Zolfo nei combustibili delle navi in porto, già 29 controlli dall’inizio dell’anno
Nel quadro del più ampio progetto di tutela della qualità dell’aria, il Nucleo PSC/FSC della Capitaneria di Porto di Livorno, al comando del Contrammiraglio Gaetano ANGORA, continua a profondere massimo impegno per l’effettuazione di controlli mirati all’emissione di fumi dalle navi.
Nell’ottica di favorire il ben avviato progetto di integrazione fra la città e il porto, l’attività di verifica è in particolare rivolta
al tenore massimo di zolfo consentito per i combustibili utilizzati dalle navi che giungono nello scalo labronico,
che, laddove superiore ai limiti massimi ammissibili, è causa delle moleste emissioni.
A tale scopo, il personale specializzato della Guardia Costiera, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane per le attività di analisi, ha eseguito e prosegue periodicamente con i controlli inerenti la corretta gestione da parte di navi straniere e italiane delle emissioni di gas di scarico, in conformità con le Direttive dell’Unione Europea e le normative nazionali in materia di qualità dell’aria.
L’attività di vigilanza è indirizzata non solo nei confronti delle navi in base ai criteri definiti dalle normative di settore, ma anche e soprattutto verso quel naviglio oggetto di segnalazione da parte della cittadinanza.
Nell’anno 2021 sono stati effettuati complessivamente n. 40 accertamenti, mentre nel primo trimestre dell’anno 2022, in cui si registra un incremento dei traffici post pandemia, sono già 29 gli accertamenti eseguiti, a dimostrazione della grande attenzione riservata al fenomeno.
Numeri che testimoniano come la Capitaneria di porto di Livorno metta in campo notevoli sforzi per la tutela dell’ambiente marino e della qualità dell’aria.