Sacchi di carbone, il Comitato Alluvionati Livorno replica a Salvetti
Livorno 16 gennaio 2025 Sacchi di carbone, il Comitato Alluvionati Livorno replica a Salvetti
La lettera di replica del Comitato Alluvionati Livorno a Salvetti in merito ai sacchi di carbone per l’anno 2024 esposti sul gazebo della Terrazza Mascagni:
“Signor Sindaco, Lei ha replicato ai sacchi di carbone che la Befana e alcuni Comitati cittadini le hanno recapitato il 6 gennaio.
Come lo scorso anno, c’era anche quello del Comitato Alluvionati di Livorno (CAL).
Nella sua replica ci taccia di “qualunquismo” (verosimilmente intendendo superficialità e genericità) per la nostra
segnalazione di gravi ritardi e scarsa qualità nella realizzazione delle opere idrauliche che dovranno tutelare la città da ulteriori fenomeni alluvionali.
Ci accusa poi di non aver mai fornito alcuna collaborazione alla richiesta di dialogo del Comune. Immaginiamo che Lei ricordi molto male (non possiamo pensare che Lei finga di non sapere) o sia stato pessimamente assistito dal suo contorno di collaboratori.
E allora Le ricordiamo noi che i lavori del Genio Civile per la riduzione del rischio idraulico dovevano concludersi (Ing. Massini – Firenze novembre 2019) in tre anni, quindi entro il 2022.
È evidente per tutti che ci siano ritardi macroscopici e sorprendenti, dovuti a valutazioni errate, difficoltà sopravvenute e sottaciute o, magari, annunci
vanagloriosi quanto fatui per esigenze politiche.
Caso Ardenza.
Sacchi di carbone, il Comitato Alluvionati Livorno replica a Salvetti
Il nuovo Tre Ponti avrebbe dovuto essere completato entro il 3 novembre 2024 mentre è ancora in corso la demolizione del vecchio;
il ponte di via di Collinet è in ritardo di molti mesi; quello di via Mondolfi (Stralcio 7), vera e pericolosa strozzatura del quartiere, i cui lavori dovevano iniziare a fine 2021, apparentemente “rinviato a mai, mai”!
Mentre i ponti di Monterotondo e dello Stillo non si sa nemmeno se e quando verranno realizzati!
Caso Rio Maggiore.
I lavori per i nuovi ponti di via Cattaneo e di via dell’Ardenza erano in programma tre anni fa e lo stesso l’accordo con l’Accademia per lo stombamento al suo interno.
Nulla di ciò si è avverato, anzi i ritardi si sono sommati ai ritardi (ed ora ai ripensamenti!) con scarsissima comunicazione in merito da parte di Regione e Comune.
Altro punto la qualità dei lavori.
Ricorderà che per rispetto istituzionale, i rappresentanti del CAL Le hanno presentato in anteprima a febbraio 2024 un dossier con foto e valutazioni su criticità, qualità dei lavori, opere mancanti o carenti.
Lei si era impegnato a risponderci a breve dopo la consultazione dei tecnici. A quasi un anno di distanza, e dopo numerosi e inutili solleciti verbali e formali (PEC), dobbiamo rilevare che Lei non ha onorato il suo impegno. Sono ancora in attesa di una sua risposta anche gli abitanti di Collinaia che Le hanno scritto a novembre 2023 dopo gli allagamenti per l’ennesima esondazione del Botro del Mulino (pur allertati e soccorsi dalla Protezione Civile).
Il Comitato Alluvionati di Livorno desidera che le istituzioni facciano il loro dovere non sottraendosi a una sincera e completa comunicazione sul loro operato e ribadisce la disponibilità al dialogo ed alla critica costruttiva (o al “confronto propositivo” da noi sempre propugnato).
La “resilienza collettiva” cui Lei ci invita deve poter contare sulla disponibilità e correttezza delle istituzioni, sulla comunicazione veritiera e puntuale, su opere durature e di qualità, sulla fiducia guadagnata e non data per dovuta e scontata.
Lei afferma infine, ed è la cosa che più ci ha colpito, che la sua Amministrazione avrebbe “…coltivato un dialogo serrato con il CAL per anni, senza mai ottenere dai suoi (ormai pochi) rappresentanti nessun tipo di collaborazione per creare una efficace cultura della Protezione Civile”.
Tale affermazione è sorprendente e del tutto falsa!
Le ricordiamo che nel marzo 2019 proprio il nostro Comitato organizzò un convegno su “Protezione Civile – Un impegno di tutti– Conoscere i rischi, prevenirli e saperli affrontare”.
Lei stesso e Giovanna Cepparello, Sindaco e assessore all’Ambiente, partecipaste al convegno firmandone il “Manifesto”, in adesione ai suoi enunciati.
Vorrà poi ricordare che siamo stati incalzanti e forse rompiscatole nel richiedere di partecipare agli incontri con NIER, la società incaricata dal Comune per la redazione del nuovo Piano di Protezione Civile di Livorno e saprà che abbiamo fornito commenti e raccomandazioni che in parte sono stati recepiti ed incorporati dal Comune.
Con BSA (Brigate di Solidarietà Attiva) abbiamo inoltre proposto, finanziato, redatto l’accordo quadro con Regione e Comune e quindi fornito in opera due stazioni meteo al Corbolone e al Gabbro, ampiamente utilizzate da 3 anni a fini di Protezione Civile cittadina e regionale.
Nonostante i solleciti, la Regione non ha ancora onorato l’accordo di prenderle in carico.
Non abbiamo mai negato che quanto da Lei assicurato alla Protezione Civile di Livorno è “infinitamente migliore di quanto voluto dal Sindaco Nogarin”. Ci mancherebbe, è la realtà: ma questo non deve essere un’opportunistica foglia di fico su tutto ciò che riteniamo non vada bene.
Per dare il nostro contributo alla “resilienza collettiva ed alla creazione di comunità coese”, siamo stati in numerose aule scolastiche a parlare di protezione civile, scoprendo purtroppo la scarsissima conoscenza delle famiglie dei ragazzi delle procedure di sicurezza e dei numeri da chiamare in caso di emergenza. È questo che Lei ritiene sia “Nessun tipo di collaborazione” da parte nostra per la Protezione Civile? Come avrebbe poi Lei od il Comune coltivato un dialogo serrato col CAL? Francamente proprio lo ignoriamo.
Per concludere, pensiamo che Lei abbia il dovere morale di ritirare le sue affermazioni e scusarsi con il nostro Comitato: sempre, ma proprio sempre, animato dal desiderio di “confronto”.
Tale nostro desiderio è stato regolarmente frustrato da tante sue mancate risposte, dagli accordi sottoscritti e ignorati, per gli impegni di replica da Lei presi, ma non onorati”