Zone a traffico limitato e impatto sulle attività economiche
Le valutazioni della Confcommercio (anche sull’estensione della sosta a pagamento alle 22)
“Circa 6 mesi il Comune non aveva escluso l’uso promiscuo tra residenti e commercianti degli stalli blu. In questi giorni, invece, il Comune sta discutendo un regolamento secondo cui il tagliando ZTL e ZSC delle categorie economiche sarà valido esclusivamente per transito, carico e scarico. Per la sosta gli imprenditori dovranno pagare le normali tariffe”.
Alessio Carraresi, presidente provinciale Confcommercio, in una riunione con l’assessore alla mobilità Giuseppe Vece, a cui ha partecipato anche il presidente degli albergatori Confcommercio Gianni Vignoli, ha portato all’attenzione dell’amministrazione che le molte attività economiche con sede operativa in centro hanno la necessità di usare furgoni per il carico, scarico e consegna di merci voluminose e pesanti. “Allo scopo di preservarne il lavoro e non minacciarne l’esistenza, avevamo chiesto, diversi mesi fa, che il permesso ZTL e ZCS per le categorie economiche venisse equiparato a quello dei residenti”.
Confcommercio aveva infatti stimato che la sosta sugli stalli blu sarebbe costato a una attività del centro all’incirca 4800 euro l’anno. Un calcolo effettuato sull’attuale orario 8-20 con la gratuità dalle 13 alle 15.
“La realtà – afferma Carraresi – è ancora più cruda: l’assessore ha annunciato infatti che l’intervallo della ‘pausa pranzo’ verrà abolito, e che la durata oraria della sosta a pagamento verrà ampliata fino alle 22”.
“Conosciamo l’interesse dell’amministrazione comunale per la riqualificazione dei quartieri e per la valorizzazione di Livorno, ma con queste nuove misure qualsiasi impegno per il decoro e la vivacizzazione del centro verrebbe di fatto azzerato. Le tariffe annuali sarebbero esorbitanti per i tanti esercenti costretti a parcheggiare nei pressi del negozio (per altro anche nei momenti in cui l’attività resta chiusa). Le difficoltà della movimentazione merci e della consegna gratuita a domicilio sarebbero incalcolabili“.
“La durata della sosta a pagamento nelle ore serali andrebbe inoltre a dissuadere tanti frequentatori di bar e ristoranti e bar. Il rischio di svuotamento del centro da parte delle attività commerciali e artigianali è molto, molto alto, con la riduzione del centro a quartiere-dormitorio senza nessun appeal, preda di fenomeni poco rassicuranti”.
Confcommercio si è reso disponibile, e ha già iniziato, ad effettuare un censimento tra le attività del centro per l’analisi delle effettive necessità della movimentazione di merce ingombrante.
“Dopo la riunione – conclude Carraresi – abbiamo subito scritto al sindaco e al Comune per esprimere grande preoccupazione, perché di nuovo gli imprenditori sono chiamati a fare le spese delle decisioni politiche locali. Abbiamo chiesto una seria riflessione e una assunzione di responsabilità affinché l’amministrazione decida di agevolare (invece che ostacolare) il commercio di vicinato e le strutture turistico-ricettive di Livorno centro. Noi ci impegneremo fino in fondo per continuare a farle lavorare e preservare così un tessuto economico che fa parte della nostra storia e della nostra tradizione”.