Attualità 5 Gennaio 2022

Vaccino obbligatorio per over 50 fino al 15 giugno, multe per chi non si vaccina

Mario Draghi, presidente del consiglio

Mario Draghi, presidente del consiglio

Livorno 5 gennaio 2022

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera unanime al nuovo decreto legge Covid dal consiglio dei ministri

Il nuovo decreto  introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50: potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid.

La maggioranza si divide sull’introduzione dell’obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che dopo aver minacciato l’astensione deve incassare la ‘linea’ imposta del premier Mario Draghi sull’obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.

LE MISURE

Il nuovo decreto arriva al termine di una giornata tesa tra i partiti.

Pd, Forza Italia, Italia Viva e il ministro della Salute Roberto Speranza erano per estendere l’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori mentre sul fronte opposto si è ricreato l’asse Lega-Cinquestelle che diede vita al governo gialloverde. Senza un punto d’incontro è stato il premier Mario Draghi a trovare una via d’uscita.

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l’esenzione solo per chi ha un certificato medico.

Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi.

 

Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass.

 

Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l’esenzione solo per chi ha un certificato medico.

Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi.

Per chi dovesse decidere comunque di non immunizzarsi è prevista una sanzione di 100 euro, anche questa una scelta introdotta in Cdm che nella bozza non era indicata.

Per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il privato e il pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati.

La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.

Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro. Chi non ha il superpass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”.

Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato.

In questo caso sono previste sanzioni:

chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro.

Tornerà anche l’uso massiccio dello smart working:

i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.

 

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