Cronaca 23 Dicembre 2025

Zona Rossa, stop alla vendita di alcolici dopo le 21

Livorno 23 dicembre 2025 Zona Rossa, stop alla vendita di alcolici dopo le 21 

Zona Rossa, stop alla vendita di alcolici dopo le 21 Zona rossa di Livorno, stop ai minimarket dopo le 21: scatta l’ordinanza del sindaco

Il Comune di Livorno interviene nuovamente sul tema della sicurezza urbana e del degrado nel centro cittadino. Con l’ordinanza del sindacale n. 382 del 22 dicembre 2025, il sindaco Luca Salvetti ha disposto la chiusura anticipata alle ore 21 dei minimarket situati nella cosiddetta zona rossa, per un periodo di 60 giorni consecutivi a partire dalla pubblicazione del provvedimento.

La misura nasce in risposta a una situazione di criticità persistente legata a criminalità, degrado urbano e disturbo alla sicurezza pubblica, in particolare nell’area di piazza Garibaldi e nelle vie limitrofe, già oggetto di precedenti provvedimenti prefettizi.

Il contesto: zona rossa e sicurezza pubblica

L’ordinanza comunale si inserisce nel solco delle ordinanze prefettizie del 9 ottobre e del 5 dicembre 2025, con cui è stato introdotto e poi prorogato il divieto di stazionamento per soggetti con comportamenti aggressivi o molesti e con precedenti per reati gravi, tra cui spaccio di stupefacenti, rapine, furti, danneggiamenti e porto abusivo di armi.

La zona rossa è stata inoltre estesa a ulteriori aree considerate strategiche come vie di fuga o luoghi di aggregazione dei soggetti dediti ad attività illecite, configurando un’unica area omogenea sotto il profilo criminale.

Perché la chiusura anticipata dei minimarket

Secondo quanto emerso durante il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del 5 dicembre 2025, presieduto dal Prefetto di Livorno, i minimarket aperti fino a tarda sera rappresentano spesso punti di ritrovo per soggetti dediti all’abuso di alcol, favorendo situazioni di degrado, disturbo e comportamenti difficili da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico.

Proprio su richiesta del Prefetto, il Comune ha quindi valutato e adottato un provvedimento analogo a quello già sperimentato nel 2024, ritenuto uno strumento utile di prevenzione e deterrenza.

Le zone interessate dall’ordinanza

L’obbligo di chiusura alle ore 21 riguarda esclusivamente i minimarket ubicati nelle seguenti aree:

  • Piazza Garibaldi

  • Via Terrazzini

  • Via del Pettine

  • Via della Pina d’Oro

  • Piazza della Repubblica

  • Piazza dei Mille

Tutte zone adiacenti a piazza Garibaldi e considerate particolarmente esposte alle problematiche di sicurezza e degrado urbano.

Durata e natura del provvedimento

La misura avrà validità per 60 giorni, durante i quali l’Amministrazione comunale procederà a un monitoraggio degli effetti dell’ordinanza. Al termine del periodo, verrà valutata l’efficacia del provvedimento anche in vista di un possibile inserimento stabile di prescrizioni analoghe nel Regolamento comunale, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali.

L’ordinanza è stata adottata come atto contingibile e urgente, ai sensi dell’articolo 50 del D.Lgs. 267/2000, che consente al sindaco di intervenire in presenza di situazioni di grave degrado e pregiudizio alla vivibilità urbana.

Sanzioni e controlli

Il mancato rispetto dell’obbligo di chiusura comporterà:

  • sanzioni amministrative da 25 a 500 euro;

  • possibilità di pagamento in misura ridotta di 50 euro entro 60 giorni;

  • in caso di reiterazione della violazione, la sospensione dell’attività potrà essere disposta dal Questore ai sensi dell’articolo 100 del TULPS.

La reiterazione si verifica alla seconda violazione commessa nel periodo di validità dell’ordinanza, anche se la prima è stata regolarizzata con il pagamento della sanzione.

Obiettivo: sicurezza, decoro e vivibilità

L’Amministrazione comunale ribadisce che il provvedimento mira a innalzare il livello di sicurezza, contrastare il degrado urbano e tutelare la serenità dei residenti, attraverso un’azione coordinata con Prefettura e Forze dell’Ordine.

L’ordinanza è immediatamente esecutiva, pubblicata all’Albo pretorio e trasmessa a Prefetto, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.

Contro il provvedimento è possibile presentare ricorso al TAR della Toscana entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

Corso sommelier Livorno 13 gennaio 2025
Ekom Mazzini Olandesi, aspettando il Natale
banner-mostra-giovanni-fattori
Inassociazione
Banner Aamps