Ambiente 9 Ottobre 2025

WWF a Candidati Regione: 8 punti sulla Strategia Europea Biodiversità

WWF a Candidati Regione: 8 punti sulla Strategia Europea BiodiversitàLivorno 9 ottobre 2025 WWF a Candidati Regione: 8 punti sulla Strategia Europea Biodiversità

La prossima Legislatura regionale avrà, fra i vari suoi compiti importanti, quello di portare la nostra Regione alla scadenza degli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità. Si tratta di obiettivi fondamentali per l’ambiente, per la biodiversità e anche per la nostra salute.
Il WWF ha voluto ricordare a Segreterie dei Partiti e ai Candidati Presidente gli obiettivi principali della Strategia e ha indicato in 8 punti le principali azioni che la Regione dovrebbe portare avanti su questo tema.
Si allega la lista degli 8 punti, che spaziano dalle aree protette alla gestione e tutela delle foreste, dalla conservazione della fauna selvatica al ripristino degli ecosistemi degradati, da una agricoltura ecosostenibile al consumo di suolo zero, fino al verde nelle nostre città.
Ormai a pochissimi giorni dal voto, rimangono però solo tre  le risposte dei Partiti e Candidati.
Hanno infatti risposto, evidenziando interesse ed attenzione su questo tema, le liste Alleanza Verdi Sinistra (AVS), il Movimento 5 Stelle e Toscana Rossa.
Completo silenzio invece da tutte le altre liste.
Ancora una volta, eccetto positive eccezioni, si conferma la scarsa attenzione del mondo politico alle tematiche della biodiversità e della tutela dell’ambiente. I risultati, purtroppo, si vedono in modo evidente sul nostro territorio.
La prossima Legislatura regionale potrà su questo aspetto rappresentare una svolta? Oppure si continuerà ad ignorare l’importanza e l’urgenza di proteggere la natura che ci circonda, sia per il suo valore in sé, sia per il ruolo che ha nel contribuire alla nostra salute e nel difenderci dai cambiamenti climatici?
Oppure la Strategia Europea per la Biodiversità, insieme alla Nature Restoration Law, rimarranno carta abbandonata in qualche cassetto?
Ai futuri Consiglieri (e Assessori) regionali la risposta. E anche agli Elettori che nel prossimo weekend decideranno con il loro voto chi ricoprirà questi ruoli.

Guido Scoccianti
Delegato regionale WWF per la Toscana

Otto passi verso l’attuazione della
Strategia Europea per la Biodiversità al 2030  in Toscana

Le proposte del WWF sul tema Biodiversità
in vista delle elezioni regionali della Toscana 2025

