Usb su misure anti-covid: “Se ci chiudete in casa dovete dare i soldi per vivere”
Il sindacato USB Livorno:
“Se ci volete al lavoro ci dovete dare tutte le protezioni che servono, a lavoro e sui mezzi di trasporto. E soprattutto dovete rafforzare la sanità, quella pubblica. Governo, Regioni, enti hanno già dimostrato dal primo Lockdown aiuti insufficienti.
Il tutto aggravato dalle conseguenze dei tagli alla Sanità e alla Scuola Pubbliche, ai Servizi Pubblici e agli Enti Locali, perpetrati da tutti i Governi negli ultimi vent’anni.
In questi mesi Governo e opposizioni hanno pensato più alle Campagne elettorali che non a un piano per affrontare la quasi sicura seconda ondata che è puntualmente arrivata con l’autunno ed i primi periodi influenzali.
Questa seconda fase colpirà ancora le fasce più deboli:
i primi aiuti, indennizzi e bonus vari sono stati tardivi, insufficienti e non accessibili a tutti. In questo momento già critico si è dato il via allo stop dei Redditi di Cittadinanza, all’aumento delle bollette, a indennizzi con il “Click Day” che non deve provocare gare di velocità fra poveri, al contrario se ci sono risorse debbono essere distribuite in egual misura.
Da oggi già molti sono costretti a chiudere, Teatri, Cinema, Sale Bingo.
Quando arriveranno gli aiuti e quando le Casse Integrazione per i loro dipendenti?
Bar, ristoranti e pasticcerie dalle 18h potranno, qualora posseggano i requisiti, fare solo asporto; senza contare che se si dovrà uscire solo per necessità di lavoro, scuola e spesa, chi avrà voglia e tempo di fermarsi a far colazione o pranzo nei pubblici esercizi?
Ma la Produzione non si ferma, economia e denaro prima di Scuola e Salute, portando di nuovo a guerre fra poveri anche sul a chi dare la colpa:
Prima alla Scuole, poi alla Movida, ai Ristoranti, infine a vacanze e relativi bonus, quando la colpa è invece solo del Governo e delle sue politiche d’improvvisazione.
Se fosse necessario una nuova chiusura di tutte o di molte attività, Ok restando la salute pubblica il bene primario, ma a precise condizioni.
Chi è al governo deve smetterla di far finta di non vedere quali sono le cose concrete da fare
e affrontare con decisione la realtà, utilizzando tutte le risorse a disposizione per fare tre cose urgenti e fondamentali
Misure economiche di protezione effettiva di tutta la popolazione (per le P:Iva proporzionali a redditi ed incassi dichiarati per l’ultimo esercizio), e un reddito che copra tutta la fase della crisi e della emergenza sanitaria e che sia accessibile a tutti, in particolare alle categorie già colpite come Lavoratori dello spettacolo, Stagionali, Colf e Badanti
Lockdown veri, capaci di isolare e sconfiggere il virus, senza continuare a subire le pressioni di Confindustria che tiene in ostaggio il paese perché le fabbriche devono continuare a produrre
Mezzi e personale nella sanità pubblica sufficienti a far fronte all’emergenza pandemica e a dare la certezza che tutti avremo la possibilità di essere curati.
Niente Stop ai RdC.
Blocco dei mutui
Blocco dei pagamenti delle utenze e magari una loro riduzione al posto dell’aumento tariffario del 15% in vigore dal 1° ottobre.
Blocco dei pagamenti della Tari e delle cartelle esattoriali in genere.
Velocizzazione dei pagamenti delle Casse Integrazioni GIG
Stop a Spid e Pin e creazione di Credenziali più semplificate e di uso generale.
Pagamento immediato dei “Pacchetti Scuola”, ad oggi interamente non evasi.
Infine, se dobbiamo chiudere per la ns. incolumità, siamo disposti a farlo, ma il Governo ci deve mettere in condizioni di vivere con dignità e non di mera sopravvivenza.
Servirà tassare i grandi patrimoni per avere le risorse di cui c’è bisogno?
Dovremo chiedere qualche sacrificio alla parte ricca del paese per consentire a tutti di vivere?
Come richiedere ai proprietari di appartamenti e fondi commerciali una congrua riduzione dei canoni locativi per renderli sostenibili ad inquilini, commercianti e artigiani?
Uniamo le forze, presidio davanti la sede Inps venerdì 30/11 alle 17h.
Salute pubblica e reddito per tutti”