Invasi da blatte e pure multati, degrado e sanzioni paradossali in Borgo. “La difesa igienica viene punita, residenti senza via di scampo”
Livorno 20 agosto 2025 Invasi da blatte e pure multati,degrado e sanzioni paradossali in Borgo. La difesa igienica viene punita, residenti senza via di scampo
Borgo Cappuccini: tra blatte, degrado e multe da 50 euro. La frustrazione dei residenti: “Impossibile difendersi”
In Borgo Cappuccini, nel cuore di Livorno, il malessere dei residenti cresce di giorno in giorno. Non si tratta di un problema nato oggi: da tempo gli abitanti denunciano condizioni di degrado e carenze igieniche che trasformano la vita quotidiana in un percorso a ostacoli.
Le loro segnalazioni, corredate da foto, mostrano un quadro chiaro: marciapiedi invasi da rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti; sacchi di immondizia rovesciati e sparsi; bottiglie vuote appoggiate sui davanzali di fondi chiusi; urine di cani lungo i muri e feci non raccolte ovunque. Una situazione che non è solo fastidiosa, ma rappresenta un vero problema igienico sanitario, poiché come denunciano i residenti; attira ratti e soprattutto blatte, ormai presenti non solo in strada, ma anche dentro le abitazioni e nei giardini.
Il problema dei cassonetti aggrava ulteriormente la situazione; sono pochi, mal distribuiti, l’immondizia è abbandonata sui marciapiedi e spesso sono utilizzati anche da non residenti. I marciapiedi i muri delle proprietà e le saracinesche dei fondi sono piene di urina di cani e di persone. Col caldo estivo la situazione diventa insostenibile e, secondo gli abitanti, le disinfestazioni risultano solo un palliativo: sporadiche, non risolutive, e i problemi si ripresentano subito dopo.
Di fronte a un contesto percepito come emergenza, alcuni cittadini hanno provato a difendersi con mezzi propri. Polverine bianche anti-blatte, sparse lungo muri perimetrali o davanti agli accessi di casa. E’ questa la risposta “fai da te” di chi teme per la propria salute. Ma questo tentativo di autodifesa ha avuto una conseguenza inattesa: è intervenuta la municipale.
La Polizia Municipale, su segnalazione di alcuni cittadini (sembra su segnalazione di proprietari di cani preoccupati per i rischi che tali sostanze potrebbero avere sugli animali), è intervenuta elevando multe da 50 euro (come da regolamento comunale) ai proprietari degli immobili davanti ai quali si trova la polvere.
Ed è qui che nasce il paradosso. Secondo il regolamento comunale, infatti, è vietato spargere polveri o sostanze potenzialmente nocive sul suolo pubblico. Il problema, però, è che le multe vengono fatte in modo automatico; se la polvere si trova davanti a una saracinesca o a un portone, si dà per scontato che sia stato il proprietario a metterla.
Mi vedi mettere la polverina, mi multi ed io pago anche se non sapevo che potevo incorrere in una sanzione, è colpa mia, ho sbagliato. Ma invece devo pagare sempre io anche se non sono stato dice il cittadino
Infatti non importa se quella striscia bianca continua anche davanti alla porta accanto o lungo il muro di un’altra abitazione sia stata messa dal tuo vicino davanti alla tua proprietà per essere più sicuro di non avere blatte in casa; la responsabilità ricade solo su chi si trova “nel punto sbagliato”.
Sta poi al cittadino multato dimostrare che non sia stato lui (cosa impossibile), con un ricorso spesso più costoso della sanzione stessa e di cui non sarai mai rimborsato. Quindi oltre al danno la beffa e il male minore è pagare la multa anche se non sei colpevole.
“È come se un cane lasciasse i suoi bisogni davanti a un portone e la multa venisse fatta al proprietario di casa che abita lì, perché magari ha un cane anche lui”, denuncia un residente che si è visto recapitare la contravvenzione. Una situazione che, oltre al danno, porta anche la beffa: non puoi difenderti dalle blatte perché rischi la multa, ma devi subire escrementi e urine animali ogni giorno sui muri, sulle saracinesche e sugli ingressi di casa.
Il quadro diventa ancor più frustrante se si considera che le multe ai proprietari che non raccolgono i bisogni dei cani sono rare e, secondo i cittadini, “in un rapporto di uno su mille”. E mentre il regolamento prevede sanzioni per chi non raccoglie le deiezioni, non sembra esserci obbligo per i padroni di diluire l’urina dei propri animali, lasciando così sui marciapiedi e sui muri pozze maleodoranti che col tempo lasciano aloni e macchie permanenti.
Gli abitanti di Borgo Cappuccini si sentono quindi intrappolati in un vicolo cieco; da un lato il degrado e la mancanza di controlli seri, dall’altro l’impossibilità di difendersi autonomamente senza rischiare sanzioni. “Ci sentiamo abbandonati e, oltre a tutto, anche bastonati”, raccontano. La sensazione diffusa è quella di una città che scarica sui residenti le conseguenze di una gestione inadeguata dei rifiuti e del decoro urbano, lasciandoli senza strumenti concreti per tutelare la propria salute e la propria dignità.
Un quartiere che, invece di vivere con serenità le sue strade, oggi combatte contro blatte, odori nauseanti e paradossi amministrativi.
Invasi da blatte e pure multati, degrado e sanzioni paradossali in Borgo