Cronaca 26 Novembre 2019

Vivicentro, un appello generale a fermare lo svuotamento commerciale del centro cittadino

Livorno 26 novembre 2019 – “Dunque ancora brutte notizie: dopo il bar Dolly chiuderà anche McDonald’s e il Palazzo Grande perderà un altro pezzo importante. La nostra associazione da qualche anno si occupa dei problemi e delle prospettive del cuore della città, dal Pentagono del Buontalenti a piazza XX Settembre a piazza Cavour, e non  può che essere preoccupata per questo ulteriore svuotamento del centro di Livorno. A questo punto – vista anche la coincidenza con l’inizio del lavoro della nuova amministrazione comunale – secondo Vivi Centro è indispensabile avviare al più presto un discorso concreto sul salvataggio della rete commerciale e delle residenze, la qualità della vita degli abitanti, il decoro, la sicurezza: bisogna capire cosa vogliamo che diventi il nostro centro e soprattutto prendere al più presto le decisioni conseguenti. I primi obbiettivi naturalmente sono fermare la desertificazione di queste aree e decidere nuove destinazioni d’uso di “pezzi” importanti di un tessuto urbano che dà sempre più evidenti segnali di crisi.

I CONTENITORI VUOTI . Il centro purtroppo ormai è costellato di edifici in abbandono, alcuni di proprietà pubblica, altri no. La lista è abbastanza impressionante:

Palazzo del Portuale, privato (ormai molti ambienti sono vuoti o sotto-utilizzati, a partire dall’ex Lem).

Palazzi di Prefettura, Questura e Archivio di Stato, pubblici (grandi parti vuote per lo spostamento di molti uffici di polizia sul viale Boccaccio, presto dovrebbe traslocare anche l’Archivio di Stato).

Palazzo del Picchetto, pubblico (edificio mediceo del Settecento in piazza Guerrazzi, uno dei pochi scampati ai bombardamenti nell’ultima guerra. Ora sotto sequestro).

Ex caserma della polizia in via del Pantalone, pubblica (sotto sequestro).

Palazzo ex Banca Commerciale, privato (via Cairoli-piazza Cavour), vuoto da anni.

Ex cinema Lazzeri, privato (temporaneamente aperto in queste settimane, ma dal futuro incerto).

Ex cinema Grande con gran parte della galleria sottostante e spazi affacciati su piazza Grande  (Dolly e McDonald’s), privato.

Palazzo Maurogordato (ex sede Enel sugli scali D’Azeglio): occupato. Privato.

Castelletto di Villa Maria (proprietà comunale ex museo mascagnano in via Calzabigi).

Ex cinema Metropolitan (utilizzato in parte), privato.

Villa del Presidente in via Marradi, proprietà della Provincia, ex sede dell’istituto Mascagni. Oggi ospita occasionalmente concerti e conferenze.

Ex caserma dei Vigili del fuoco ed ex Pescheria medicea in Venezia (qualche ufficio comunale), pubblica.

Alla Dogana d’acqua i due nuovi edifici costruiti con fondi europei. Pubblici.

QUALCHE ESEMPIO. E’ chiaro che di fronte a una situazione del genere – a cui vanno aggiunti moltissimi fondi non occupati (per esempio in via Mentana e piazza XX)  e appartamenti e altri edifici minori vuoti o in vendita – è urgente intervenire per aprire il centro a un futuro nuovo cercando idee, risorse, incentivi, progetti, nuovi strumenti urbanistici. Qualche esempio:

  • Piazza XX Settembre avrebbe la storia, l’immagine e la caratteristiche giuste per ospitare atelier di artisti, artigiani, giochi per bambini, nuovo verde, bar che la rilancino.
  • Il Palazzo Grande andrebbe convertito a nuovi usi, anche legati al sempre più intenso traffico di turisti. E dati i volumi potrebbe ospitare nuovi servizi, per esempio una piscina coperta (che potrebbe avere un significativo bacino di utenza dato che quelle esistenti si trovano in aree piuttosto lontane dal vecchio centro) e altri impianti sportivi.
  • Via Buontalenti: il mercato “ambulante” dovrebbe essere riorganizzato (oggi pare che circa 40 banchi siano vuoti) e abbellito con arredi e alberature.
  • Del  Mercato centrale si parla sempre ma ancora non si riesce né a cambiarne gli orari, né a usare  lo splendido primo piano.
  • L’APPELLO. Insomma Vivi Centro invita tutti a pensare, discutere, decidere. E non si rivolge solo al Comune, e in particolare al nuovo assessore all’urbanistica. Ma l’invito riguarda tutti: gli abitanti del centro, gli ordini professionali, le categorie economiche, i proprietari di immobili, i partiti,  le associazioni culturali, i giovani che qui dovranno crescere i loro figli. Parliamone, e speriamo di poter organizzare al più presto una iniziativa pubblica sul RECUPERO E IL RILANCIO DEL CENTRO dando nuove funzioni agli edifici vuoti – anzitutto quelli statali e comunali  – anche riorganizzando gli uffici pubblici della zona in modo più razionale e puntando a spese minori per Stato ed enti. Per esempio: perché i carabinieri del Nas devono pagare un affitto al Palazzo Grande quando il complesso prefettura-questura è mezzo vuoto?”

 

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