Un’opinione sui prossimi 11.000 stalli blu a Livorno
vedi anche qualità della vita in Borgo
“Un’opinione sui prossimi 11.000 stalli blu a Livorno:
Nel Programma elettorale 2014-2019 del Movimento 5 Stelle, nel capitolo 2, dedicato alla “Partecipazione, democrazia diretta e trasparenza” (N.B.!) si indicava, quanto segue:
” In qualunque modifica di aspetto urbanistico, occorre coinvolgere i cittadini nei processi partecipativi per le scelte che riguardano il proprio quartiere”. Inoltre: “Nella nostra città si è abusato da tempo della parola “partecipazione”, tanto da svuotarne il significato”.
Visto quanto è seguito nei fatti, fino ad oggi e con quanto col capitolo Stalli Blu seguirà nella nostra città, viene da pensare si sia presentata “qualche difficoltà ” che ha intralciato, anche tale amministrazione, nel poter essere coerenti rispetto a quanto dichiarato preventivamente nei propri intenti.
Il sondaggio sulla “qualità della vita” del quartiere Borgo Cappuccini:
Per quanto ci riguarda, parlando di Borgo dei Cappuccini, iniziando un processo partecipativo partito dal basso ( “Bottom-Up” ), partendo con un sondaggio eseguito con l’aiuto di 30 esercenti, che ha intervistato 133 cittadini nell’arco di un mese, su vari aspetti riguardanti la qualità della vita del quartiere, è emerso nei risultati, presentati alla stampa pochi giorni fa, al secondo posto per importanza delle problematiche della zona , con una percentuale del 79%, quanto sia già difficile, per residenti e chi qui lavora, trovare un parcheggio in tutto l’arco della giornata.
Se si aggiunge a questo il fatto che sia già a pagamento il diritto di parcheggiare ove si abita (zona K) ed inoltre se si va a leggere quale sia l’offerta di parcheggi, già a pagamento, per chi non vi risiede: circa 1300 posti ( 600 Odeon, 100+50 Scali Manzoni, 20 Borgo Cappuccini, 180 Piazza Mazzini e 300 Porta a Mare) a cui in un futuro prossimo si aggiungeranno 600 posti in zona Officine Storiche ( al di la del canale artificiale prospiciente Porta a Mare),
La scelta di dipingere a partire dal nostro quartiere, insieme a Borgo S. Jacopo, i primi degli 11.000 stalli blu, usando un eufemismo: ” non ci convince! “
Questa scelta sembra seguire interessi meramente economici e punitivi e non sembra tenere affatto conto degli interessi, della qualità della vita e del parere dei cittadini residenti, ed ancor più non segue quanto detta la legislazione europea e regionale, che indica chiaramente con l’adozione dei PUMS ( Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) che sia fondamentale far partecipare, coinvolgere, il cittadino nella progettazione della mobilità della sua città.
La partecipazione:
La scala della partecipazione di S.Arnstein, a riguardo di ciò, esemplifica i tipi possibili di rapporti cittadino-politico: che vanno dalla manipolazione, salendo man mano, fino al mettere in atto le scelte proprie dei cittadini.
Gli strumenti per la Pianificazione della Mobilità Urbana:
Il numero e la dimensione di questo ed altri interventi, in atto e già compiuti, che interessano tutta la città, usando il buon senso, rispettando cittadini, osservando la corretta progettazione e relativa legislazione, sarebbero preceduti dal necessario aggiornamento degli strumenti che disciplinano il settore della mobilità ( P.U.T. poi diventati da circa 10 anni P.U.M.S ) a Livorno ormai vecchi di 18 anni ( mancanza condivisa da questa con le precedenti amministrazioni) .
Già per quanto riguardava i Piani Urbani del Traffico, il Codice Stradale prevedeva, teoricamente, che fossero aggiornati ogni 2 anni da ogni amministrazione comunale, pena il commissariamento del Sindaco da parte del Prefetto, che facente le veci del Ministero dei Trasporti, obbligava l’aggiornamento degli strumenti necessari per la gestione della mobilità urbana.
I PUMS indicano come necessario il controllo del traffico urbano, prima,durante la loro redazione e una volta messo in atto e l’adozione di necessari strumenti. Uno di questi (che inoltre consente una comunicazione efficace con la popolazione) è il programma di simulazione chiamato microsimulazione, che consente sia ai tecnici che cittadini di visualizzare le scelte possibili in funzione di cambiamenti urbanistici futuri in previsti o meno ed evitare quelle errate.
Gli ultimi cambiamenti della mobilità urbana già effettuati :
Il 2° capitolo dei “Patti Territoriali”, per i più l’intervento delle ultime tre rotatorie e relativi cambi di senso di percorrenza di molte vie, era stato motivato in buona parte per arrivare ad incentivare l’uso maggiore del parcheggio Odeon e ritenuto di tale importanza da non ascoltare gli effetti negativi sul quartiere annunciati dai residenti che poi si sono puntualmente verificati (code interminabili,ingorghi, smog, mezzi di soccorso penalizzati, asfalto disastrato, etc. etc)
Questo nuovo intervento palesemente va nel verso contrario a quanto indicato sopra: rende meno “appetibile” l’uso di tale parcheggio multipiano per i possibili utenti ed inoltre acuisce gli aspetti legati alla sicurezza recentemente aumentati sensibilmente (accesso adolescenti e tossicodipendenti all’interno ) ovviamente incidendo anche sul vicino Parco Città, da cui non è esagerato definirlo un possibile disastro sociale annunciato, con interferenze negative anche sugli aspetti commerciali della zona.
Il traffico privato ed il centro città:
Se si guarda anche al resto della zona centrale, si fa retromarcia rispetto all’intenzione di ridurre l’afflusso di traffico privato.
I mezzi pubblici:
Non si facilita la mobilità pubblica dotandola di corsie preferenziali o altre soluzioni funzionali al incoraggiarne l’uso ed al contrario i recenti interventi hanno ridotto il numero di linee, nei fatti aumentato i tempi di collegamento, non hanno reintrodotto i “pollicini” richiesti dalla maggioranza dall’utenza anziana.
Conclusione:
E’ sbagliato pensare che se si vuol ben gestire la cosa pubblica che si ha in prestito per 4 anni, avrebbe senso dialogare veramente con i veri proprietari… il Demos, i CITTADINI?”
Antonio Morozzi
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