Aree pubbliche 19 Gennaio 2020

“Completo abbandono delle case popolari”, l’ex assessore Apolloni risponde a Salvetti

Livorno – L’ex assessore al sociale Leonardo Apolloni risponde a Salvetti, dopo le ultime dichiarazioni sulla situazione delle case popolari che sarebbero state  trovate “in completo abbandono”, dichiarazione fatta dal Sindaco nel giorno della visita del Presidente Mattarella: “Non è un caso che nell’intervento in cui il Sindaco dichiara di aver trovato le case popolari in “abbandono completo” citi anche la Meloni. Il linguaggio è identico. Semplice, digitale, quasi salviniano.

Acceso/spento, tutto/nulla. Non avete fatto nulla… l’abbandono è completo.

Da un Sindaco e giornalista mi aspetto una rappresentazione della realtà più complessa, meno generica e soprattutto più informata.

Ecco, l’attuale Sindaco parla di una fame di alloggi che a suo avviso sicuramente qualcuno ha alimentato. Ma si può parlare alla cittadinanza così’? E poi, si rende conto che negli anni 80 gli alloggi erp a Livorno erano oltre 12.000 ed oggi sono la metà? Non è che un po’ di fame è stata alimentata da chi ha consentito tutto questo? E chi ha consentito tutto questo dagli anni 80 fino alla legge Allocca che ha finalmente posto un freno alle vendite?

Nel merito del supposto “abbandono completo” prendiamo qualche dato dalla Regione Toscana e precisamente da: “Abitare in Toscana – VIII Rapporto sulla Condizione Abitativa – Regione Toscana – Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Welfare e Sport Osservatorio Sociale Regionale.”

Il documento della Regione Toscana non crediamo venga messo in dubbio da Salvetti.

Pag. 117 sull’incremento del numero di alloggi erp a livello regionale (anni 2017-2018) troviamo: “Il principale motivo di incremento del patrimonio è la nuova costruzione, ma il fenomeno è concentrato quasi esclusivamente nel LODE di Livorno (con 107 nuovi alloggi costruiti su 143 in tutta la Toscana) ….”.

Uno sguardo ai dati delle altre 10 province potrà essere utile all’attuale Sindaco per rendersi conto di cosa dice.

 

Ora, visto che per costruire questi alloggi ci sono voluti molti anni, quale punto di vista sceglierà Salvetti per valutare questo dato? Chi finisce l’opera è “sua” anche se l’hanno cominciata altri?

Allora è “nostra” perché l’abbiamo finita noi durante l’amministrazione 5 stelle?

Tranquillo, dal nostro punto di vista, diciamo che è un’opera condivisa. Punto. E così dovrebbe fare lui ogniqualvolta se ne presenti il caso. Oramai è abbastanza evidente a tutta la cittadinanza, addirittura anche ai suoi tifosi o semplici elettori, che non riesce a farlo per come dovrebbe.

A pg. 149 troviamo: “La tabella 5.29 illustra il rapporto tra assegnazioni da graduatoria ordinaria e numero di domande ammesse, ossia il tasso di soddisfacimento della domanda. Per il 2018 il dato regionale tocca quota 4,4%.”

Nella provincia di Livorno (2018) il tasso di soddisfacimento è stato il 10,2%, la quota più alta di tutta la Toscana. Quindi mentre in Toscana 1 domanda ogni 22,7 ha ricevuto risposta, a Livorno l’ha ricevuta 1 domanda su 9,8.

Ancora a pg. 149 troviamo le case destinate alla consegna (2018) per i nuclei in graduatoria. Anche in questo caso i numeri (210), seppure espressi in valore assoluto (quindi da rapportare al numero complessivo di alloggi di Livorno rispetto a quelli della Toscana) denotano un sistema che è tutto meno che abbandonato. Il totale delle case che si è riusciti a destinare è addirittura più alto di Firenze che si ferma a 203!

A pagina 150 infine troviamo (anno 2018): “Per l’emergenza abitativa per l’intera regione Toscana i costi ammontano complessivamente a 1.445.317,11 € …. La spesa più ingente è sostenuta dal Lode di Livorno 685.641,29 € pari al 47,44% della spesa totale regionale.”

Ricapitolando, a livello regionale la provincia di Livorno, ha staccato di gran lunga tutta la regione e le singole province per nuove costruzioni, per quantità di case assegnate in rapporto alle domande pervenute e per valori assoluti. Infine è di gran lunga prima anche per i soldi messi a disposizione per le situazioni di emergenza abitativa.

Questo per il Sindaco è un sistema in abbandono completo?

Ma se Salvetti dovesse esprimersi sulla situazione nelle altre province, cosa direbbe?

Infine, relativamente alle “scoperte” che Romiti e Raspanti (“abbiamo 3.500 case senza riscaldamento”) ci comunicano a cadenze regolari su insalubrità e decadimento delle case popolari, già una volta si è dovuto ricordare come la situazione non possa dirsi riconducibile a processi di ammaloramento o “abbandono”, degli ultimi 5 anni e mezzo.

Nella tabella di seguito riportata vediamo che solo il 12,9% del totale degli edifici erp del Lode di Livorno ha meno di 20 anni.

Il 66% è anteriore al 1970, ed un 20% è addirittura anteriore al 1950.

E’ per questo che Salvetti, la sua giunta e la Regione hanno fatto proprio bene a mettere delle risorse economiche per il miglioramento della salubrità degli alloggi, per l’emergenza abitativa e per i ripristini. Penso proprio che avremmo continuato a farlo anche noi se fossimo stati al loro posto.

Quindi ecco che al netto dell’”ora ci pensiamo noi”, anche l’attuale giunta farà faticosamente la sua parte per il sistema delle case popolari, come noi prima di loro abbiamo fatto la nostra, nell’interesse della città.

Ma anche questa giunta lo farà necessariamente in modo incompleto, che è il termine che avrebbe fatto bene ad usare Salvetti. Perché l’incompletezza è connaturata ad una tematica di tale complessità. Bastava parlare di “lavoro incompleto” e avrebbe fatto un figurone. Invece così ha fatto la figura di chi avrebbe fatto meglio a parlare d’altro, perché sa poco di ciò che parla. Attenzione, poco, non niente, non “completamente niente”, poco, parecchio poco…ma non dirò mai “completamente niente”.

Parlare di abbandono completo, oltre ad essere una fesseria, tirata là di rabbia per la frustrazione di aver assistito alla protesta di Asia-USB proprio durante la visita del Presidente Mattarella, non è rispettoso né degli uffici del Comune, né di Casalp. Significa non riconoscere il buon lavoro che hanno fatto e che fortunatamente emerge impietosamente, per l’attuale Sindaco, dai confronti con le province della Regione Toscana. Quei dati significano che pur con risorse scarse si è operato abbastanza bene per quanto è stato possibile.

Sindaco, la fame di case ha ben altre determinanti che non sono i 5 stelle, specialmente in una situazione come il Lode Livornese e presto scoprirà che le risorse economiche sono necessarie ma non sufficienti al miglioramento del sistema.

Lei è stato iscritto ad una maratona, è sicuro di potersi permettere certi scatti in solitaria considerando che la corsa è appena iniziata?”