Usl condannata a risarcire gli infermieri con importi fino a 2500 euro. La vestizione fa parte del lavoro
"Una vittoria ottenuta al termine di un procedimento lungo 5 anni”
Roberta Sassu, segretario territoriale del Nursind: “Siamo orgogliosi della vittoria ottenuta al termine di un procedimento lungo 5 anni”
Livorno 30 settembre 2019 – Il tempo necessario ad indossare la divisa fa parte del lavoro degli infermieri, questa è la decisione del giudice del lavoro di Livorno, che ha accolto il ricorso degli infermieri dipendenti della ex Usl 6, patrocinati dal sindacato Nursind, stabilendo il risarcimento economico del tempo necessario a indossare la divisa.
Per le operazioni di vestizione e svestizione, da includere nell’orario di lavoro il giudice ha stimato un tempo di dieci minuti al giorno.
Roberta Sassu, segretario territoriale del Nursind commenta: “Il sindacato insieme ai suoi iscritti ha intrapreso questa causa che ha portato al riconoscimento del diritto di ogni lavoratore di vedersi incluso nell’orario di lavoro il tempo impiegato nella vestizione e svestizione degli indumenti di lavoro.
Questa attività è necessaria per l’adempimento degli obblighi di legge in tema di igiene e sicurezza, e ancor più fondamentale se pensiamo anche alle circostanze che stiamo vivendo in questo periodo in merito alle infezioni ospedaliere che purtroppo affliggono i presidi sanitari”.
La sentenza stabilisce inoltre risarcimenti da 750 a 2.500 euro per gli infermieri ricorrenti, relativi ai 5 anni precedenti l’inizio della causa, e impone all’Asl Nord Ovest il pagamento delle spese processuali.
“Come Nursind – conclude Sassu – stiamo già predisponendo ulteriori ricorsi per centinaia di infermieri della zona livornese”.
Fonte Adnkronos