in subappalto presso la locale ASL
USB è impegnata da settimane in una dura vertenza presso l’ospedale di Livorno.
Stiamo parlando dei sistemi di appalti e subappalti che nella sanità nostrana ormai la fanno da padrone.
Tre lavoratrici, che da oltre vent’anni sono impegnate nel servizio di pulizie e sanificazioni dell’ospedale, sono state licenziate
Le tre lavoratrici erano state raggiunte da una contestazione disciplinare. Nei temi previsti dalla Legge, il sindacato aveva chiesto un audizione per poter presentare le dovute giustificazioni.
La società non ha mai risposto a tale richiesta e dopo 15 giorni ha licenziato in tronco le lavoratrici.
Dal primo maggio le operatrici sono state lasciate a casa.
Di fronte a questo comportamento inaccettabile (sia dal punto di vista giuridico che etico) il sindacato aveva chiesto un intervento urgente della direzione ASL prima che i licenziamenti diventassero effettivi.
La ASL ha prima risposto dicendo che non si occupa dei lavoratori in appalto e successivamente ha chiuso a qualsiasi possibilità di risoluzione della controversia nonostante le promesse.
Si è deciso quindi di rivendicare un sistema di appalto e subappalto che permette ad un’azienda appena arrivata di mandare a casa tre lavoratrici storiche che svolgono la loro mansione da vent’anni.
La scorsa settimana USB ha organizzato un presidio di protesta di fronte all’ospedale.
Proprio in quell’occasione una delegazione di lavoratrici e sindacalisti ha avuto un incontro con alcuni responsabili dell’azienda all’interno dei loro uffici presso il settimo padiglione.
Un incontro che si è svolto in assoluta tranquillità e che si è concluso con la disponibilità (data telefonicamente) di un dirigente nazionale a effettuare un nuovo incontro la settimana successiva. Alla trattativa erano presenti 6 testimoni.
Nei giorni successivi uno dei sindacalisti è stato contattato dalla polizia che ha notificato una denuncia per violenza privata ed interruzione di pubblico servizio.
Un attacco gravissimo che ha l’obiettivo di mettere in discussione la nostra attività sindacale e intimidire i nostri funzionari.
Un modo per evitare di discutere nel merito delle questioni riportando tutto su un piano che assolutamente non ci appartiene.
Rispendiamo al mittente queste accuse e invitiamo i lavoratori e le lavoratrici ad essere presenti al presidio di venerdì 20 maggio dalle ore 12:30 di fronte all’ingresso principale dell’ospedale di Livorno in Viale Alfieri.
Le tre lavoratrici devono essere immediatamente reintegrate.
Chiediamo l’intervento immediato dell’ente pubblico appaltante e cioè la dirigenza ASL, nei confronti di questa società”