Eventi 29 Marzo 2023

Venerdì 31 al Goldoni l’opera di Rossini “L’italiana in Algeri”

Livorno 29 marzo 2023

Tutti gli interpreti de “L’ITALIANA IN ALGERI”. Venerdì 31 marzo e Sabato 1 aprile, ore 20 – Teatro Goldoni

Nel Foyer mostra dei lavori sull’opera realizzati dagli studenti del biennio di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Livorno. Sarà una “prima” assoluta per il Teatro Goldoni di Livorno (dove non è mai andata in scena), ma sarà anche una “prima” in tempi moderni per la città di Livorno che dal lontano 1877 non la vede più rappresentata: è L’italiana in Algeri, dramma giocoso per musica in due atti di Gioachino Rossini che venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile, alle ore 20 chiuderà la Stagione lirica 2022-23 del Goldoni.

Si tratta di nuovo allestimento e coproduzione realizzato con il Teatro nazionale sloveno Opera Ljubljana dove l’opera ha debuttato con successo lo scorso febbraio. con la regia di Emanuele Gamba, direttore artistico della Fondazione Teatro Goldoni; già collaboratore ed assistente del regista Daniele Abbado per decine di titoli lirici e di prosa.

Emanuele Gamba ha inoltre collaborato con artisti come Bob Wilson, Federico Tiezzi, Franco Ripa di Meana, Marina Bianchi, Micha Van Hoecke, Michele Guardì, Simona Marchini, Chris Kraus; docente di Arte scenica presso i Conservatori di Venezia, Cosenza e Ravenna, firma per questi la regia di numerose opere liriche; tra i suoi lavori più recenti lo spettacolo “Casanova” di Red Canzian (autore delle musiche) al Teatro Malibran di Venezia, che nel 2022 ha terminato il suo primo tour con un grande evento all’Arena di Verona ed affronterà un lungo tour londinese nel West End, seguito da uno in Europa, Asia e America.

Poche settimane fa, sempre al Malibran ha debuttato con il dittico “Cantata del caffè” di J. S. Bach e “Bach Haus” di Michele Dall’Ongaro, coproduzione fra il Conservatorio “Benedetto Marcello” e Gran Teatro “La Fenice”.

 

E’ la prima volta che affronta un titolo del grande musicista pesarese e per di più con uno dei suoi capolavori:

“Come i grandi autori del genere comico, del genere buffo, del genere commedia – afferma – Rossini con questo capolavoro coglie nel segno con l’intelligenza, il divertimento e la grazia di chi, nonostante la giovanissima età in cui la scrisse, appena ventunenne, già conosce ciò che fa vibrare il cuore. Rossini invita tutti a specchiarci nei personaggi e tramite loro ridere di e con tutti noi.

E quando si diventa pazzi per un amore che nasce o un amore che muore, tutto vortica e s’intreccia come in un crescendo che pare farci esplodere menti e cuori, un crescendo che prenderà il nome di crescendo rossiniano”.

“Per ogni direttore d’orchestra Rossini è una grande avventura – afferma Marko Hribernik, attuale direttore artistico del Teatro sloveno che sarà alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Goldoni – Rossini è il maestro del grande dramma giocoso italiano, maestro delle atmosfere drammatiche e umoristiche, di situazioni e incertezze…

L’italiana in Algeri non viene rappresentata spesso come Il barbiere di Siviglia o Cenerentola ma nonostante ciò è un’opera d’arte per eccellenza, con una lirica meravigliosa. Mi piace il senso dell’umorismo che troviamo nella musica, le onomatopee e lo spirito generale che potrei descriverlo in una sola parola: positivismo!”.

 

Il cast è  selezionato appositamente dalla Fondazione Goldoni, e sarà completamente nuovo rispetto alle recite nella capitale slovena ad eccezione del tenore cubano Bryan López González (che ha già vestito i panni di Lindoro, il giovane italiano, schiavo favorito di Mustafà, nelle recite nel Teatro di Ljubljana): Laura Verrecchia / Aurora Faggioli (Isabella, signora italiana), Abramo Rosalen (Mustafà, bey d’Algeri), Paolo Ingrasciotta (Taddeo, compagno ed innamorato non corrisposto da Isabella), Yulia Merkudinova / Iolanda Massimo (Elvira, moglie di Mustafà), Alberto Comes (Haly, capitano dei corsari algerini), Diana Turtoi (Zulma, schiava confidente di Elvira). Le scene sono di Massimo Checchetto, i costumi di Carlos Tieppo, coreografo Lukas Zuschlag, light designer Michele Rombolini / Milcho Aleksandrov.

La storia de “L’Italiana”, narra la vicenda di un’avvenente signora di Livorno, Isabella, che in viaggio di piacere, viene catturata dai corsari algerini insieme con altre persone e portata ad Algeri al Bey locale che l’accoglie nel suo harem e se ne innamora, al punto di farne la sua preferita; ma proprio lì rincontra il suo primo amore e in un crescendo di astuzie, inganni e giochi di seduzione, riesce nell’intento di riappropriarsi della libertà e degli affetti, in una sfrenata ed immancabile corsa verso il lieto fine.

In occasione delle due rappresentazioni dell’opera rossiniana, il Foyer del Teatro Goldoni ospiterà una mostra dei “Progetti per L’italiana in Algeri” realizzati dagli studenti del biennio di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, guidati dai loro insegnanti, prof.ssa Anita Lamanna e prof. Italo Grassi: “Siamo lieti di esporre i loro lavori – affermano i docenti – testimonianza di come l’opera lirica sia materia viva ed appassionante di studio, impegno e sperimentazione, e come sia importante per i giovani allievi incrociare e confrontarsi direttamente con le professioni legate al loro iter formativo”.

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