1- Aumentare l’estensione e migliorare la tutela e la gestione delle aree protette terrestri e marine (almeno il 30% del territorio deve essere tutelato ed il 10% deve esserlo in modo rigoroso). Procedere quindi con urgenza ad una revisione del sistema regionale delle aree protette, verificandone estensione ed efficacia, individuando le zone prioritarie di reperimento di nuove aree protette, sulla base delle caratteristiche ecologiche e di una visione integrata della tutela della biodiversità regionale, con una collaborazione fra Istituzioni e Mondo scientifico. Tre aree su cui si misurerà in modo chiaro questa intenzione: Padule di Fucecchio (aumento dell’estensione protetta), Padule di Massaciuccoli (aumento dell’estensione protetta), Alpi Apuane (riduzione progressiva delle attività di cava, a partire da quelle più impattanti, come quelle di alta quota, sopra i 1200 metri).
Tutelare la biodiversità rientra anche in quell’approccio olistico che oggi è sempre più necessario e che è alla base anche della strategia sanitaria “One Health”. Un pianeta sano è necessario anche per la nostra salute.
2- Finanziare la Biodiversità (che ci restituirà attraverso i servizi ecosistemici molto più di quanto sarà speso), aumentando le risorse economiche dedicate alle aree protette e al ripristino degli habitat naturali e potenziando le risorse umane (personale sia per la progettazione, che per la gestione e per il controllo) dedicate a questo settore
3- Rinnovare la legislazione forestale regionale: una gestione nuova delle foreste che sia basata su principi della tutela della biodiversità e dell’integrità funzionale degli ecosistemi esistenti, della lotta e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, dello sviluppo di una economia forestale di qualità, duratura e sostenibile e non miope e di “rapina” come l’attuale quasi ubiquitaria gestione a ceduo. Questo deve avvenire sia per quanto riguarda i complessi forestali pubblici sia per quelli privati, con l’individuazione di meccanismi di compenso a favore dei proprietari (crediti di carbonio, riconoscimento di servizi ecosistemici, ecc.) e di sostegni per lo sviluppo di una silvicoltura innovativa, fondata sull’avviamento e la gestione ad alto fusto, in un’ottica che sappia andare al di là della immediata rendita di basso livello e guardare avanti, con una visione di più lunga prospettiva. Obiettivi: gestione ad alto fusto sul 50% dei boschi a latifoglie sul territorio regionale; tutelare in modo rigoroso la vegetazione lungo i corsi d’acqua; stop agli incentivi alle biomasse e divieto di esportazione di biomasse fuori Regione; mitigare gli impatti (modalità ed estensione delle tagliate); migliorare le procedure di programmazione ed autorizzazione ed i controlli.
4- Ridefinire la normativa regionale sulla gestione della fauna selvatica sulla base delle indicazioni del Mondo scientifico, sia per quanto riguarda la tutela dei Siti Natura 2000 sia per quanto riguarda tutti i provvedimenti di settore, come, per esempio, la normativa regionale in tema di caccia, attualmente in aperto contrasto con numerose indicazioni dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Un’applicazione di tali indicazioni è un primo passo necessario ed urgente per poter limitare l’impatto di attività come quella venatoria sul nostro patrimonio regionale.
5- Ripristinare ambienti naturali, dove non vi sono più o sono degradati: il ripristino delle superfici degradate è uno degli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità e la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite ha indicato il decennio 2021-2030 come la Decade on Ecosystem Restoration. Devono essere avviati progetti di rinaturalizzazione diffusa del territorio, a partire dalle aste fluviali e dalle zone umide, ambienti entrambi di straordinaria importanza. La Regione dovrebbe approntare un programma specifico di interventi di ripristino, basato su una mappatura delle principali emergenze ambientali.
6- Ridurre l’impatto dell’agricoltura sulla biodiversità e promuovere un’agricoltura sempre più di qualità, biologica, a chilometro zero. È necessario promuovere una virtuosa alleanza in questa direzione fra produttori e consumatori, che può nascere solo con il supporto regolatorio, incentivante e di sensibilizzazione/educazione da parte delle Istituzioni. Tale operazione dovrà includere una forte azione per la promozione di diete con ridotta o assente componente di prodotti di origine animale, elemento fondamentale e ineliminabile per garantire un futuro in cui possa continuare ad esserci cibo (e ambiente) per tutti.
7- Il “consumo suolo zero” non deve essere più uno slogan, ma una concreta realtà. Non un metro quadro di territorio in più deve essere costruito o impermeabilizzato. Interventi di particolare emergenza dovranno essere compensati da interventi di ripristino di aree equivalenti (con compensazioni da eseguirsi prima e non dopo l’opera). Si deve cambiare il paradigma dello “sviluppo” e della programmazione territoriale, con la tutela e, anzi, il miglioramento ambientale come elemento guida e non fantoccio di facciata della progettazione.
8- Verde sul Grigio delle Città: Tutti i Comuni devono definire con urgenza il Piano del Verde, con interventi adeguati ad assicurare a tutti i cittadini la quota verde minima necessaria, e ci deve essere anche, dopo tante esternalizzazioni negative, un ritorno ad una gestione più possibile pubblica, anche come personale, del verde urbano. Bisogna smettere di considerare gli spazi verdi urbani solo come meri contenitori di attività umane e iniziare a considerarli anche come dei veri e propri ecosistemi.

WWF a Candidati Regione: 8 punti sulla Strategia Europea Biodiversità

Regionali Marco Landi
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