Cronaca 24 Settembre 2022

Verifica Seveso ai Depositi Neri, riscontrate alcune non conformità. Invitate anche le amministrazioni competenti a effettuare opere di viabilità

Livorno 24 settembre 2022 – Verifica Seveso ai Depositi Neri, riscontrate alcune non conformità. Invitate anche le amministrazioni competenti a effettuare opere di viabilità

Esiti della verifica ispettiva “Seveso” presso lo stabilimento Neri Depositi di Livorno, Arpat comunica quanto segue:

La Commissione ispettiva composta da Vigili del Fuoco, ARPAT, INAIL e ASL ha concluso la verifica con

14 raccomandazioni  e 5 proposte di prescrizione che il gestore dovrà adottare per migliorare il Sistema di Gestione della Sicurezza

Nel corso del 2022, la Neri Depositi Costieri S.p.A. di Livorno si è svolta l’ispezione ordinaria ai sensi della normativa Seveso da parte di una Commissione ispettiva, composta da Vigili del Fuoco, ARPAT, INAIL e ASL.

Nel corso dell’ispezione è stata accertata l’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti messa in atto dal gestore e sono stati esaminati:

i sistemi tecnici, organizzativi e di gestione, applicati nello stabilimento, per verificare l’adozione delle misure e dei mezzi previsti per la prevenzione degli incidenti rilevanti e per la mitigazione delle loro conseguenze.

L’attività svolta presso lo stabilimento Neri Depositi Costieri SpA, situato all’interno dell’area portuale del Comune di Livorno, consiste esclusivamente nella movimentazione e nello stoccaggio di prodotti liquidi di elevata purezza per conto terzi.

Il deposito di prodotti chimici, che rientra tra gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia superiore per la presenza di sostanze/miscele pericolose in quantità superiori ai limiti previsti dall’Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015, è abilitato a scaricare/caricare navi cisterna (Chemical Tankers), che trasportano prodotti ammessi al trasporto marittimo in base alle Convenzioni Internazionali.

Sono ammesse all’ormeggio navi con lunghezza non superiore a 190 m (salvo diversa autorizzazione) e con un pescaggio inferiore a quello stabilito dall’Autorità Portuale di Livorno e dall’Autorità Marittima locale. I prodotti stoccati nei serbatoi vengono movimentati mediante autobotti e ferrocisterne.

All’interno dello stabilimento Neri Depositi Costieri sono presenti 100 serbatoi dedicati allo stoccaggio di prodotti liquidi appartenenti a diverse classi di infiammabilità.

 

La Commissione ispettiva ha proceduto anche all’esame dei sistemi tecnici con l’effettuazione di alcune prove di emergenza per verificare, ad esempio; la funzionalità e l’efficienza dell’impianto antincendio.  Intervistati inoltre alcuni dipendenti interni ed appartenenti a ditte terze che svolgono attività di manutenzione, autotrasporto, ecc. in merito alla conoscenza delle vie di fuga e dei dispositivi di sicurezza adottati nello stabilimento.

A seguito di alcune non conformità riscontrate dopo l’esame dei sistemi tecnici e gestionali applicati nello stabilimento; la Commissione ha concluso la verifica individuando 14 raccomandazioni e 5 proposte di prescrizione.

Tra i punti salienti, si chiede di:

Predisporre una procedura specifica riguardante la conduzione e la manutenzione degli impianti elettrici in conformità alle norme CEI;

Prevedere, all’interno del Piano di Emergenza Interno (PEI), diagrammi di flusso distinti per la gestione dell’emergenza, a seconda degli orari diurno e notturno/festivo;

Integrare l’analisi dell’esperienza operativa, in cui viene analizzato il numero di eventi incidentali accaduti negli ultimi anni, dando evidenza dell’investigazione effettuata sulle cause dell’incidente del 28.03.2018 e riportando le relative risultanze.

Come è noto, in tale data, durante le operazioni di bonifica di un serbatoio da residui di acetato di etile, si verificò un incidente rilevante, con l’esplosione della cisterna ed il conseguente decesso di due operai di una ditta esterna operante nel sito;

Modificare la procedura di riferimento identificando i componenti critici quali tutte le apparecchiature, serbatoi, componenti e dispositivi di controllo, protezione e sicurezza (es. impianto antincendio) coinvolti negli scenari incidentali ipotizzabili nello stabilimento (Rapporto di Sicurezza) o desunti dall’analisi dell’esperienza operativa;
Prevedere una maggiore formazione specifica a tutto il personale relativa ai comportamenti da tenere in caso di attivazione del PEI;

Posizionare una nuova manica a vento nel punto più alto della torre faro, in modo da renderla maggiormente visibile in tutte le zone dello stabilimento per consentire il deflusso del personale presente verso il punto di raccolta più sicuro;

Provvedere a isolare il locale che ospita il gruppo di spinta antincendio in prossimità della banchina, dagli effetti di un eventuale incendio esterno;

Descrivere, nei tempi tecnici strettamente necessari; le precauzioni e i coefficienti di sicurezza assunti nella progettazione delle strutture (serbatoi, ecc) con riferimento agli eventi estremi di carattere meteorologico, geofisico, meteomarino.

Infine sono state invitate:

le amministrazioni competenti in tema di viabilità a provvedere all’installazione di dissuasori di velocità ed all’adeguamento della segnaletica stradale di fronte all’ingresso dello stabilimento;

la Prefettura di Livorno ad aggiornare il Piano di Emergenza Esterno (PEE del 2018) al fine di rispettare la periodicità prevista (triennale) dall’art. 21, comma 3 del D. Lgs. 105/2015 e s.m.i.

Nella seduta del giorno 8.09.2022 il Comitato Tecnico Regionale (di cui all’art. 6 del D. Lgs. 105/2015 e s.m.i.) ha preso atto degli esiti della verifica e, condividendo le conclusioni cui è pervenuta la Commissione ispettiva, ha prescritto che la Ditta debba provvedere agli adeguamenti indicati dalla Commissione ispettiva nei tempi necessari e, comunque, entro 6 mesi o il termine del 30. 06. 2023, a seconda dell’entità delle Non Conformità rilevate.

La Società Neri Depositi Costieri S.p.A. ha disponibilità della banchina N. 28 del “Canale industriale” del Porto di Livorno di cui è concessionaria, nonché dell’adiacente banchina N. 27, di cui risulta oggi cointestataria con la limitrofa Società Masol. Risulta, infine, concessionaria di un’area situata; in Zona Darsena Toscana in prossimità dell’accosto 15D nella quale svolge attività di movimentazione di merci alla rinfusa liquida tramite oleodotto.

Testo di Andrea Villani in collaborazione con il Settore Comunicazione, Informazione e Documentazione Arpat

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