Ambiente 15 Marzo 2023

Uscita del Comune da Rifiuti zero: “si sono auto-squalificati, facendo gli offesi e accampando scuse ridicole”

rifiuti zero logo livornopressLivorno 15 marzo 2023

L’intervento del Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno dopo l’annuncio del Sindaco di Livorno di uscire da Rifiuti zero

“Apprendiamo che il sindaco e la giunta comunale di Livorno avrebbero “deciso” di uscire dalla rete dei Comuni aderenti alla strategia rifiuti-zero, esattamente un giorno prima della scadenza del mese di tempo che proprio loro avevano chiesto in extremis al presidente di Zero Waste Italy, Rossano Ercolini, per evitare di essere espulsi dopo il loro clamoroso voltafaccia sullo spegnimento dell’inceneritore.

Vorremmo ringraziarli per averci risparmiato la necessità di dover trasmettere la lettera di espulsione, dopo la diffida rimediata a metà febbraio, visto che si sono auto-squalificati, facendo gli offesi e accampando scuse ridicole, tuttavia facciamo sommessamente notare che la delibera di adesione alla strategia rifiuti-zero è stata approvata nel 2010 dall’intero Consiglio Comunale, maggioranza e opposizioni unite, quindi non dovrebbe essere un semplice comunicato stampa del sindaco e della giunta a ribaltare una decisione unanime del Consiglio: la vicenda meriterebbe un dibattito approfondito in aula, anche se comprendiamo la difficoltà di Salvetti ad affrontare un simile confronto.

Come capita sempre più spesso, si passa quindi dal comico al tragico, stavolta con una grave esautorazione dell’assemblea degli eletti, da parte di una cerchia di nominati dal “principe”.

Respingiamo ovviamente le accuse improbabili riguardo il rispetto dei lavoratori, visto che siamo gli unici ad aver creato decine di posti di lavoro a Livorno nel settore rifiuti, obbligando Aamps – a furia di esposti alla magistratura contabile – ad estendere la raccolta differenziata come previsto dalla legge e quindi ad assumere nuovo personale senza pesare sulla tariffa, visto che i costi sono stati compensati dalle minori spese di smaltimento e dai ricavi per la vendita dei materiali riciclabili.

Non siamo stati noi ma la stessa Aamps ad aver denunciato problemi di “sovradimensionamento” ed “utilizzo non produttivo” del proprio personale, a pag. 5 del Piano di Concordato convalidato dal Tribunale, quindi sindaco e giunta se la prendano con Aamps se quello che ha scritto è falso, oppure si diano da fare per risolvere tali problemi, invece di aggravarli: siamo a favore della creazione e stabilizzazione dei posti di lavoro, ma questo non deve pesare sui conti pubblici di Aamps e deve avvenire rispettando la legge, che per le società pubbliche prevede concorsi trasparenti ed imparziali, non assunzioni quasi automatiche, tramite super-punteggi ed esenzioni da qualsiasi prova d’esame.

Non comprendiamo lo stupore e il fastidio del sindaco quando ci vede affrontare certi argomenti, visto che abbiamo già avuto occasione di occuparci, con denunce pubbliche ed esposti alla magistratura, dei bandi di concorso “bizzarri” approvati da Aamps, per esempio su direttori e dirigenti, ben prima che Salvetti venisse eletto primo cittadino.

Non ci siamo mai sognati di “ridicolizzare” i lavoratori, chiediamo solo il rispetto delle leggi e del diritto dei cittadini ad avere buoni servizi ambientali a costi contenuti. Semmai è la giunta che si copre di ridicolo da sola, cercando pretesti per evitare di dover ammettere che si è ridotta a fuggire dalla comunità degli oltre 300 municipi Rifiuti Zero un giorno prima di subire l’umiliazione di un’espulsione annunciata da tempo.

Invece di rispondere nel merito, perché evidentemente non hanno argomenti per farlo, il sindaco e la giunta tentano di scatenare una rissa “sentimentale”, lanciando accuse a vanvera e comportandosi come quei bambini che si portano via il pallone se l’arbitro fischia troppi falli.

Dopo 4 anni le chiacchiere purtroppo lasciano il tempo che trovano. Il Comune di Livorno si presenta ai cittadini con una raccolta differenziata che è crollata del 7%, un caso più unico che raro, inoltre ha approvato ufficialmente la richiesta di proroga dell’attività dell’inceneritore, tradendo le promesse elettorali nonostante le condizioni poste dal sindaco per chiudere l’impianto siano state rispettate.

Salvetti non è stato obbligato a firmare il protocollo rifiuti-zero, lo chiedemmo a suo tempo a tutti i candidati a sindaco ma solo in tre si presentarono, lui compreso.
Non se la prenda quindi se è stato diffidato e poi gli è toccato auto-espellersi, si tratta semplicemente del fatto che non ha rispettato i patti, che ha sottoscritto di sua spontanea volontà.

Sono molte le grandi città che fanno parte della comunità Rifiuti Zero, non solo Parma e Napoli ma anche vari altri comuni sopra i 100mila abitanti e decine di capoluoghi di provincia, ma non è una vetrina gratuita per prendere voti in campagna elettorale: vengono assunti degli impegni che poi vanno rispettati. Salvetti non lo ha fatto”.

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