Violava i domiciliari, beccato dai carabinieri viene trasferito in carcere
Beccato a violare i domiciliari dai Carabinieri, anche con i social: eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nel primo pomeriggio di giovedì 7 marzo 2019 la Stazione Carabinieri di Montenero ha eseguito ordinanza di custodia cautelare in carcere, per sostituzione di misura nei confronti di C. G., già sottoposto agli arresti domiciliari dal maggio del 2018 (per i reati di cui agli artt.416 c.1 e 2 c.p.; 479 c.p., 491 bis c.p., artt. 43 3 49 co.1 D.Lgs. 504/’95).
Nel corso dei mesi di dicembre 2018 e gennaio 2019, i militari della Stazione di Montenero, deputati alla vigilanza sulla regolare esecuzione della misura cautelare, scoprono una serie di violazioni. In particolare, in un primo momento, il reo avrebbe intrattenuto rapporti con terzi tramite cellulari e social ntework.
Durante il mese di gennaio 2019, viene anche accertato come il soggetto avrebbe lasciato il domicilio di espiazione della pena per restituire alcuni vassoi ad un ristorante posto in località Castellaccio.
Nel mese di febbraio 2019, lo stesso viene autorizzato a lasciare il domicilio in data 11 e 15 per motivi di salute, il 13 per recarsi in Tribunale per presenziare all’udienza di separazione richiesta dalla coniuge. Gli viene intimato di comunicare gli orari di partenza e rientro e gli viene altresì richiesto di consegnare, alla p.g. deputata al controllo, le certificazioni mediche e la giustificazione per tali assenze.
Le comunicazioni vengono talvolta omesse, in altre circostanze risultano parziali. Nel febbraio del 2019 viene autorizzato nuovamente ad allontanarsi dal domicilio. Gli viene ancora intimato di attendere la notifica dell’autorizzazione e di comunicare sia la partenza che l’arrivo agli uffici di p.g. competenti. Il C. G., non osserva nessuna di tali prescrizioni, recandosi arbitrariamente al nuovo domicilio.
In ragione del complesso delle violazioni commesse dal predetto, opportunamente e segnalate dai Carabinieri di Montenero, il G.I.P. emette l’ordinanza nei suoi confronti che viene tempestivamente eseguita con la traduzione presso la casa circondariale “Le Sughere”.