Yacht di 44 metri costruito con la chiglia in su viene ribaltato nel piazzale, spettacolare operazione per Gestione Bacini
CNA: "Cantieristica navale viva e bisognosa di nuovi spazi: possibile nuova occupazione"
Spettacolare operazione logistica nella costruzione di un nuovo superyacht presso il cantiere navale della Gestione Bacini spa a Livorno sulla Calata Pisa.
L’azienda livornese attiva sia nelle riparazioni navali che nella costruzione di superyacht, sta infatti realizzando per il cantiere navale Sanlorenzo un’imbarcazione di 44 metri in alluminio.
“Le modalità di costruzione sono molto particolari – afferma l’amministratore delegato di Gestione Bacini spa Fabrizio Nelli -perché lo scafo è stato costruito “al contrario” all’interno del capannone, quindi con la chiglia in su, per poi essere estratto e ribaltato nel piazzale.
Un’operazione logistica complessa quest’ultima che ha richiesto due giornate di lavoro da parte dei tecnici e delle gru.
Adesso l’imbarcazione è posizionata sul piazzale in attesa della sovrastruttura sempre da noi costruita ma al cantiere Navicelli
Dovremo completare ora una serie di lavori di preallestimento prima del varo vero e proprio che sarà effettuato nel nostro bacino galleggiante.
A quel punto sarà trasferito via mare al cantiere Sanlorenzo a La Spezia per finire l’allestimento e per la consegna all’armatore.
Si tratta – continua Nelli – di una lavorazione iniziata a gennaio 2021 con l’impiego di maestranze altamente qualificate: circa sessanta persone fra ingegneri, carpentieri e saldatori”.
“E’ la dimostrazione di come la grande nautica a Livorno sia in piena attività – commenta la responsabile di CNA Nautica Ilaria Niccolini. –
Oltre a Benetti esistano anche altre realtà in grado di dare occupazione nel settore. La Gestione Bacini ne è un esempio concreto.
Necessitano però maggiori attenzioni da parte delle istituzioni alle aziende di questo comparto.
Con l’Autorità di Sistema Portuale abbiamo iniziato un confronto sul tema perché hanno urgenza di maggiori spazi ed accessi all’acqua che adesso non ci sono e che limitano fortemente l’operatività e le possibilità di lavoro.
Sia le riparazioni navali che la costruzione o il refitting possono avere commesse ben maggiori nel nostro porto in termini di fatturati e di occupazione; ma serve di prendere rapidamente decisioni che rendano disponibili a questo tipo di lavorazioni spazi e banchine che avremmo già individuato.
Ci sono già accordi preliminari da parte di varie aziende locali per importanti acquisizioni di lavori.
E’ un settore su cui il covid fortunatamente non ha inciso in termini di progetti e di commesse e non ci possiamo assolutamente permettere che il lavoro vada via da Livorno”.