Ventuno persone nei guai per le contestazioni e gli sputi alla Meloni
Impedimento di riunione di propaganda elettorale, violenza privata, minacce e resistenza a pubblico ufficiale sono alcune delle accuse
Dall’esito delle prime attività d’indagine condotte nei giorni scorsi, stamane ufficiali di polizia giudiziaria della Digos della Questura di Livorno hanno depositato presso la locale Procura della Repubblica e trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze comunicazioni di notizia di reato a carico di complessive 21 persone che hanno partecipato attivamente ai fatti verificatisi martedì 13 febbraio in Piazza Garibaldi, Piazza della Repubblica e strade limitrofe, in occasione di una iniziativa elettorale promossa dal partito Fratelli d’Italia, con la partecipazione del Presidente dello stesso, On. Giorgia Meloni.
Delle predette 21 persone (14 uomini e 7 donne, di età compresa fra i 16 ed i 71 anni) compiutamente identificate sulla base delle numerose riprese video-fotografiche acquisite:
– 20 sono ritenute responsabili di violazione dell’art. 99 D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, ai sensi del quale “Chiunque con qualsiasi mezzo impedisce o turba una riunione di propaganda elettorale, sia pubblica che privata, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 309 a 1.549 euro”,
– 1 di violazione dell’art. 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Alcune delle persone indagate saranno chiamate a rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, nonché di violenza privata, minacce e lesioni personali in danno di una passante.
Proseguono le indagini volte all’identificazione di ulteriori persone resesi responsabili di reati nella medesima circostanza.