Vaccaro (Italexit): “Milioni fermi da 9 anni per riqualificare via Bruno, Insicurezza e delinquenza attecchiscono sul degrado”
Livorno 29 agosto 2022 – Vaccaro (Italexit): “Milioni fermi da 9anni per riqualificare via Bruno, Insicurezza e delinquenza attecchiscono sul degrado”
Costanza Vaccaro (Italexit): Via Giordano Bruno, milioni per riqualificare fermi in Comune da nove anni”. Vaccaro (Italexit): “Insicurezza e delinquenza attecchiscono sul degrado”
“Sono trascorsi nove anni dalla delibera 803/2013 della Giunta Regionale Toscana, con la quale; venivano messi a disposizione di Livorno oltre 9 milioni e duecento mila euro per interventi da eseguire tramite il Comune per l’edilizia popolare.
Parliamo di tre nuovi complessi con 60 nuovi alloggi da costruire, previa demolizione degli edifici che ormai versano in condizioni precarie.
Ebbene, in questi nove anni, come ho avuto modo di denunciare tre mesi fa nella Commissione che ho appositamente richiesto alla presenza di Casalp e dell’Amministrazione; i progetti son rimasti fermi sui tavolini degli uffici comunali.
Si tratta di un ritardo orribile e ingiustificabile che ha amplificato il degrado di via Giordano Bruno. L’insicurezza -non percepita ma reale- e la delinquenza attecchiscono proprio sul degrado. Case abbandonate e sfondate, mancanza di coordinamento nei controlli e nelle azioni, e un’immigrazione incontrollata, hanno trasformato via G.Bruno e altre zone della città quasi in ghetti, che offendono la dignità della maggioranza degli onesti che vi abitano.
Questi quartieri sono lo specchio della mancanza di volontà amministrativa nel voler risolvere veramente un problema, invece di metterci toppe quando la situazione precipita.
Ecco allora che mentre per 9 anni non si battono pugni sui tavoli per far concretizzare i progetti; si toglie qualche relitto dalle strade o si organizza qualche operazione di ordine pubblico che rimane isolata in mezzo a una sostanziale mancanza di controllo.
In via Giordano Bruno (ma anche alla Chiccaia) serve adesso sì un robusto e continuativo intervento delle Forze dell’Ordine. E questo è il primo passo, ma bisogna che la riqualificazione inizi subito col completamento dei progetti finanziati ma rimasti sulla carta.
Tre mesi sono già stati sprecati, ma non ci vuole molto a capire che se nulla è stato fatto finora, tra tempi per ultimare gli sgomberi e la demolizione, i lavori non inizieranno prima della fine del mandato di Salvetti.
Il sindaco deve avere chiaro una volta per tutte, che i quartieri difficili della città dove i problemi sono stratificati da decenni, non si gestiscono con operazioni spot e mettendo delle pezze, quando la situazione ormai sfugge di mano.