WWF: la legge forestale va cambiata, per i boschi tosani più tutele no deregulation
Livorno 24 giugno 2025 WWF: la legge forestale va cambiata, per i boschi tosani più tutole no deregulation
La legge forestale regionale della Toscana compie quest’anno 25 anni. Si tratta di una legge che, giaÌ a suo tempo molto sbilanciata verso un approccio pesantemente produttivistico della gestione forestale, oggi risulta piuÌ che mai “antica”, a fronte delle sempre piuÌ evidenti necessitaÌ di tutela dell’ambiente, contrasto ai cambiamenti climatici, protezione della biodiversitaÌ in crisi. Ci aspetteremmo quindi dalla Regione Toscana una visione innovativa che, in linea con le esperienze piuÌ avanzate in altri contesti europei, sappia conciliare le esigenze di tutela del nostro patrimonio boschivo e di tutti i fondamentali servizi ecosistemici che esso ci offre, con una economia forestale nello stesso tempo sostenibile e di qualitaÌ ma anche redditizia per gli operatori. Questa visione deve necessariamente accompagnarsi ad una svolta nella gestione, che dovrebbe passare dall’attuale ubiquitaria forma del taglio ceduo, con tagli distruttivi che forniscono solo legna di bassissima qualitaÌ e resa, alla gestione ad alto fusto, che ci assicurerebbe alti livelli di qualitaÌ ambientale e nello stesso tempo la ricreazione di una filiera di prodotti boschivi di qualitaÌ, come il legname da opera.
Invece, esaminando la proposta di legge di modifica attualmente in discussione in Consiglio Regionale, accanto all’inserimento di alcune integrazioni in qualche modo “dovute”, a seguito delle modifiche normative intercorse a livello nazionale, come per esempio la tutela dei boschi vetusti (qui inserita ma poi rimandata come applicazione a norme successive), troviamo che l’intenzione eÌ quella in realtaÌ di andare verso una gestione del territorio ancora piuÌ sregolata e non monitorata. Si prevede infatti che la estensione dei tagli (anche a raso) effettuabili senza non solo autorizzazione, ma neppure dichiarazione agli Enti competenti, salirebbe da 1000 mq a 3000 mq, triplicando quindi le superfici che potrebbero andare a taglio senza alcuna possibilitaÌ di monitoraggio.
Inoltre, si sposterebbero le competenze per quanto riguarda le autorizzazioni ai tagli nei territori inclusi in Parchi regionali e Riserve Naturali regionali dagli Enti gestori delle aree protette alle Unioni dei Comuni e alle CittaÌ Metropolitane. Si depotenzierebbe quindi il ruolo delle Aree Protette nella gestione di un aspetto fondamentale della tutela di quegli ambienti per la cui conservazione sono state create.
Il WWF chiede che queste modifiche siano annullate e che la legge regionale sia rinnovata siÌ, ma nella direzione della difesa del ruolo ambientale, climatico, paesaggistico e anche economico (di una economia duratura e di qualitaÌ), che i nostri boschi possono avere, se correttamente gestiti.
Per approfondimenti sulle proposte del WWF, segnaliamo il sito www.forestsforlifetoscana.it
Guido Scoccianti
Delegato regionale WWF per la Toscana