USB porta in piazza i lavoratori Aamps e Avr per salario e stabilizzazione di 40 dipendenti
2 dicembre tutta Italia in piazza per lo sciopero generale. A Livorno manifestazione di fronte al Comune per le assunzioni e le stabilizzazioni nei servizi pubblici a partire dai precari di Aamps e i lavoratori AVR
Il 2 dicembre sarà sciopero generale nazionale di tutte le categorie proclamato da USB insieme ad un ampio fronte del sindacalismo conflittuale. Sabato 3 dicembre saremo tutti e tutte a Roma per una grande manifestazione.
La Piattaforma dello sciopero parte dalla necessità di conquistare forti aumenti salariali nel nostro paese (anche legati all’inflazione) fino ad arrivare al tema del rilancio degli investimenti nei servizi pubblici essenziali falcidiati da anni di privatizzazioni e appalti che hanno prodotto un abbassamento sia della qualità degli stessi ma anche un attacco generalizzato alle condizioni di lavoro.
Ed è anche su questo tema che a Livorno, USB ha deciso di organizzare una manifestazione di fronte al Comune in occasione dello sciopero.
Usb: “Il tema è ampio ma pensiamo ci sia la necessità urgente di lanciare un segnale sostenendo la battaglia per la stabilizzazione degli oltre 40 precari della società pubblica di igiene ambientale AAMPS e per ottenere adeguate garanzie per il personale AVR in conseguenza della internalizzazione del servizio di spazzamento.
USB, forte della ampia rappresentatività in AAMPS (è il secondo sindacato per numero di iscritti) ed in particolare tra il personale attualmente a tempo determinato sta portando avanti una battaglia per la difesa del servizio pubblico a partire da adeguate assunzioni e stabilizzazioni.
Questo percorso ci ha sempre visto contrari ad accordi che, invece di ridurre se non eliminare la precarietà in Azienda, concedono deroghe all’attuale normativa permettendo alla società pubblica di non stabilizzare SUBITO i lavoratori con contratto a tempo determinato seppur adibiti a servizi ordinari e continuativi.
Rimandiamo al mittente invece qualsiasi tentativo di strumentalizzare queste legittime vertenze inserendo temi che nulla hanno a che vedere con la lotta sindacale e che rischiano di alimentare, ancora di più, la frattura tra lavoratori e cittadini.
Partendo dal presupposto che un’azienda pubblica come Aamps si DEVE dotare di nuovi impianti in linea con il nuovo sistema di gestione del ciclo produttivo a seguito della chiusura dell’Impianto di incenerimento nel 2023 così come previsto ed auspicato dal piano di dismissione, questo non può prescindere da una adeguata ricollocazione del personale che salvaguardi la professionalità ed il salario”.