Dati criminalità, Tenerini (FI): Per Salvetti non è mai colpa sua
Livorno 5 novembre 2025 Dati criminalità, Tenerini (FI): Per Salvetti non è mai colpa sua
A Livorno, quando si parla di sicurezza, il sindaco Salvetti riesce sempre a trasformare ogni riflessione in un esercizio di equilibrismo politico
L’ultimo episodio? I dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla criminalità.
Per Salvetti, o la classifica è sbagliata, oppure — se invece è corretta — la colpa è del governo.
In entrambi i casi, ovviamente, mai sua.
Eppure, una volta tanto, il sindaco dice anche qualcosa di giusto: ammette che Livorno registra più denunce perché i cittadini si fidano delle forze dell’ordine.
Ed è vero, ed è doveroso riconoscerlo.
Livorno può contare su un apparato dello Stato efficiente, presente e coordinato.
Prefettura, Questura e tutte le forze dell’ordine stanno svolgendo un lavoro straordinario, spesso in condizioni difficili, con serietà e impegno quotidiano.
Ma il punto non è questo.
Se la città è ai vertici nazionali per numero di reati denunciati, non si può continuare a parlare di percezioni: esiste un dato oggettivo di insicurezza urbana, che chi amministra la città non può fingere di non vedere.
E soprattutto, non può limitarsi a scaricare colpe su altri.
Per anni, Salvetti ha raccontato ai livornesi che i problemi di sicurezza erano solo una questione di sensazioni, una percezione gonfiata dai media o dalle opposizioni.
Oggi, se persino lui ammette che qualche problema c’è, significa che la narrazione è crollata.
E allora venga il coraggio della verità: la città ha bisogno di risposte, non di alibi.
La sicurezza non è solo pattuglie e statistiche: è anche urbanistica, decoro, rigenerazione degli spazi pubblici.
E qui la responsabilità è tutta del Comune.
Perché la sicurezza nasce anche da una città vissuta, curata, ordinata, non da un social post o da una battuta riuscita.
A Livorno, però, lo strumento urbanistico è stato usato al contrario: quartieri interi lasciati degradare, spazi mai riqualificati, aree abbandonate che diventano inevitabilmente terreno fertile per disagio e microcriminalità.
Lo Stato, con il governo e con le proprie articolazioni territoriali, sta facendo la sua parte: più mezzi, più personale, più coordinamento.
Ma la politica locale deve smettere di cercare alibi e cominciare ad assumersi le proprie responsabilità.
Quando la risposta a tutto è “la colpa è di qualcun altro”, la città resta ferma.
E Livorno, oggi più che mai, ha bisogno di amministratori capaci di guardare in faccia la realtà, non di sindaci che la spostano di lato per salvarsi la faccia.
E’ quanto dichiara in una nota l’On. Chiara Tenerini e Segretario Provinciale di Forza Italia Livorno
