Violenza a Livorno: il commento di Grillotti
Il commento di Giuseppe Grillotti sui recenti fatti di cronaca avvenuti a Livorno:
“Non passa giorno che le cronache dei giornali non riportino fatti delittuosi o il semplice disagio dei cittadini sempre più allarmati da una situazione che sta sfuggendo sempre più di mano. L’episodio della scorsa mattina rappresenta solo la punta di un iceberg.
Come far fronte, allora, a questo dilagare di violenza in città?
Il decreto Minniti del febbraio 2017 individua le linee generali per la promozione della sicurezza integrata e, pur ribadendo che le competenze in materia di ordine pubblico e sicurezza rientrano prioritariamente tra quelle esclusive dello Stato, prevede anche forme di collaborazione tra le forze di polizia e la polizia locale, con particolare riferimento alle attività di prevenzione.
L’incremento delle attività di controllo sul territorio, derivanti dall’applicazione del Decreto Minniti, appaiono oggi l’unica strada percorribile. Ma tale possibilità si scontra con la realtà di un numero di agenti della polizia municipale di Livorno, insufficiente. E questo non può non ricondurci alle discussioni sia nelle commissioni che in consiglio di due tre mesi addietro, quando chiedevamo con forza che il personale della polizia municipale venisse reintegrato.
La Delibera di Giunta n. 191 del 24 aprile 2014 (sulla dotazione organica comunale) prevedeva 207 operatori di vigilanza: 180 in cat. C e i restanti 27 nella categorie superiori. Attualmente gli operatori, incluso il Comandante, risultano essere pari a 182, contro i 207 previsti.
Nella programmazione triennale di fabbisogno di personale 2016-2018 (di cui alla Delibera di Giunta n. 621 del 1 dicembre 2016) si era, invece, prevista l’assunzione di 20 unità nel profilo C: 10 nel 2016; 5 nel 2017 e altre 5 nel 2018.
In realtà delle dieci persone che nel 2016 avrebbero dovuto essere assunte una non si presentò, due si spostarono in altri comuni, due sono andate in pensione e due sono stati i cambi di profilo (quindi di fuoriuscita dal corpo della Polizia municipale). La somma algebrica è di più due unità. La graduatoria, ad oggi, nonostante le defezioni sopra evidenziate, non è stata scorsa. E se consideriamo che nel 2017 vi saranno altri pensionamenti possiamo ben capire quale sia l’attuale situazione dell’organico della Polizia Municipale che, oltretutto, nel tempo, considerata l’elevata età media dei suoi componenti, vedrà certamente un abbattimento delle capacità di risposta globale dei suoi agenti.
Alla fine del triennio, quindi, le 20 (solo potenziali) assunzioni previste, andrebbero a ricoprire solo parzialmente l’organico che, allo stato attuale, conta altre sei richieste di cambio di profilo e un 14% circa del personale classificato idoneo con limitazioni (si tratta di 25 operatori).
La Legge 160/2013 avrebbe consentito di reinvestire il 100% dei pensionamenti dell’anno precedente. E noi sappiamo che lo scorso anno sono andati in pensione 56 dipendenti comunali. La maniera di assumere, quindi (se non fosse mancata la volontà) si sarebbe trovata … e non sono certo le 15 unità di personale, assunte a tempo determinato per cercare di coprire le maggiori necessità presenti sul territorio nel periodo estivo, che possono risolvere la carenza di organico evidenziata.
C’è da aggiungere che se a Livorno adottassimo lo stesso criterio di proporzionalità previsto dalla città di Firenze, come rapporto tra abitanti e personale di vigilanza (uno su 400 invece che uno su 800), arriveremmo ad una pianta organica di 390 unità. Un numero di effettivi che consentirebbe un controllo efficace del territorio, anche notturno.
Nel bilancio di previsione 2017 l’amministrazione comunale ha previsto ulteriori introiti derivanti dalle sanzioni per violazioni al Codice della Strada per un importo di circa 1,7 milioni di euro. Una parte di questi chiedevamo di utilizzarli per assumere altro personale di vigilanza (oltre a quello previsto) per riportare la pianta organica almeno alle 207 unità previste dalla Delibera di Giunta 191 del 24 aprile 2014, al netto di pensionamenti e richieste di cambio di profilo. Ma, gruppo di maggioranza, giunta e sindaco, non l’hanno consentito. E adesso, sulle testate giornalistiche, leggiamo il sindaco Nogarin esprimere le seguenti testuali parole: «La repressione non basta, è ovvio, serve un lavoro di prevenzione: mi auguro che chi è preposto alla tutela dell’ordine pubblico trovi le risorse in termini di uomini e mezzi per garantire l’incolumità dei cittadini, anche nei quartieri più difficili».
Anche noi ce lo auguriamo ….”