Aree pubbliche 9 Aprile 2018

A dieci mesi dall’inaugurazione i muri dello Scoglio della Regina cascano a pezzi

Urge una verifica della qualità dei lavori da parte del Comune. Fuori servizio anche il sistema di irrigazione che appare sovradimensionato rispetto alle necessità

Oggi sono 10 mesi che è stato inaugurato in pompa magna il complesso dello Scoglio della Regina. Sette milioni di lavori, dei quali tre direttamente versati dalle casse comunali. Ebbene, a pochissimo tempo dalla consegna dei lavori, i muri sono già scrostati: sia quello dell’edificio intitolato all’ammiraglio Pollastrini, sia quello del basamento alla scultura “La ballerina” di Sandro Chia. Non è ammissibile che si debba già rimettere mano a una struttura consegnata a giugno: urge una verifica da parte del Comune sul rispetto del capitolato dell’opera e la qualità dei lavori; il fatto che l’edificio si trovi sul mare non è certo giustificazione, dal momento che era evidente a tutti la collocazione e la storia dell’edificio.

Colpisce anche il fatto di come le aiuole siano secche, piene di erbacce e con piante morte. Ne abbiamo parlato con un giardiniere esperto, il quale ci ha fatto notare tre cose.

La prima è che le piante scelte non sono idonee a luoghi marini, motivo che spiegherebbe perché sono seccate.

La seconda cosa è l’assenza, da una prima ricognizione, del “tessuto non tessuto” alla base della aiuola, che impedisce il crescere delle erbacce.

Il terzo elemento è l’irrigazione: il sistema oltre a non funzionare, appare sovradimensionato: “Nella aiuola di destra – ci spiega – hanno messo quattro centraline Rain Bird Wp1anzichè una sola di modello Wp4; questo quando una Wp4 sarebbe costata meno di una Wp1; inoltre il tubo passato per alimentare l’irrigatore è 16mm anziché 32 come avrebbe dovuto ragionevolmente essere“.

C’è poi il dolente capitolo dei controlli. Nel pomeriggio di ieri c’erano delle (sacrosante) multe ad alcuni veicoli adiacenti alla struttura, indice che la Polizia Municipale è passata di qui. Ma basta fare un giro all’interno per capire che servono ben altri controlli: due faretti di illuminazione della aiuola di destra sono stati rotti a calci, mentre le scale interne al basamento della scultura sono state già vandalizzate con una scritta.

Torniamo a ribadire che serve un cambio di passo nella gestione e nel controllo di questa struttura.