Zan: “I diritti esprimono la qualità della nostra democrazia e rendono la società migliore”
Il parlamentare promotore dei diritti LGBT ospite del Circolo Pd San Jacopo
Livorno, 18 settembre 2022 – Una battaglia di civiltà da proseguire, con l’evoluzione delle unioni civili verso il matrimonio paritario e molto altro.
Alessandro Zan, parlamentare PD e promotore del disegno di legge contro i crimini d’odio era ieri a Livorno su invito del Circolo PD San Jacopo “David Sassoli”.
Ad accoglierlo, oltre al sindaco Salvetti e la segretaria del Circolo Giulia Guarnieri anche altri due candidati: Andrea Romano e Marco Simiani. A rappresentare la comunità Lgbt di Livorno c’erano anche Daniele Cenci e Luca Balestri.
Zan rappresenta la parte valoriale più centrale ed identitaria del PD: la sua battaglia per i diritti LGBT e non solo ne fa uno dei suoi esponenti più credibili e coerenti.
Il suo ddl è stato affossato al Senato per il voto contrario del centrodestra e lo “sfilamento” di Italia Viva. La scena di esultanza al termine del voto segreto del 27 ottobre 2021 è stata una delle pagine più penose della scorsa legislatura.
Ma – come sottolineato dallo stesso Zan – la battaglia per riconoscere diritti civili che negli altri Stati europei vengono tranquillamente sostenuti anche dalla destra continuerà. “Dobbiamo andare oltre alle unioni civili e raggiungere una piena parità sociale col matrimonio paritario” spiega alla platea raccoltasi a villa Fabbricotti: “Vi sono altri disegni di legge da presentare contro le terapie riparative e per migliorare la normativa sulla condizione transgender”.
Zan ha sottolineato come i diritti esprimano la qualità della nostra democrazia e rendano una società migliore. Chi è discriminato deve lottare per sopravvivere e non ha tempo per vivere a pieno la società. Ricordando l’affossamento del suo disegno di legge più noto ricorda che per questioni di bilanciamenti politici si è giocato sulla pelle e sulla vita delle persone. “Il PD – ha aggiunto Zan – presenterà alla prima seduta del 13 ottobre il pacchetto sui diritti, ivi inclusi le adozioni e il registro di genere”.
“Dobbiamo chiamare tutti a raccolta per fermare le destre e per evitare che accada come negli Stati Uniti, dove sono arretrati di 50 anni nei diritti civili soltanto cambiando i giudici della Corte Suprema. Fratelli d’Italia è intervenuta poco tempo fa per censurare un cartone animato perché mostrava una famiglia omogenitoriale. Figuriamoci cosa potrebbe fare se avesse una larga maggioranza in Parlamento”.
“Molti dicono che la Meloni in fondo è una donna e ciò li tranquillizza un po’. Ma è una donna che va contro le altre donne e che esprime il peggiore machismo patriarcale. Bisogna fermarli perché dove la destra va al potere cancella i diritti”. “Siamo ancora in tempo per fare qualcosa andando a votare e facendo andare a votare i più giovani”.